Serra, minoranza unita contro l’Amministrazione Barillari: “Discutibile la gestione dell’area di Santa Maria, si notano solo peggioramenti”
“Hanno promesso di essere l’Amministrazione del cambiamento, ma a distanza di due anni dall’insediamento non solo non si vedono passi in avanti ma addirittura si notano vistosi peggioramenti e indirizzi molto discutibili”.
I consiglieri del Pd, Antonio Procopio e Luigi Tassone, e quelli di “Per Serra Insieme”, Biagio Figliucci e Vito Regio, criticano la maggioranza per la gestione dell’area di Santa Maria del Bosco lamentando “superficialità e distrazione”.
“L’area di Santa Maria - sostengono gli esponenti di minoranza - era destinataria di un finanziamento per la sua riqualificazione, poi perso, che la precedente Amministrazione aveva provato a recuperare. Su questo ci auguriamo che l’attuale Amministrazione insista con forza e raggiunga un obiettivo che va nell’interesse dell’intera comunità. Negli ultimi due anni, però, c’è stato solo un silenzio assordante, al netto della ghiaia depositata per tappare qualche buca, operazione che certamente riveste carattere di ordinarietà. In più, è stato evidente lo scarso rispetto per i luoghi santi poiché, nell’area a gestione privata, e quindi a poche decine di metri dal Santuario regionale, è stata organizzata una sagra della capra, evento che poteva anche essere considerato positivo se fosse stato promosso in tutt’altro contesto”.
I quattro componenti dell’opposizione poi si soffermano sul “Bando per la concessione d’uso delle casette in legno, ubicate nell’angolo delle tradizioni e dell’artigianato” sollevando quelli che sono considerati punti critici. “La precedente Amministrazione - affermano - aveva provato ad effettuare una ricognizione convocando ufficialmente i detentori delle strutture per ricostruire il fascicolo che risultava smarrito da diversi anni. La nuova Amministrazione non ha considerato questo lavoro emanando un bando che, di fatto, non dà nessun vantaggio a chi già aveva avviato l’attività in loco. Infatti, si fa riferimento a potenziali prelazioni per chi aveva firmato in precedenza il contratto, ma ciò è chiaramente impossibile visto che gli attuali amministratori sanno bene che non si giunse mai alla firma del contratto e che il fascicolo attestante quello che era lo status quo non esiste più. Mentono sapendo di mentire? Inoltre - aggiungono - la griglia di attribuzione dei punteggi è tutta da rivedere perché non attribuisce punteggi di particolare rilievo agli artigiani, mentre emerge una predilezione per le associazioni che va approfondita”.
“È ora - concludono i consiglieri di minoranza - che l’Amministrazione produca idee e fatti, senza trincerarsi nelle solite frasi fatte e producendo i risultati che, in virtù delle aspettative create, i cittadini vogliono”.
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