Imprenditore agricolo denunciato per riduzione in schiavitù dei lavoratori
Deve rispondere di riduzione e mantenimento in schiavitù il proprietario di un terreno in cui la Polizia ha trovato tre fabbricati diroccati affittati a diciannove immigrati che, per avere un tetto sopra la testa, pagavano una cifra oscillante fra i 40 ed i 50 euro al mese. La vicenda è emersa a Rizziconi nell'ambito di un'operazione condotta con il supporto degli Ispettori del Lavoro per fronteggiare la piaga del "caporalato". Gli accertamenti compiuti dagli agenti hanno interessato tre diverse ditte di Candidoni, Rizziconi e Taurianova, in provincia di Reggio Calabria: trentasei i lavorati complessivamente impiegati, la metà dei quali extracomunitari. Le irregolarità riscontrate nel rispetto delle norme che regolano l'assunzione dei dipendenti ha determinato la notifica di multe comminate ai responsabili. Drammatico lo stato dei luoghi che erano costretti ad abitare, al di sotto dei minimi standard igienico-sanitari.
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