Torre di Ruggiero, il sindaco querela i forzisti Sanzo e Tino
Stamane il sindaco di Torre di Ruggiero, Mario Barbieri, ha sporto querela nei confronti di Maria Teresa Sanzo e Gregorio Tino, per il reato di diffamazione aggravata.
I querelati, secondo il Sindaco Barbieri, nella loro veste di dirigenti locali di Forza Italia, hanno redatto due documenti con l’effige del partito, dal contenuto diffamatorio e al solo fine di screditare l’immagine della Giunta di Torre di Ruggiero.
Continua il primo cittadino: “Che la pretestuosità delle accuse fosse da individuare nella volontà di ledere gravemente l’immagine dell’Amministrazione di Torre, appariva evidente sin dalla prima nota redatta il 5.01.18, laddove appaiono indicate circostanze fattuali di rilievo penale mai esistite, e di cui si sarebbe resa responsabile la Giunta di Torre (incarichi a parenti ed amici). Le esternazioni dei due coordinatori forzisti hanno trovavato poi ampia diffusione, attraverso internet (i social e i siti d’informazione) e la stampa periodica.”
Accuse gravissime, respinte con fermezza dal sindaco Barbieri, il quale aveva intimato i due coordinatori a rinnegare l’assunto ed a porgere formalmente le scuse: “La mia intenzione, tenuto conto della necessità di indirizzare tutte le risorse, umane ed economiche, alla risoluzioni dei problemi della comunità che rappresento, era quella di chiudere la querelle, non senza però aver prima tutelato la dignità ed il decoro dell’Amministrazione Comunale, ignobilmente lesi dai querelati.”
Ed invece, com’è dato leggere nella nota del Primo cittadino: “i signori Sanzo e Tino, per niente ravveduti della turpe azione, fermamente intenzionati a continuare l’opera denigratoria, hanno redatto un secondo documento, datato 09.01.18, con il quale oltre a riprodurre le farneticanti accuse, è stata reiterata anche un’inaudita opera di divulgazione capziosa.”
Tali ragioni hanno spinto il Sindaco di Torre di Ruggiero a chiedere l’immediato intervento della Magistratura. Il Sindaco, infine, ribadisce la necessità di tutelare l’immagine ed il decoro della sua Amministrazione: “un attacco mediatico, quello dei signori Sanzo e Tino, dissennato, senza alcuna valenza critica, dal contenuto unicamente falso e diffamatorio. Sono certo che la Magistratura saprà tutelare l’onorabilità dell’Amministrazione, ignobilmente lesa dai querelati.”; Spero, infine, che la campagna denigratoria posta in essere dai due querelati, anche attraverso l'impiego del simbolo di “Forza Italia”, trovi un dura presa di posizione da parte dei vertici provinciali e regionali del partito, resi edotti ufficialmente delle predette circostanze.
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