Trasversale delle Serre, il Comitato: la Provincia s'impegni per la Gagliato-mare
“Chiediamo alla Provincia di Catanzaro di investire sull'ammodernamento e la messa in sicurezza della strada provinciale cosiddetta Gagliato-mare”. E' il contenuto di una nota indirizzata dal Comitato “Trasversale delle Serre - 50 anni di sviluppo negato” al presidente dell'ente intermedio, Enzo Bruno.
Il senso della richiesta è emerso nel corso della recente assemblea pubblica del sodalizio che lotta per sbloccare i lavori di realizzazione della superstrada Jonio-Tirreno. “Allo stato attuale - scrive il Comitato - la Trasversale delle Serre, in provincia di Catanzaro, si ferma all'altezza di Gagliato. Da fonti Anas, più volte riprese dagli organi di stampa, questo capolinea è destinato a rimanere tale ancora per qualche secolo, stante l'assenza della necessaria copertura finanziaria per ultimare il tronco di collegamento con la statale 106. Pertanto, evidentemente, l'attuale tracciato della cosiddetta Gagliato-mare rimane l'unico raccordo esistente con la Trasversale delle Serre”.
“Per le sue caratteristiche strutturali - prosegue la nota - oggi la provinciale Gagliato-mare non consente il transito di autobus e mezzi pesanti. Un handicap di non poco conto per le prospettive di sviluppo turistico e commerciale delle aree interne. A questo bisogna associare i concomitanti divieti che interessano la Campo Petrizzi-Gagliato e, più a monte, la Don Diego di Chiaravalle Centrale. In pratica, nessun camion o pullman può raggiungere le Preserre e le Serre dalla costa jonica, se non tentando di eludere i controlli delle forze dell'ordine o percorrendo itinerari particolarmente lunghi e tortuosi”.
“Appare del tutto inutile attendere l'Anas e la sua elefantiaca burocrazia - conclude il Comitato. - Una soluzione immediata c'è ed è legata proprio all'utilizzo della Gagliato-mare, già oggi particolarmente preziosa per questo territorio. Si richiede, pertanto, l'avvio di un radicale e urgente progetto di riqualificazione della strada in questione, confidando nella proverbiale sensibilità dell'ente preposto e dei suoi vertici politico-amministrativi”.
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