Autismo, Spirlì alle famiglie senza rimborsi: "Vi difenderemo"

«Le porte di questo palazzo sono aperte per tutte le persone che hanno bisogno di una mano d’aiuto e, in particolar modo, per chi soffre di autismo».

È quanto dichiara il presidente della Regione, Nino Spirlì, al termine di una riunione con alcuni genitori di bambini autistici che da tempo chiedono il riconoscimento dei rimborsi spese per le terapie che i figli sono costretti a seguire in strutture private della Calabria.

All’incontro, che si è svolto questo pomeriggio nella Cittadella “Jole Santelli” di Catanzaro, erano presenti anche il commissario della Sanità, Guido Longo, e il direttore generale reggente del dipartimento Salute, Giacomino Brancati. La Regione, alla luce dei problemi di queste famiglie, dovuti al mancato riconoscimento dei rimborsi spese da parte delle Aziende sanitarie di riferimento, nei giorni scorsi ha avviato l’iter per la predisposizione delle linee guida relative alle attività di tipo assistenziale e sanitario per i bambini affetti da disturbi dello spettro autistico.

«Le storie di queste mamme mi hanno profondamente commosso. In questa terra non c’è più posto per i soprusi, né per chi ritiene che ricoprire un posto di lavoro dia il diritto di diventare tiranni, di interpretare le leggi e di non eseguire le sentenze. Queste madri e i loro figli, e chiunque si trovi in uno stato di debolezza sociale, saranno difesi a tutti i costi».

«Il commissario Longo e la Giunta regionale che presiedo – conclude Spirlì – resteranno sempre vicini ai genitori dei bimbi e dei ragazzi più bisognosi. Mi dispiace che sia accaduto tutto questo e che sia durato per così tanto tempo: non sarebbe dovuto succedere. Ma noi i problemi intendiamo risolverli e non li creeremo mai».

«I nostri bambini – dice una delle mamme, Angela Villani – riceveranno le cure così come è scritto in una ordinanza del Tribunale. Nessuno potrà più dirci se è valida o meno, perché la legge non è opinabile. Grazie di cuore al presidente Spirlì per averci ricevuto, ma soprattutto per aver abbracciato i nostri figli. Non si può calpestare il diritto alla salute. Oggi la mia regione, la mia terra, mi ha difeso»

Chiusura scuole in Calabria, La Fiamma tricolore contro la decisione di Spirlì

Riceviamo e pubblichiamo

"Un chiodo fisso. Ci casca ancora una volta il presidente ff della Regione Calabria il cui perno della propria attività quotidiana è stato fin dal primo momento rivolto alla chiusura delle scuole. Non lo si ricorda infatti per altro in questo primo periodo di attività e per la terza volta da quando presiede la nostra regione torna all’attacco sulla scuola.

Il Movimento sociale Fiamma tricolore, fin dall’inizio di questa pandemia, ha con diversi interventi sollecitato governo e Regione alla riapertura di presidi ospedalieri dismessi, alla ristrutturazione e all’ampliamento di quelli esistenti, al ricorso ad assunzioni straordinarie di personale al fine di dare sollievo a strutture da troppi anni ormai in carenza di organico.

Se da questo punto di vista l’Italia non ha certamente brillato tra truffe per camici e mascherine, in Calabria si sono toccate vette di vergogna irripetibili con i media nazionali che hanno martellato la sanità calabrese come mai avvenuto in passato. Non è bastato purtroppo nemmeno lo scandalo in diretta tv nazionale per migliorare la situazione sanitaria regionale: nulla si faceva, nulla si è continuato a fare ed oggi proprio per queste deficienze strutturali si preclude il diritto all’istruzione ai nostri figli!

Tali chiusure non fanno altro che aumentare il disagio all’interno di nuclei famigliari già in difficoltà economiche e al tempo stesso danneggiare chi sarà costretto a non poter lavorare per accudire i figli.

Il dipartimento scuola e istruzione della Fiamma tricolore afferma che non è possibile scaricare sui più giovani le responsabilità di una classe politica e dirigente totalmente inetta che ad oltre un anno dall’inizio dell’emergenza sanitaria non ha fatto nulla e oggi colpisce ancora una volta la socialità dei minori, soprattutto dei bambini, già messa a dura prova da ormai un anno continuo di lockdown a singhiozzo, restrizioni e divieti vari.

Gli stessi dati dell’Iss (Istituto superiore di sanità) affermano che i contagi presso le mura scolastiche non sono che una parte infima del totale e pertanto chiediamo la immediata riapertura delle scuole di ogni ordine e grado".

Matilde Grimaldi - Dipartimento scuola calabria - Movimento sociale - Fiamma tricolore

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