Verso le Regionali, la coalizione Luigi de Magistris presidente si è riunione a Lamezia

Riceviamo e pubblichiamo

"Si è svolta, ieri pomeriggio, a Lamezia Terme, nella sede di Lamezia Bene Comune, una riunione  della coalizione a sostegno di Luigi de Magistris per la presidenza della Regione Calabria, convocata al fine di organizzare e coordinare le attività politiche in vista delle elezioni previste per il prossimo autunno.

Unanime è stata la consapevolezza di DemA, Tesoro Calabria con Tansi, Calabria Libera con Tansi, Calabria Pulita con Tansi, Il Sud con Carlo Tansi, Equità Territoriale, Primavera della Calabria, Un'altra Calabria è possibile, Calabria Resistente e Solidale che ovunque in Calabria si stanno sprigionando ed aggregando energie civiche e d'impegno sociale e politico che sempre più stanno rendendo entusiasmante e coinvolgente il percorso di Luigi de Magistris e della coalizione per dare un'alternativa ed una vera svolta alla Calabria e ai calabresi. Durante l'assemblea si è discusso di sanità, lavoro, giustizia sociale e lotta alle disuguaglianze recovery fund, infrastrutture e servizi,  ambiente, giovani, autonomia differenziata, registrando grande intesa e consapevolezza sulla necessità di intervenire su questi temi con coraggio e competenza. Da domani  in avanti,  in conformità con le disposizioni anti-Covid, si susseguiranno iniziative pubbliche all'aperto e diffuse sull'intero territorio regionale per presentare i punti programmatici. Una campagna d'ascolto e di coinvolgimento permanente ed utile a sopperire alla carenza di partecipazione democratica, quest'ultima svilita dall'atteggiamento della gran parte dei politici regionali e nazionali negli ultimi anni.  Si registrano, ogni giorno, nuove adesioni di movimenti, associazioni, comitati, soggetti e soggettività che sempre più rendono questa campagna elettorale una campagna di popolo alternativa a quella delle riunioni nelle stanze segrete fatte dai soliti apparati.

La riunione ha, ovviamente, anche  registrato il ritiro dalla competizione regionale del candidato in pectore del PD Nicola Irto che ha reso palesi molte delle criticità più volte evidenziate dai componenti della coalizione rispetto all'attuale situazione del centrosinistra calabrese e confermato la necessità di una rivoluzione politica capace di coinvolgere tutte le forze sane".

Coalizione Luigi de Magistris presidente

Verso le Regionali, "Sfida Calabria" scende in campo al fianco di Nicola Irto

Riceviamo e pubblichiamo

"Si è tenuta a Vibo Valentia un’assemblea territoriale del movimento dei Sindaci di “Sfida Calabria”.

Alla riunione hanno partecipato, oltre ai Sindaci promotori del movimento Vitaliano Papillo, Domenico Giampà ed Ernesto Alecci, una ventina di Sindaci della provincia di Vibo Valentia e il Presidente della Provincia Salvatore Solano in collegamento da remoto.

Nel corso dell’incontro si è espresso apprezzamento per l’uscita dei colleghi Sindaci a sostegno del candidato Nicola Irto.

A tal riguardo “Sfida Calabria” ha posto sin dalle origini l’esigenza di dar voce ai territori, auspicando una coalizione riformista, larga, unitaria del centro sinistra, in cui il civismo dei sindaci e degli amministratori dev’essere considerato un valore aggiunto.

Ciò, soprattutto contro la strategia delle auto candidature.

Si è discusso di problematiche comuni, come quelle legate al sistema dei rifiuti, alla depurazione, al settore idrico, alle esigue risorse umane degli enti locali. Alle risorse del Recovery plan, che dovranno essere sfruttate come un’imperdibile occasione di crescita per i nostri territori.

È emersa la necessità di costruire una rete di amministratori per far fonte comune nell'affrontare e risolvere le criticità che vivono i territori e al contempo per il rilancio dell’area centrale della Calabria e dell'intera Regione.

I Comuni ed i loro amministratori sono indubbiamente il motore della nostra Regione troppe volte abbandonati a loro stessi; a loro va prestato ascolto, a loro va offerto sostegno, cosa purtroppo che non sta avvenendo con l'attuale Governo Regionale, distratto ad elargire incarichi e prebende in vista della prossime elezioni regionali.

Seguiranno diversi incontri, anche con i colleghi delle altre province al fine di dare centralità al ruolo degli amministratori e per lavorare insieme ad una proposta di riforma degli enti locali".

Sfida Calabria

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Jole Santelli è il nuovo presidente della Regione Calabria

Jole Santelli è il nuovo presidente della Regione Calabria.

La candidata del centrodestra ha sbaragliato la concorrenza, con il 50,9 per cento. Pippo Callipo, per il centrosinistra, non va oltre il 31,3 per cento.

Alle spalle dei due maggiori competitor si piazza, a sorpresa, Carlo Tansi (lista civica) con il 7,2%.

Ultima piazza, invece, per Francesco Aiello (M5S) che si ferma al 7,2 per cento.

 

 

Serra, elezioni 2020: alle 19 affluenza sopra la media regionale

Affluenza alle urne sopra la media regionale a Serra San Bruno, dove, alle 19, ha votato il 39,37 per cento degli aventi diritto.

Complessivamente, alla stessa ora ha votato il 35,44 per cento dei calabresi (Per leggere i dati clicca qui).

La sezione nella quale è stato registrato il maggior afflusso è la n.4, dove ha espresso il voto il 49,06 per cento degli elettori.

Più tiepida, invece, la partecipazione degli iscritti al seggio n. 3, dove ha votato "solo" il 31,75 per cento.

La rilevazione delle 19 conferma quindi la propensione degli elettori a recarsi alle urne nel pomeriggio. 

Alle 12, infatti, era stata registrata un'affluenza di poco superiore al 9 per cento. 

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Regionali, Chirillo (Confesercenti Catanzaro): il non-voto è la soluzione peggiore

“Delegare ad altri le scelte sul nostro futuro attraverso il non-voto è la soluzione peggiore. Inutile lamentarsi dopo”.

Lo scrive, in una nota, il presidente di Confesercenti Catanzaro, Francesco Chirillo. Un appello, il suo, in vista delle prossime Regionali del 26 gennaio “contro l’astensione elettorale che, in Calabria, ha già raggiunto livelli preoccupanti”.

“Secondo alcune stime - sottolinea Chirillo - i votanti potrebbero attestarsi, ancora una volta, sotto la fatidica soglia del 50 per cento degli aventi diritto, confermando un dato drammatico, negativo, che si è consolidato nel tempo nell'indifferenza generale. Un crollo di partecipazione democratica che ha, certamente, delle motivazioni ben precise. La cosiddetta questione morale, soprattutto, ha generato tra i calabresi un diffuso e comprensibile sentimento di sfiducia nelle istituzioni. Assistiamo, dunque, a un forte astensionismo di protesta, come ritorsione contro la mala gestione della cosa pubblica che ha affossato sogni e speranze di questa nostra terra”.

“Eppure - chiarisce il presidente di Confesercenti Catanzaro - queste ragioni non possono essere considerate sufficienti a giustificare un atteggiamento così totalmente passivo e di sconforto. Paolo Grossi, già presidente della Corte costituzionale, ribadiva giustamente che proprio il voto è, invece, l'arma del popolo sovrano. Il solo modo a nostra disposizione per provare a cambiare le cose (e di cose da cambiare, in Calabria, ce ne sono davvero tante) è il voto, mentre l’astensionismo non altera il risultato finale. Che senso avrebbe, dunque, ritrovarsi a protestare, da qui a qualche mese o anno, contro l’esito di una tornata elettorale alla quale abbiamo deciso a-priori di non partecipare?”. 

Lega, Rosarno: "Sulle regionali una girandola di nomi senza programmi"

"Continuiamo ad assistere esterrefatti ad una di girandola di nomi sui candidati per la presidenza della Regione Calabria che lasciano veramente l’amaro in bocca per chi ha sempre considerato la politica come una missione per il miglioramento della polis. È incontestabile che la nostra regione negli ultimi 20 anni è stata amministrata malamente e che oggi si vive un disastro epocale sia per l’arretratezza della stessa che per i condizionamenti evidenti del sistema ‘ndranghetistico sulla politica. Elementi questi che hanno fatto gridare a tutti i leghisti la necessità di un vero cambiamento con persone nuove e che non hanno alcun legame con il fallimentare passato. Tale concetto è stato ripreso più volte da Matteo Salvini e Cristian Invernizzi e, quindi, non si comprendono le ragioni per le quali si continua a girare attorno al problema. Nessun commento sulle persone tutte valide. Indignazione per il continuo tentativo di proporre ancora soggetti legati alle vecchie lobby ed alla politica del passato che ha ridotto la Calabria in queste condizioni di sofferenza e mancato sviluppo. Ma, a parte questa incomprensibile girandola di nomi che dimostrano una lotta interna per mantenere il potere e non altro, nessuno finora ha parlato di programmi, di cosa si vuole fare, di come affrontare i disastri calabresi, di quali siano le nuove idee per la crescita e lo sviluppo dei territori, di come affrontare i condizionamenti della criminalità organizzata e di come rendere la politica impermeabile, di come utilizzare i fondi comunitari, di come evitare l’allontanamento dei nostri cervelli, di come creare occupazione e lavoro, di come risolvere la pesante questione sanitaria, di come affrontare i problemi di bilancio, di come rilanciare l’agricoltura ed il turismo, di come bloccare l’invasione dei migranti e la eventuale integrazione reale di quelli esistenti, di come sostenere le tantissime famiglie povere, ecc. Di tali fondamentali problemi nessuna discussione o dimostrazione che sono stati affrontati seriamente e possono essere, in qualche modo, risolti. Nulla, solo il nulla. Come se l’arretratezza della Calabria possa essere superata grazie a questo o quel nome, che ha, però, contribuito, nel passato, ad affossarla sempre più. Un dialogo incomprensibile che allontana la gente sempre più dalla politica. Siamo certi, però, che sia Matteo Salvini che Cristian Invernizzi sapranno affrontare e decidere definitivamente cosa si voglia fare della Calabria e, assieme ai calabresi tutti, consentano un inizio di nuovo percorso che possa, finalmente, liberare la nostra regione dai tanti “lacci” che hanno finora bloccato ogni processo di crescita. E questo si può fare solamente avendo una squadra coesa, trasparente, incondizionabile, capace ed onesta. E quindi, senza alcun soggetto della vecchia politica".

È quanto si legge in una nota del gruppo consiliare Lega del Comune di Rosarno, Giacomo Saccomanno, Giusy Zungri, Enzo Cusato, Alex Gioffrè.

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Regionali, Chirillo (Confesercenti): si dia spazio alla competenza

"Non c'è ancora chiarezza su chi si candiderà alla presidenza della Regione, ma è molto chiaro quello che, necessariamente, il nuovo governatore dovrà andare a fare: dovrà avere il coraggio di puntare sulla competenza”.

Lo scrive in una nota il presidente di Confesercenti Catanzaro, Francesco Chirillo.

“Facciamo nostro il recente appello di Mario Draghi alla classe politica - sottolinea Chirillo - e lo caliamo nella nostra realtà calabrese, dove calza alla perfezione. La Calabria ha bisogno di persone competenti da collocare al posto giusto”.

“Una squadra che sappia come e dove intervenire” è quello che serve, secondo il presidente di Confesercenti Catanzaro. A cominciare dai fondi Ue “laddove emerge, ormai con chiarezza, l'enorme vuoto di investimenti pubblici nazionali nelle regioni come la nostra, inferiore di circa il 20 per cento rispetto agli impegni assunti dall’Italia con l’Unione europea”.

“Non bisogna isolarsi ma occorre dialogare, confrontarsi e sollevare giuste rivendicazioni con il governo nazionale, su questi temi, e per farlo sono indispensabili capacità di relazione e preparazione tecnica” evidenzia Chirillo.

“Armi” da sfoderare anche rispetto ad altre priorità programmatiche, messe in luce dal presidente di Confesercenti Catanzaro: “Il turismo, l'innovazione digitale, le zone franche, meritano assessori preposti che esprimano conoscenze adeguate alle sfide da affrontare”.

“Non ci entusiasmano le discussioni sulle questioni di lana caprina, ovvero se sia meglio una giunta tecnica o una politica. Non è questo il problema - ribadisce Francesco Chirillo. - Il nodo centrale è quello di assegnare un ruolo decisionale a chi sa, offrendogli adeguati spazi di manovra, consegnandogli strumenti efficaci per agire”.

“Solo così possiamo immaginare una ripresa reale e solida per la nostra regione” conclude il presidente di Confesercenti Catanzaro nella sua disamina della situazione attuale.  

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Scardinare i trasversalismi per rivoluzionare la Calabria

 Quella tra Berlusconi e il Pd è una storia ormai consolidata. Benissimo, ognuno faccia quello che meglio crede. Così vale per la Lega, la quale ha tutte le buone ragioni, ora, per mandare al diavolo Forza Italia.

 Vedremo cosa accadrà a livello nazionale, e in diverse realtà locali. Io qui voglio riflettere sulla Calabria, che tra pochi mesi è in campagna elettorale, salvo incidenti.

 Salvo incidenti, perché la maggioranza di Oliverio è debolissima, e, con l’uscita di Guccione e quell’altro, è quasi venuta meno. Ma poniamo si salvi in qualche modo, Oliverio arriva alla primavera del 2019 e non oltre. Certo, lo voteranno gli intellettuali di Africo, ma non erano tantissimi; anzi, quattro gatti. “Portentosi”, secondo l’articolista, però quattro gatti.

 Quanto alla minoranza… stavo per scrivere opposizione ma mi è venuto da ridere; è palese che la minoranza fa parte della maggioranza, ne è la ruota di scorta. La minoranza di scorta è formata dal centro(destra), sia pure frantumato in gruppi, e da Fratelli d’Italia.

 Se questi hanno il fegato, rompano con Forza Italia. Come possono dimostrare di avere fegato? Facendo, almeno una volta nella vita, l’opposizione sul serio.

 Intanto, la Lega calabrese, che è consistente e in crescita, deve decidere cosa fare, cominciando con chiudere i rapporti con FI.

 Deve svolgere nelle piazze quel ruolo di opposizione che FI e annessi non svolgono in Consiglio. Deve rivolgersi ai Calabresi onesti e audaci, che ne abbiamo le tasche piene di una Regione ultima d’Europa, e che ha fatto e fa pena dal 1970 a oggi; con presidenti di sinistra e centrosinistra, e ancora di più e peggio con quelli di centro(destra), tali Pino Nisticò, Peppino Chiaravalloti e Pino Scopelliti.

 La Lega farebbe bene ad evitare contaminazioni con questo centro(destra), erede della Democrazia cristiana e niente altro. Sarebbe l’ideale, nel 2019, una lista che rispecchi l’attuale compagine governativa.

 Non è solo e nemmeno soprattutto questione di nomi e di liste; è che la Calabria dev’essere profondamente rivoluzionata nella mentalità e nella prassi. Non ci servono assessori accomodanti e complici dei burocrati; e allevati nelle stesse logge e cene e amicizie palesemente trasversali, e non solo trasversali di partito!!!

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