Antincendio boschivo, le preoccupazioni della Flai-Cgil di Vibo: "Servono programmazione, organizzazione del lavoro e mezzi idonei"

Riceviamo e pubblichiamo

"Benchè possa sembrare ancora lontana, soprattutto per le condizioni climatiche, la stagione estiva può dirsi ormai alle porte. Ed insieme ad essa, oltre al clima caldo, come ogni anno, si ripresenta puntuale uno dei più grossi problemi di sempre: gli incendi boschivi. Per noi, è ancora viva nella memoria la lunga scia di fiamme e fuoco che, solo l’anno scorso, ha devastato il territorio regionale della Calabria e quello provinciale vibonese. Significativi incendi, per volume e dimensione, hanno danneggiato gravemente il nostro patrimonio ambientale, faunistico e vegetale, non risparmiando dal pericolo anche le persone e le abitazioni civili, in molti casi circondate dalle fiamme. In tutte quelle occasioni, come sempre del resto, un grande contributo alla tutela, alla prevenzione ed in molti casi allo spegnimento degli incendi è arrivato dai lavoratori idraulici e forestali calabresi, lavoratori dell'antincendio, i quali si sono trovati ad operare in condizioni di emergenza pur tra mille difficoltà anche a livello organizzativo, senza mezzi adeguati e spesso con attrezzature non idonee di fronte alle fiamme. Operai forestali, impiegati dall'azienda Calabria Verde, dai Consorzi di Bonifica e dal Parco Regionale della Serre, col loro senso di responsabilità, da anni svolgono con professionalità la lotta attiva agli incendi: una costante e quotidiana prevenzione e azione di contrasto agli incendi e di salvaguardia della biodiversità e del territorio e dei cittadini. Alla luce di queste considerazioni, non appariranno dunque esagerate le preoccupazioni che, Come Flai-Cgil di Vibo Valentia, ci sentiamo di esprimere circa i ritardi organizzativi e di programmazione nella campagna antincendi con l’utilizzo dei lavoratori forestali. In questi casi, la tempestività nell’agire è una buona prevenzione, che riduce drasticamente la possibilità di sviluppo di molti incendi. Crediamo che sia fondamentale, per fare bene in questa direzione, che vengano subito avviati tutti i lavoratori necessari a svolgere le attività previste nella programmazione, anche con l’utilizzo delle risorse finanziarie disponibili nel 2018, operando sia nella manutenzione delle aree boschive, come per esempio con la realizzazione o la ripulitura dei viali parafuoco, che nell’antincendio, anche attraverso il servizio di avvistamento, in modo che non si ripetano gli errori e i ritardi organizzativi degli anni precedenti. Ma non solo, sono necessarie anche la piena messa in funzione dei mezzi e di tutte le dotazioni strumentali utili ai lavoratori per contrastare in forma attiva e passiva gli incendi boschivi".

Battista Platì - Segretario provinciale Flai-Cgil Vibo

 

Flai Cgil Vibo: svolto il direttivo provinciale. Ufficializzata la campagna DS agricola 2018

Riceviamo e pubblichiamo

«La Flai-Cgil di Vibo Valentia si è distinta, nel corso di tutto il 2017, per le sue numerose ed impegnative attività. Tutte iniziative a favore di maggiori tutele, diritti e garanzie di lavoro per i giovani, i pensionati ed i lavoratori calabresi». E’ stato questo l’incipit della relazione fatta dal segretario provinciale della Flai-Cgil di Vibo Valentia, Battista Platì, ad apertura dei lavori del direttivo provinciale della categoria sindacale, che si è svolto ieri a Sant’Onofrio, alla presenza, oltre che dei lavoratori, anche della segretaria della Flai-Cgil di Catanzaro, Caterina Vaiti, del segretario generale della Cgil di Vibo Valentia, Luigi Denardo, e del segretario generale della Flai-Cgil Calabria, Bruno Costa. «La questione Calabria – ha proseguito nella sua relazione il dirigente sindacale Platì – ha segnato un punto importante con la manifestazione del 16 novembre: sanità, lavoro, viabilità, turismo, commercio, agricoltura e ancora tanti altri problemi irrisolti dei calabresi sono stati ricordati al presidente Oliverio. Così come la forestazione che, a nostro avviso, rimane un segmento molto disorganizzato e rappresenta una situazione che ci preoccupa molto. Noi come categoria – ha continuato ancora, rivolgendosi alla nutrita e partecipata platea -  stiamo facendo un ottimo lavoro, soprattutto attraverso la chiusura di importanti contratti dell’agroindustria. E continueremo ancora con la stesura di un importante documento sull’agricoltura, settore nevralgico per l’economia della Calabria, che intendiamo presentare al governatore Oliverio». Ripercorrendo dunque, quale bilancio annuale, l’impegno della Flai di Vibo Valentia, sia nelle battaglie nazionali quanto in quelle locali, il sindacalista Battista Platì ha ufficialmente comunicato l’avvio della speciale campagna per la Disoccupazione Agricola, rivolta appunto anche ai lavoratori agricoli della provincia vibonese. Dal 2 gennaio fino al 31 marzo 2018 – ha fatto sapere il massimo dirigente della Flai di Vibo -  le persone che hanno lavorato nel 2017 nel settore agricolo potranno presentare, presso le sedi del sindacato dislocate su tutto il territorio, la domanda di Disoccupazione Agricola, per ricevere l’indennità riconosciuta a tutti i lavoratori agricoli che abbiano lavorato almeno 102 giornate nel corso dell’anno 2017, oppure che possono far valere le 102 giornate lavorate in agricoltura nel biennio 2017-2016. Dopo i vari interventi dei lavoratori e dei dirigenti sindacali che si sono succeduti, è toccato al segretario regionale della Flai-Cgil Calabria, Bruno Costa, l’intervento conclusivo di questa importante assise. «In Calabria non abbiamo bisogno di improvvisazione – ha esordito – ma di programmazione, che è necessaria per tutti i territori e per tutti i comparti produttivi, particolarmente per l’agricoltura. Come sindacato, intendiamo cambiare passo per offrire una via d’uscita alla regione. Come Flai e come Cgil abbiamo sempre avanzato delle proposte per quanto riguarda la sanità, il lavoro, la sicurezza, la viabilità, i trasporti, il turismo, la mobilità e l’ambiente. Noi abbiamo l’ambizione di poter essere protagonisti per il cambiamento della Calabria. Abbiamo, per questo, fatto una scelta chiara, nel rispetto dei lavoratori calabresi e della loro storia. Una scelta che abbiamo manifestato proprio lo scorso 16 novembre con la grande mobilitazione regionale alla Cittadella. Una scelta che è stata anche un chiaro messaggio alla politica: stiamo messi male, in questa terra, se la ricerca della normalità viene percepita come una rivoluzione!». 

Flai-Cgil Vibo Valentia

 

Incidenti sul lavoro nel vibonese, Flai - Cgil: "Chi lavora per vivere, non può morire lavorando"

"Un tragico infortunio sul lavoro ha coinvolto un lavoratore forestale del Consorzio di Bonifica di Vibo Valentia".

A darne notizia, Battista Platì Segretario Provinciale Flai-Cgil Vibo Valentia e Bruno Costa Segretario generale Flai-Cgil Calabria.

"Un drammatico evento - si legge nella nota - che ci riempie di rabbia e dolore. La dinamica dell’incidente, su cui siamo certi che le autorità competenti faranno piena luce, non può in alcun modo lasciarci pensare che si possa morire sul lavoro per una tragica fatalità. Nell’esprimere tutta la nostra vicinanza ai familiari del lavoratore, vogliamo ribadire tutto il nostro impegno per una maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro. Il lavoro dovrebbe dare speranza e futuro, non causare morte e disperazione: chi lavora per vivere, non può morire lavorando. Concetti, questi, piuttosto elementari, sicuramente, e probabilmente assodati, ma che fatti come questo accaduto riportano alla cruda realtà come l’esatto contrario. Per questo - continuano i due sindacalisti - siamo sempre più convinti che la formazione e la prevenzione dei rischi debbano essere strumenti necessari per evitare che si verifichino simili incidenti, e soprattutto riteniamo essenziale che le normative vengano applicate appieno, sia in termini di rispetto degli adempimenti previsti dalla legge e dai contratti, sia per quanto riguarda la sicurezza. Servono più controlli e più sanzioni. Le morti nel comparto agricolo-forestale sono una vera emergenza, per le quali urge radicare e diffondere la cultura della sicurezza. Inoltre in questi ultimi anni il mondo agricolo e forestale ha visto un vero e proprio dilagare dell’utilizzo degli appalti, dei voucher, un’ulteriore frammentazione del lavoro che rende i lavoratori sempre più soli, più esposti, proprio a partire dalla sicurezza. La deregolamentazione del mercato del lavoro, o meglio l’istituzionalizzazione della precarietà, fa sì che le regole che sono alla base della sicurezza vengano disattese incidendo profondamente sulla qualità del lavoro e della vita dei lavoratori. La sicurezza - conclude il comunicato - sul lavoro non deve essere considerata un costo o una perdita, ma un investimento costante a tutela di tutti i lavoratori. Un diritto questo, per il quale, come Flai-Cgil, saremo sempre disposti a batterci".

 

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“Riformare le pensioni, dare lavoro ai giovani”: a Serra San Bruno la raccolta firme della Flai Cgil

Previdenza in agricoltura e nell’industria alimentare: “Una firma per proteggere la tua pensione e i tuoi diritti”. Con questo slogan la Flai Cgil lancia la campagna per una raccolta di firme a sostegno della piattaforma nazionale su pensioni e previdenza, “Riformare le pensioni, dare lavoro ai giovani”, con richieste specifiche della categoria.

Sono tre i punti nodali sui quali il sindacato degli agroalimentaristi chiede ai lavoratori di sottoscrivere: modifica della legge Fornero; revisione della Legge 335 del 1995; possibilità di accedere all’Ape per lavoratori del settore che ne sono esclusi. Perché modificare la legge Fornero? “Per molti lavoratori e lavoratrici del nostro settore la pensione potrebbe arrivare all’età di 70 anni, per questo – spiegano i promotori –  chiediamo la modifica della Legge 214 del 2011, per favorire una maggiore flessibilità in uscita all’interno del sistema contributivo”. A seguito delle regole introdotte dalla Legge 335 del 1995 (calcolo pensionistico con sistema contributivo), molti lavoratori dell’intero settore agroalimentare, causa la forte discontinuità e stagionalità lavorativa, redditi bassi e precarietà, avranno difficoltà a maturare i requisiti per la pensione. “Per questo – spiegano dalla Flai – si chiede di correggere quanto contenuto nella suddetta legge”.

In merito all’Ape, la Flai Cgil, mette in evidenza gravi criticità. Infatti, “i lavoratori agricoli, i lavoratori addetti alle carni, i lavoratori che svolgono attività in ambienti a temperatura particolarmente bassa o particolarmente elevata e i lavoratori della pesca sono stati inspiegabilmente esclusi dall’Ape Sociale e dalla pensione anticipata per i lavoratori precoci, infatti costoro non sono inseriti nell’elenco di chi svolge lavori gravosi. Chiediamo che anche per loro ci sia la possibilità di accedere all’Ape sociale e alla pensione anticipata per i lavoratori precoci”. La campagna di raccolta firme nella provincia di Vibo Valentia inizierà a Serra San Bruno, giovedì 5 ottobre, dalle ore 9.30, nei pressi del mercato settimanale, e si estenderà poi in tutti i centri della provincia vibonese. 

Flai Cgil, "Ancora in campo": dalla Calabria alla Puglia in difesa dei lavoratori agricoli

Per quattro giorni, dall'1 al 4 agosto, una delegazione di dirigenti sindacali calabresi è partita alla volta del territorio di Barletta, Andria e Trani, per partecipare alla campagna nazionale “Ancora in Campo”, organizzata dalla Flai Cgil, insieme a Flai Puglia.

A comporre la “Brigata del lavoro” calabrese sono stati Bruno Costa, segretario generale della Flai-Cgil Calabria, Battista Platì, segretario della Flai-Cgil Vibo Valentia, Rinaldo Tedesco, componente della segreteria Flai di Vibo Valentia, Nicola Rodi, segretario della Flai-Cgil Reggio Calabria-Locri, e Debora Franco, componente della segreteria Flai di Reggio Calabria-Locri.

Il territorio della provincia di Barletta, Andria e Trani è stato quello in cui si è mossa la “brigata” calabrese che, accompagnata dalla dirigenza locale della Flai Cgil Bat, ha passato al setaccio le campagne del territorio delle provincia pugliese per incontrare sin dalle prime luci del mattino, direttamente nei campi, i lavoratori impiegati quotidianamente nella raccolta delle uve, dei pomodori e delle pesche, per dare loro le necessarie informazione sui contratti e sulla loro applicazione, sui loro diritti, sulle novità legislative, sulla disoccupazione agricola, assegni familiari ed estratti contributivi.

"Un’azione questa – ha sottolineato Batista Platì, segretario Flai-Cgil di Vibo Valentia - che, sempre restando dalla parte dei lavoratori, ha inteso porre l’attenzione sulle grandi campagne di raccolta agricola ed intensificare l’impegno dove forte è l’emergenza, affinché si possano cominciare a concretizzare alcune buone pratiche sul collocamento e sul trasporto dei lavoratori, ma anche di pressione nei confronti delle istituzioni, in modo più incisivo e concreto. In più, è stata una esperienza che ci ha aiutato a conoscere le vere condizioni di lavoro per sviluppare meglio la nostra battaglia politica e sindacale in difesa dei lavoratori del settore agricolo".

Concetti ripresi, anche, dal segretario regionale della Flai-Cgil Calabria, Bruno Costa: "Una iniziativa di certo non nuova per la Flai Cgil, che da sempre ha inteso stare vicino alle lavoratrici ed ai lavoratori e soprattutto a quel mondo del lavoro agricolo, che ha sempre qualche difficoltà per quanto riguarda l’affermazione dei diritti e delle tutele, e dei contratti di lavoro. E’ da iniziative come queste, per intenderci, che è nata la battaglia che ha portato alla definizione della Legge 199 contro il caporalato. Siamo un sindacato che intende andare lì dove esistono i problemi, dove esistono i disagi, per meglio comprendere e superare le criticità e migliorare le condizioni di vita di centinaia di cittadini e lavoratori".

Contro caporalato e sfruttamento del lavoro che inevitabilmente producono sottosalario, lavoro nero e schiavitù: "Questo è il compito di un sindacato  - ha continuato il segretario regionale Bruno Costa - che ha l’ambizione di superare i problemi di un mondo forse ritenuto marginale, quello dell’agricoltura, ma che così non è. Anche in Calabria siamo riusciti a fare imporre uno strumento legislativo, attraverso una proposta al Consiglio Regionale che la ha approvata, contro il lavoro nero, per tentare di frenare derive sociali e giuridiche pericolose. Esperienze di questo tipo, fatte ad Andria, ti restituiscono la voglia di scoprire, capire, chiedere, avere notizie di realtà che sembrano uguali ma non lo sono. Noi abbiamo riportato da questa esperienza il volto e le ragioni di ragazzi e ragazze che si alzano alla notte per andare a lavorare, il racconto dei loro sacrifici di lavoratori agricoli, delle mancate tutele contrattuali, o addirittura in assenza di contrattualizzazione. Portiamo con noi insomma, la comprensione uno di mondo che davvero ha bisogno di essere aiutato, tutelato. Che ha bisogno di noi, delle “Brigate del lavoro” che stanno in campo al loro fianco e che tentano di trasformare iniziative come queste, e le emozioni, le difficoltà apprese in contratti, norme, in azioni che li aiutano e li tutelino e che migliorino il loro mondo, molto complicato e duro. Il percorso di emancipazione dei lavoratori agricoli, ad ogni modo, è un percorso lungo ma già avviato. Vogliamo arrivare ad avere la massima tutela per il settore lavorativo, dove si affermi la legalità e soprattutto la difesa della dignità della persona. Discuteremo in Calabria, di questa esperienza da cui abbiamo imparato molto, già dalla prossima settimana con i lavoratori e con i dirigenti sindacali. La Flai rimane ancora in campo insieme alla Confederazione della Cgil. La nostra è una grande battaglia che durerà a lungo e che ha bisogno del contributo di tutti".

Lavoro, per la Cgil nel vibonese serve un intervento shock

"Gli ultimi dati Istat sulla disoccupazione pubblicati qualche giorno fa, fotografano, a distanza di quasi otto anni dall’inizio di una crisi profonda, una situazione molto drammatica per questo Paese. Particolarmente nel Meridione ed in Calabria".

Si è aperta con queste parole la relazione introduttiva del segretario della Flai-Cgil di Vibo Valentia, Battista Platì, che questa mattina è intervenuto al direttivo della categoria convocato nella sede sindacale di Viale Affaccio, per l’approvazione del bilancio consuntivo e la discussione sulla fase politica e sindacale.

In sala, oltre ai lavoratori e componenti del direttivo di categoria, anche Rinaldo Tedesco, componente della segreteria Flai Cgil, il segretario generale della Cgil di Vibo Valentia Luigi Denardo ed il segretario regionale della Flai Cgil Calabria, Bruno Costa.

"Nel nostro territorio, ma non solo - ha proseguito Platì - la questione lavoro è la vertenza più acuta. Serve un intervento “shock” per implementare il lavoro ed i fattori di crescita. La Cgil tutta, e noi come categoria dei lavoratori forestali ed agroalimentari, siamo pronti a dare alla politica ed alle istituzioni gli stimoli e le giuste indicazioni per intervenire e cambiare una tendenza pericolosamente negativa".

 Tutela del territorio, sistema di salvaguardia idrogeologica, aree interne ed agricoltura sono stati i temi affrontati dal segretario di categoria, il quale ha ripreso anche, intervenendo proprio sulla questione della forestazione in Calabria, l’incontro avvenuto qualche giorno fa tra le rappresentanze sindacali ed il presidente Oliverio per discutere dei problemi legati al settore ed alle questioni contrattuali, evidenziandoo la necessità di rafforzare il confronto e l’azione tra le parti nonché l’avvio di un percorso finalizzato al rinnovo del contratto integrativo del settore forestale, scaduto dal 2011.

"Registriamo favorevolmente una apertura da parte della presidenza della Regione Calabria - ha concluso - ma ciò non basta: dobbiamo essere più incisivi per venire incontro alle esigenze reali del Paese e dei lavoratori".

Il direttivo ha proseguito i suoi lavori, con gli interventi dei lavoratori e dei dirigenti sindacali presenti, prima di affidare le conclusioni al segretario regionale della Flai Cgil Calabria, Bruno Costa.

"C’è oggi in Italia ed in tutta l’Europa - ha affermato Bruno Costa - un’idea di lavoro che guarda in direzione opposta alla nostra, che vuole destrutturare anche rispetto a quella che è la contrattazione storica. Qualcosa che mina il concetto stesso di democrazia. Abbiamo fatto battaglie storiche di riscatto, per le tutele individuali e collettive e per l’emancipazione dei lavoratori. Ma oggi, tutto è messo in discussione: basta solo il Jobs Act. Le nostre scelte, le nostre battaglie per l’abolizione dei voucher e per gli appalti, guardano, invece, nella prospettiva di riscrivere un nuovo statuto per tutti i lavoratori e per tutte le varie e diversificate realtà lavorative: questa è la Carta dei diritti universali del Lavoro. E tutto ciò, per quanto possa sembrare distante dalla nostra categoria e dal nostro territorio, è invece molto legato. Stiamo dunque lavorando per la rigenerazione della nostra azione politica e sindacale - ha concluso il dirigente regionale della Flai -, per migliorare la qualità del lavoro, della sicurezza ed assicurare anche migliori condizioni economiche. Ci aspettiamo un cambiamento in Calabria. Ce lo chiede la nostra terra. Ce lo chiedono i lavoratori".

Non sono sfuggiti neanche i temi connessi alla legalità, ed in particolare alla filiera produttiva agroalimentare "segmento più debole e per questo soggetto, più di altri a condizionamenti illegali".

Ed in questa direzione, proprio il segretario regionale Bruno Costa ha voluto anticipare la nascita del numero verde contro il lavoro agricolo sfruttato, che a giorni verrà presentato ufficialmente. 

 

A Mongiana l’assemblea generale dei lavoratori agro-florovivaisti e forestali della Cgil

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"In una sala gremita in ogni posto a sedere, si è svolta ieri mattina l’assemblea generale dei lavoratori agro-florovivaisti e forestali, organizzata dal sindacato della Flai-Cgil di Vibo Valentia: “Dal Decreto alla Legge. La nostra #SfidaXiDiritti continua per conquistare la Carta dei Diritti Universali del Lavoro. Contrattazione, diritti e tutele”. Oltre duecento le lavoratrici ed i lavoratori presenti ai lavori dell’assemblea, che ha visto anche la partecipazione di Ivana Galli, segretaria generale della Flai-Cgil nazionale. «Dalla raccolta di oltre tre milioni di firme – ha affermato nella sua relazione introduttiva Battista Platì, segretario provinciale della Flai-Cgil di Vibo Valentia - fino alla campagna referendaria per l’abrogazione dei voucher e il ripristino della responsabilità solidale negli appalti, abbiamo compiuto un lungo viaggio. Un viaggio fatto di assemblee, incontri nei luoghi di lavoro, nelle piazze, con volantinaggi e presidi, sempre a stretto contatto con i cittadini ed i lavoratori. Oggi, però, con l’impegno del Governo e del Parlamento di intervenire per evitare il voto referendario, il nostro viaggio non si arresta. Questo, per noi, è sì un risultato positivo ma la nostra mobilitazione continua per sostenere la Carta dei Diritti Universali del Lavoro: una proposta di legge di iniziativa popolare, di rango costituzionale, che si pone lo scopo di normare e tutelare qualsivoglia tipologia di lavoro, sia esso subordinato, parasubordinato o autonomo, definendo un nuovo, moderno diritto del lavoro attraverso una forte e coerente semplificazione dell’attuale legislazione. Questo Paese ha bisogno di lavoro, così come di diritti e di tutele collettive e non solo. Abbiamo avuto il merito di far tornare il lavoro quale tema principale della politica di questo Paese, e continueremo a batterci sul terreno delle conquiste sociali». All’assemblea, erano presenti anche Luigi Denardo, segretario generale della Cgil di Vibo Valentia, Bruno Costa, segretario regionale della Flai-Cgil Calabria, e Angelo Sposato, segretario generale della Cgil Calabria, oltre al sindaco di Mongiana, Bruno Iorfida, intervenuto per un saluto istituzionale all’assemblea. Diritti, tutele, contrattazione, questione di genere, lavoro migrante, solidarietà e integrazione i temi dei diversi interventi delle lavoratrici e dei lavoratori che si sono susseguiti nel corso dell’assemblea, a che sono entrati più nel dettaglio circa la condizione di lavoro nel settore agricolo e forestale della provincia di Vibo Valentia. A concludere i lavori, la segretaria Ivana Galli, la quale ha anche affrontato questioni legate al salario, allo sfruttamento, al lavoro nero ed alla legge sul caporalato, al rinnovo dei contratti provinciali di lavoro in agricoltura, alle impasse su consorzi di bonifica e forestali, fino alla difesa dei diritti, quali punti fondamentali dell’attività espressa dal sindacato di categoria. «Vedervi qui ed in tanti – ha esordito -  ci dà la forza di andare avanti nella nostra azione. Tante sono le sfide che ci attendono, a partire dalla Carta dei Diritti universali del Lavoro. Vogliamo innalzare la qualità del lavoro, ma soprattutto consegnare un futuro migliore ai nostri giovani»".

Flai Cgil- Vibo Valentia

In fiamme l'auto di un sindacalista calabrese

L'autovettura di un sindacalista della Flai-Cgil è stata interessata da un incendio la notte scorsa a Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza. Saranno i Carabinieri, in seguito alla denuncia presentata stamane, ad indagare per scoprire le cause del rogo. Il veicolo, utilizzato da Giuseppe De Lorenzo, a capo della Camera del Lavoro di Corigliano Calabro,era parcheggiata davanti la casa del rappresentante sindacale. Sul posto, oltre ai militari dell'Arma sono intervenuti i Vigili del Fuoco.  

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