Nuova proposta riorganizzazione ospedaliera, Mirabello: "Sarà il rilancio della sanità vibonese"

Il  consigliere regionale Michelangelo Mirabello prende atto "con soddisfazione della nuova proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera dell’Asp di Vibo Valentia elaborata dalla D.G. , dottoressa Angela Caligiuri,  ed inviata - è scritto in una nota - per l’approvazione al Commissario ad Acta per l’attuazione del Piano di Rientro dei disavanzi del settore sanitario della Regione Calabria.  La proposta assume sostanzialmente gran parte delle osservazioni  che vennero avanzate dal comitato dei sindaci, dalle forze politiche e sociali e dai lavoratori stessi dell’ASP all’indomani del varo della DCA n.30/2016 del commissario ad acta di riorganizzazione della rete ospedaliera calabrese. La proposta prevede intanto il mantenimento degli attuali posti letto operativi  nei presidi ospedalieri di Vibo Valentia, Tropea e Serra San Bruno sino alla realizzazione del nuovo presidio ospedaliero di Vibo Valentia. Viene inoltre fatta la programmazione  dei posti letto sia del nuovo presidio ospedaliero di Vibo Valentia ( 350 pl per acuti , piu’ 50 pl tecnici ) che dell’ospedale di montagna di Serra San Bruno e del presidio ospedaliero di Tropea". "In quest’ultimo presidio ospedaliero - rileva l'esponente del PD - la nuova programmazione prevede l’assegnazione di ulteriori  5 pl in Medicina Generale ( che passa quindi dai 15 assegnati col DCA n.30/2016 , ai 20 della nuova programmazione). Viene inoltre proposta l’istituzione di un reparto di Geriatria con  l’assegnazione di  10 pl e il potenziamento del Pronto Soccorso con l’assegnazione di 2 pl  di OBI. Previsto infine, qualora se ne ravvisi la necessità , che alcuni posti letto programmati per il nuovo ospedale di Vibo Valentia , possano essere temporaneamente allocati nei presidi decentrati esistenti". A tal proposito il consigliere regionale Mirabello dichiara: "Questa proposta, frutto del lavoro intenso e silenzioso che abbiamo quotidianamente messo in campo, della costante interlocuzione con il Presidente Oliverio e con il delegato alla Sanità Franco Pacenza, oltre che della capacità di ascolto e di confronto del D.G., dottoressa Angela Caligiuri, potrà concretamente rilanciare la sanità nel territorio vibonese sventando definitivamente ogni ipotesi di chiusura del presidio di Tropea oltreché di quello di Serra San Bruno  e mettendo in sicurezza un territorio per troppi anni penalizzato ed emarginato". 

 

Scura nel mirino. "La riorganizzazione della rete ospedaliera è uno tsunami"

!Se per la Calabria il decreto n. 30 emesso dal Commissario per il Piano di rientro suona come un’ennesima e intollerabile prevaricazione, la riorganizzazione della rete ospedaliera, così com’è stata congegnata, per Crotone e il suo territorio ha l’effetto di un vero e proprio tsunami”. E’ l’opinione della consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco che aggiunge: "Mentre diventa ormai non più rinviabile una seduta del Consiglio regionale sulla sanità, come più volte inascoltata ho richiesto prevedendo che senza una decisa e unanime alzata di scudi si sarebbero assunte scelte cosi dirompenti, è altrettanto urgente che il sindaco Vallone convochi, con immediatezza, la conferenza dei sindaci. Le scelte della Struttura commissariale - sottolinea Flora Sculco - assunte senza alcuna considerazione dei bisogni reali di sanità pubblica e privata e senza la benché minima consultazione, hanno inferto al sistema pubblico della sanità crotonese ferite gravi e profonde, per cui è necessario attivare la mobilitazione dell’intero territorio. C’è da rivendicare, per territori come il crotonese, non solo i posti letto promessi per nefrologia al San Giovanni di Dio dal Commissario, la struttura complessa di nefrologia e dialisi, di microcitemia e dermatologia, ma occorre anche difendere i Livelli essenziali di assistenza e addirittura respingere, con una corale manifestazione di sdegno, l’insana idea di trasformare l’Ospedale crotonese in un pronto soccorso". Conclude la consigliera regionale: "Abbiamo già visto, in altre circostanze anche recenti, che in questo scenario di accesa contrapposizione di poteri e di commistione di competenze che vedono la Struttura commissariale agire unilateralmente, soltanto la ferma volontà del popolo calabrese, dei lavoratori e dei cittadini che indignati decidono di farsi sentire, può fare da argine alle provocazioni e ristabilire un minimo di ordine e di rispetto della legalità. Al Consiglio regionale spetta ora il compito di affrontare queste tematiche sulla base di una discussione serie che si concluda con un documento dai toni univoci e da approvarsi all’unanimità". 

Subscribe to this RSS feed