Trasversale, Medio Savuto e ferrovia jonica “emergenze calabresi”
Una strada che non c'è. Un'altra che è una eterna incompiuta. Una ferrovia a un solo binario, non elettrificata.
Tre problematiche complesse, altrettanti comitati di lotta particolarmente attivi sul territorio: “La strada che non c'è”, “Trasversale delle Serre - 50 anni di sviluppo negato”, “Ferrovie in Calabria”. Insieme, i tre presidenti (Domenico Mazza, Francesco Pungitore e Roberto Galati) hanno dialogato a lungo a Catanzaro, cogliendo l'occasione di un incontro pubblico sui temi della mobilità per confrontarsi sulle emergenze da affrontare e maturando, di fatto, l'idea di una battaglia comune per dare ancora più forza alle rivendicazioni dei tre sodalizi.
“Opere che sono rimaste per troppo tempo nel limbo di una programmazione regionale inefficace, che non ha mai tenuto conto delle reali esigenze di sviluppo della popolazione calabrese” hanno concordato Mazza, Pungitore e Galati.
Per la cosiddetta “strada che non c'è”, del Medio Savuto, i cui lavori sono iniziati verso la fine degli anni '80, “permangono gravi criticità, soprattutto di finanziamenti” ha spiegato Domenico Mazza. La Trasversale delle Serre resta l'emblema delle eterne incompiute italiche.
“Cinquant'anni di inutile attesa per tante comunità che gravitano lungo l'asse di collegamento che dovrebbe congiungere il Soveratese, l'entroterra delle Serre e la costa tirrenica vibonese” ha rimarcato Francesco Pungitore.
La questione del potenziamento della rete ferroviaria jonica è stata, infine, posta da Roberto Galati, il quale ha evidenziato, con dovizia di argomentazioni tecniche, le tante opportunità da cogliere con le nuove dotazioni tecnologiche che potrebbero implementare l'attuale infrastruttura già esistente.
Passando dall'analisi alla sintesi, è emersa la chiara volontà di costruire un fronte comune su temi specifici, a cominciare dalla questione dirimente dell'abbandono e dello spopolamento delle aree interne.
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