Serra, approvata integrazione oraria per 14 ex Lsu

Quattordici ex lavoratori socialmente utili in precedenza stabilizzati mediante contratto a tempo indeterminato e part-time (12 ore settimanali) potranno usufruire di un’integrazione contrattuale. L’operazione è stata concretizzata per effetto di una delibera approvata dalla Giunta comunale, guidata dal sindaco Alfredo Barillari, con la quale è stato “compiuto un nuovo step per dare una migliore situazione lavorativa” a padri e madri di famiglia che “si sono impegnati con spirito di abnegazione per lo svolgimento di servizi essenziali per la comunità”.
 
“Sin dai primi giorni del nostro insediamento – ha affermato il vicesindaco con delega al Personale Rosanna Federico - ci siamo attivati per rendere fattibile un cammino capace di dare maggiori certezze a lavoratori che, per oltre vent’anni, si sono spesi per consentire l’offerta ai cittadini di attività fondamentali. Lo hanno fatto generosamente, coscienti degli enormi punti interrogativi gravitanti sul loro futuro. Come Amministrazione comunale abbiamo innanzitutto pensato a dare continuità e abbiamo portato a termine il processo di stabilizzazione, in passato promesso ma mai davvero realizzato. Ci sono stati dei momenti non facili determinati dal mancato trasferimento delle risorse che ha impedito per diversi mesi l’erogazione degli stipendi: in questo arco temporale, come messaggio di vicinanza, abbiamo sospeso il pagamento delle indennità degli amministratori ritenendolo un gesto doveroso e di rispetto nei loro confronti. Non appena è stato possibile, abbiamo proceduto con l’anticipazione degli stipendi perché sarebbe stato insopportabile far trascorrere le festività natalizie senza il giusto e normale riconoscimento economico a questi lavoratori”.
 
“Il passaggio con il quale adesso siamo riusciti ad incrementare le ore di lavoro degli ex Lsu – conclude Federico – non rappresenta la fine di questo percorso, poiché puntiamo ad un’ulteriore aggiunta di ore in modo da migliorare i servizi e dare le opportune risposte ai lavoratori”.

 

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Lavoro, Bruno Bossio (Pd): "Lsu e Lpu calabresi, per loro finalmente un conbtratto dignitoso"

"Il governo ha appena decretato nel provvedimento milleproroghe la norma che equipara i lavoratori di pubblica utilità (Lpu) calabresi ai lavoratori socialmente utili (Lsu)".

Ad affermarlo la parlamentare del Pd, Enza Bruno Bossio, che aggiunge: "Con questo provvedimento gli Lsu e gli Lpu stabilizzati avranno un finalmente un contratto dignitoso coerente con il profilo di lavoratori dipendenti della pubblica amministrazione. In questa occasione si è registrata una prova di forte unità. Sono state dismesse le magliette di appartenenza politica e sono stati perseguiti, da tutti, solo gli interessi dei lavoratori. Dobbiamo ringraziare per questo risultato il ministro Orlando per il suo coerente impegno ad assumersi una diretta responsabilità e il presidente Occhiuto per la determinazione con cui ha seguito la vicenda non solo come presidente della Calabria  ma anche  come rappresentante di una forza politica della maggioranza parlamentare di governo.  Parimenti, va dato atto a tutti quelli che, dal sindacato ai parlamentari calabresi, ai consiglieri regionali e a Carlo Guccione, non hanno mai smesso di crederci".

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Lsu-lpu, Orsomarso: "Puntiamo a ottenere 18,5 milioni per stabilizzazione"

«Grazie all’emendamento presentato dalla deputata Wanda Ferro, che omologa sostanzialmente gli lsu e gli lpu, puntiamo a ottenere la disponibilità di più risorse aggiuntive sul piano nazionale – circa 18,5 milioni – da distribuire ai Comuni come contributo alla stabilizzazione».

È quanto dichiara l’assessore regionale al lavoro, Fausto Orsomarso.

«Praticamente – spiega –, sarà possibile contrattualizzare lsu e lpu a orari adeguati, passando da contratti a 15 e 18 ore a contratti a 24 ore e, in alcuni casi, anche a 36 ore. Contiamo, grazie a una intensa sinergia istituzionale, di poter dare una risposta importante sia ai 2.400 lavoratori già stabilizzati, sia gli ultimi 600 lpu che potranno essere regolarizzati con l’approvazione di una deroga a cui abbiamo lavorato».

«Ringrazio Wanda Ferro e tutti coloro che hanno sostenuto il nostro lavoro, dal consigliere regionale Carlo Guccione alla deputata Enza Bruno Bossio, alla sottosegretaria Dalila Nesci. Si tratta di questioni – evidenzia Orsomarso – di cui ci siamo occupati fin dal momento del nostro insediamento. Già con la prima riunione del 7 settembre 2020 abbiamo affrontato diverse questioni intricate, come quelle del precariato interno regionale e quella ancora più complessa degli lsu e lpu, che attendevano di essere stabilizzati anche con orari dignitosi, in assenza di risorse e in mancanza di una deroga per la stabilizzazione degli lpu. Inoltre, ci siamo occupati della problematica dei 6.700 tirocinanti impegnati nei Tis, nei Comuni e nelle articolazioni periferiche di Miur, Mibact e Ministero della Giustizia. Fin dall’inizio abbiamo lavorato senza cedere alle strumentalizzazioni e a un racconto che non teneva conto del duro lavoro portato avanti sul piano istituzionale».

«Per quanto riguarda i tirocinanti – prosegue – abbiamo chiesto un tavolo interministeriale, che siamo riusciti a ottenere dal ministero della Funzione pubblica, grazie all’impegno di tutta la deputazione e, in particolare, dei deputati Roberto Occhiuto, che oggi si candida a guidare la Regione, e Francesco Cannizzaro. Al tavolo interministeriale, al quale ho partecipato personalmente, abbiamo fornito tutti gli elementi tecnici e di approfondimento, suddividendo i tirocinanti per settore, fasce di età e titoli di studio, per mettere a punto degli emendamenti che ora sono al rush finale. Attendiamo ora il risultato del lavoro fatto in Parlamento. Il sostegno su questi temi di tutta la deputazione calabrese è la dimostrazione di una politica capace di lavorare con serietà e spirito di coesione per risolvere problemi che riguardano il lavoro e il sostentamento di migliaia di famiglie».

«Questa attenzione e questo spirito di condivisione politica – conclude l’assessore Orsomarso – deve naturalmente concretizzarsi con interventi normativi efficaci sul piano tecnico, e quindi non posso che essere orgoglioso del contributo dato alla scrittura degli emendamenti di Roberto Occhiuto, Francesco Cannizzaro e Wanda Ferro, che consentono di dare respiro a questioni che vengono dal passato e per le quali, grazie a un metodo di lavoro nuovo, speriamo di ottenere a breve un esito positivo».

Lpu-Lsu Calabria, approvato Odg dei deputati Pd Bruno Bossio e Viscomi per agevolare le stabilizzazioni

"Continuiamo a seguire, sia sul piano normativo che finanziario, gli ultimi atti del complesso percorso di stabilizzazione degli Lpu ed Lsu calabresi all'interno degli enti di appartenenza".  
 
Ad affermarlo i deputati del Pd, Enza Bruno Bossio e Antonio Viscomi, che aggiungono: "E' stato, infatti, oggi approvato alla Camera un ordine del giorno a nostra firma all'interno del decreto Milleproroghe che sancisce alcuni aspetti cruciali, a partire dalla piena equiparazione tra Lpu ed Lsu nella destinazione delle risorse statali per l’assunzione a tempo indeterminato, stabilendo che per entrambe le figure di lavoratori si puó attingere ai finanziamenti statali del Fondo sociale per occupazione e formazione, così come per entrambe le figure sono destinate le risorse regionali".
 
"L'odg appena approvato, inoltre, chiede che le deroghe per le stabilizzazioni siano previste anche per le amministrazioni locali - spiegano i due parlamentari- che dovessero trovarsi in una condizione di dissesto economico, sancendo di fatto un prioritario diritto al lavoro per questo ampio bacino di precari calabresi. Seguiremo, passo dopo passo, questa vicenda che tocca il destino di migliaia di lavoratori e famiglie e, in questo quadro,  sosteniamo la richiesta - avanzata dalla Regione Calabria - di attivare un tavolo nazionale con i ministeri e i sindacati su questa vertenza come su quella dei tirocinanti. Ci dichiariamo, inoltre, fin da ora disponibili - affermano infine - a prendervi parte e a dare il nostro costruttivo contributo per una rapida e positiva soluzione, anche in considerazione del fatto che la proroga per le stabilizzazioni scade il 31 marzo".

 

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Lsu-Lpu, Callipo: "Emendamento in discussione meglio di niente, ma ora si approvi"

«Quelli che vengono da governo e maggioranza parlamentare sono segnali ancora poco chiari. Come Anci ci auguriamo che si sia presa pienamente coscienza delle conseguenze umane, sociali e amministrative della vertenza Lsu e Lpu. Intanto ci stiamo recando a Roma per seguire i lavori parlamentari, slittati ad oggi».
 
Il presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo, insieme ad alcuni sindaci si è recato a Roma al fine di sostenere le ragioni a favore del rinnovo dei contratti dei circa 4.500 precari che lavorano negli enti locali calabresi.
 
«In questi ultimi mesi - afferma Callipo -, innumerevoli volte abbiamo sollecitato attenzione per questa problematica, evidenziando tutte le incognite e tutte le priorità da affrontare per risolvere la vertenza. Nelle ultime ore, rappresentanti della maggioranza parlamentare ci hanno rassicurato sulla copertura finanziaria e sulla possibilità di rinnovare i contratti fino al 31 ottobre del 2019. Non è molto rispetto alle richieste che avevamo avanzato nei mesi scorsi, con particolare riferimento alle deroghe ai limiti del turnover e alla storicizzazione delle risorse, condizioni necessarie per stabilizzare tutti gli ex Lsu e Lpu, ma è comunque un passo in avanti rispetto a quanto si stava delineando. Ora però vogliamo la certezza che quanto promesso sia mantenuto. Ecco perché riteniamo necessario mantenere alta la guardia ed essere fisicamente presenti a Roma, anche per continuare a sollecitare risposte definitive ai rappresentanti istituzionali del Senato, affiancando le rappresentanze sindacali che da tempo e con determinazione stanno seguendo la vertenza. Oggi saremo in aula al Senato per seguire i lavori. Soltanto alla fine, se l’emendamento sarà approvato così come ci è stato prospettato, sarà possibile tirare un sospiro di sollievo, fermo restando la necessità che da gennaio si lavori concretamente per ottenere le deroghe necessarie per continuare il percorso di stabilizzazione, che al momento non sono previste».
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Vertenza Lsu-lpu, Pititto (Cgil): "Governo e Parlamento sordi di fronte alla legittima richiesta dei lavoratori di essere stabilizzati"

"I dipendenti Lsu e Lpu della Calabria sono allo stremo. Il governo e il Parlamento si stanno dimostrando sordi di fronte alla loro legittima richiesta di essere stabilizzati presso gli Enti utilizzatori, dopo oltre vent'anni di precariato, ed innanzi alla necessità di garantire attraverso la loro preziosa presenza l'erogazione di servizi di primaria importanza nell'ambito dei Comuni.
Le azioni che stanno ponendo in essere, presidiando gli invasi e la stazione ferroviaria di Villa San Giovanni, alla presenza di un folto gruppo di rappresentanti istituzionali e del senatore Mario Siclari, testimoniano il livello di disperazione e rabbia, che evidentemente non riescono più a contenere.
È incredibile che il Governo, disposto ad investire 9 miliardi di euro contro la povertà, non abbia la volontà politica di presentare emendamenti che consentano a livello normativo la sottoscrizione di contratti di lavoro a tempo indeterminato e di stanziare 50 milioni di euro per garantire un lavoro stabile a 4.500 calabresi; posti di lavoro che ovviamente in Calabria rappresenterebbero un risultato enorme sotto il punto di vista sociale ed ecomico.
Non si può consentire che i lavoratori siano le vittime, fra l'altro, delle contraddizioni tutte interne alla compagine di governo. È sconcertante il comportamento della sottosegretaria all'Economia Castelli che ieri ha rifiutato un confronto telefonico col governatore Mario Oliverio, a fronte di azioni concrete da parte della Giunta regionale per tutelare questi lavoratori. Altrettanto dicasi per la deputazione di maggioranza calabrese, completamente latitante rispetto a questa situazione. Al momento i deputati e senatori di maggioranza dovrebbero semplicemente rassegnare le proprie dimissioni a causa della incapacità di rappresentare e difendere le istanze dei cittadini del territorio che li ha eletti.
Per tutte queste ragioni, chiedo alla Prefettura di Reggio Calabria (ma naturalmente a tutti gli Uffici territoriali del Governo della Calabria ) di farsi immediatamente portavoce a Roma della delicata questione dalle molteplici implicazioni e sfaccettature a livello sociale ed economico, ma anche rispetto ai danni in termini di efficacia ed efficienza che subirebbe la burocrazia degli enti locali interessati senza la stabilizzazione dei dipendenti Lsu e Lpu".

È quanto si legge in una nota del segretario generale della Cgil di Reggio Calabria – Locri, Gregorio Pititto 

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Lsu-lpu calabresi, l'associazione “Jonio-Tirreno” attacca i parlamentari 5 Stelle: "Incapaci di difendere i diritti dei lavoratori"

L'associazione culturale “Jonio-Tirreno”, nell'esprimere “solidarietà nei confronti dei 4.500 lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità calabresi” giudica come “assolutamente vergognoso l'atteggiamento del governo nazionale nei confronti dei nostri precari”.

“La situazione è ormai chiara - è scritto in una nota. - Appare evidente che la soluzione che si accinge a varare la maggioranza gialloverde è il solito compromesso al ribasso tra Lega e 5 Stelle: nessuna stabilizzazione e qualche proroga annuale, ma non per tutti. Se dovesse, effettivamente, maturare questa decisione (e lo sapremo già domani con gli emendamenti in commissione Bilancio al Senato) ci troveremmo di fronte al clamoroso flop dei nostri parlamentari calabresi grillini, incapaci di difendere gli interessi della loro gente”. Secondo l'associazione culturale “si sta per svelare il grande bluff di un Governo che vuole celebrare matrimoni con i fichi secchi, ovvero promette redditi e pensioni per tutti ma poi non trova pochi milioni di euro da spendere per dare risposte a 4.500 famiglie, a 4.500 lavoratori che da oltre vent'anni tengono in piedi le pubbliche amministrazioni calabresi”.

“Ancora più grave - sottolinea la nota - è l'indiscrezione in base alla quale sarebbe stata la Lega a mettersi di traverso per impedire il salvataggio di Lsu ed Lpu. E cosa hanno fatto i deputati e senatori calabresi 5 Stelle per impedirlo? Una domanda che peserà come un macigno sulla coscienza dei parlamentari di maggioranza eletti nella nostra regione, del tutto assenti nella battaglia per l'affermazione dei diritti di chi un piccolo lavoro ce l'ha ma ora rischia di perderlo per sempre”.

“Questo dei precari calabresi - conclude l'associazione - è il primo, serio banco di prova che sta testando l'assoluta mancanza di concretezza di un movimento politico che predica a parole la difesa dei più deboli ma ormai razzola completamente a proprio agio nelle stanze del potere”.

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Lsu-Lpu di Chiaravalle incontrano Toninelli: la nostra situazione è drammatica

Una delegazione di lavoratori Lsu-Lpu di Chiaravalle Centrale e Argusto ha incontrato, oggi a Soverato, il ministro Danilo Toninelli.

I precari hanno rappresentato all'esponente di Governo la loro preoccupazione “per il mancato inserimento in Manovra delle somme necessarie per la stabilizzazione dei 4.500 lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità calabresi”. Una situazione “drammatica per tante famiglie” che, a questo punto, guardano “con speranza” ai lavori di domani della commissione Bilancio del Senato, dove si riprenderà l'esame degli emendamenti. Lsu ed Lpu hanno chiarito il perché della loro “delusione” per l'unico emendamento finora proposto dalla maggioranza giallo-verde, con riferimento ai precari calabresi. Un documento giudicato “insufficiente” perché “dà risposte parziali e non prevede le somme necessarie per le stabilizzazioni, prefigurando, al massimo, delle proroghe annuali, contrariamente a quanto promesso dal ministro Lezzi poche settimane fa durante la sua visita in Calabria”. Dubbi esposti anche oggi a Toninelli.

“Il ministro - ha spiegato una portavoce della delegazione di precari delle Preserre - si è dimostrato disponibile all'ascolto e, pur non prendendo impegni, ha comunque ringraziato i lavoratori, lasciando intendere che approfondirà ulteriormente la vicenda una volta rientrato a Roma”.

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