Vaccini, “Uniti per Serra” vuole chiarezza: “Troppe dosi a chi non ha priorità, mentre ci sono ultraottantenni che devono aspettare”
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“Secondo quanto emerge da ripetute segnalazioni, sembrerebbe che alcuni amministratori locali si stiano personalmente dedicando alla pratica di chiedere ai commercianti di rimuovere piante e gazebo ed anche alla svelta. Non ci sembra corretto né il metodo né il momento per farlo”.
I consiglieri di “Uniti per Serra”, Antonio Procopio e Luigi Tassone, non gradiscono l’atteggiamento di alcuni componenti della maggioranza ed entrano nel merito di una questione rispetto alla quale propongono la propria visione.
“Non siamo certo contrari alla regolamentazione – affermano – ma se l’Amministrazione comunale vuole mettere in piedi un Regolamento, sarebbe giusto predisporre una bozza e proporla ai commercianti ai fini di una valutazione complessiva e condivisa. Ci si aspetterebbe questo da un’Amministrazione autodichiaratasi ‘inclusiva e democratica’, ma i fatti ci raccontano una realtà diametralmente opposta in cui l’atteggiamento è tutt’altro che comprensivo e costruttivo”.
Procopio e Tassone rimarcano, inoltre, che “mentre in tutta Italia, in questo momento di difficoltà sanitaria, sociale ed economica, si cerca di mettere a disposizione spazi più ampi, a Serra vengono ignorate le elementari esigenze di esercenti ed avventori. Non viene considerata la crisi dei commercianti, penalizzati da chiusure e crolli di fatturato, ma vengono chiesti nuovi importanti sacrifici e nuove spese. Insomma, un approccio cieco e frenetico che è controproducente a tutti gli effetti”.
I due esponenti di opposizione chiedono agli amministratori di “non soffocare i commercianti e di recuperare il buon senso”, poiché “la regolamentazione potrà avvenire, in maniera condivisa, in una fase meno critica per l’intera comunità”.
“Un’Amministrazione lungimirante - concludono – guarda al futuro ed al cammino per programmarlo e non si fa prendere la mano da impostazioni precostituite che, per come ci vengono descritte, sembrerebbero personalistiche”.
“Importanti risorse per il territorio non sono state ottenute perché il Comune di Serra San Bruno ha presentato la domanda fuori termine. Il bando in questione è quello del Fondo Unico per la Cultura, finalizzato al sostegno di iniziative volte a rafforzare il legame cultura ed identità, e tra le proposte ammesse a finanziamento non figura quella serrese perché, evidentemente, non presentata entro il 20 ottobre, giorno della scadenza”.
Il gruppo “Uniti per Serra” critica aspramente l’amministrazione comunale e la invita “a farsi passare la sbornia elettorale e a mettersi seriamente a lavorare”.
“Negli anni scorsi – sostengono gli esponenti di opposizione – abbiamo assistito al continuo vociare del movimento ‘Liberamente’ che, una volta giunto alla guida del Comune, ha proseguito nelle sua attività parolaia senza però produrre. Sarebbe, dunque, il caso che l’attuale maggioranza si destasse dal torpore e cominciasse a programmare e ad agire perché la nostra città non può permettersi di perdere tempo e fondi”.
La minoranza si augura che “l’amministrazione, per il bene di Serra, si dimostri adeguata ad affrontare la complessità delle situazioni e delle sfide per lo sviluppo, ma questi primi segnali non vanno nella direzione giusta”.
“È necessario - concludono i rappresentanti di ‘Uniti per Serra’ – che gli amministratori si rendano al più presto conto dell’impegno e delle energie richieste dall’attività amministrativa ed agiscano di conseguenza, perché la propaganda non porta risultati concreti e rischia di far rimanere indietro il territorio”.
"Registriamo distrazioni ed approssimazioni, anche nella preparazione del Consiglio comunale, che stridono con i tanto rivoluzionari (ma solo a parole) sistemi e progetti annunciati in campagna elettorale dall’attuale maggioranza”.
Il gruppo “Uniti per Serra” commenta la discussione in Consiglio comunale registrando “carenze informative che non consentono di esprimere una compiuta valutazione sui punti all’ordine del giorno” e sostiene che “chi amministra si stia solo oggi rendendo conto di quale sia la complessità dell’azione amministrativa ammainando in parte la bandiera delle populistiche affermazioni ripetute in questi anni”.
“Ci siamo trovati a discutere in un civico consesso – affermano i consiglieri Antonio Procopio e Luigi Tassone – in cui la maggioranza non conosceva l’esatta destinazione di circa 100mila euro, genericamente indicati come finanziamento regionale per l’educazione. Particolarmente grave è il fatto che nessuno abbia saputo spiegare a cosa sia dovuto l’aumento di 331mila euro di costi di gestione dei rifiuti. Né può valere lo spiritoso rimando del vicesindaco a guardare voci asettiche che nulla dicono sul come e sul perché di questo aggravio. Chiaramente l’adozione del nuovo ed innovativo sistema di raccolta differenziata, che consentirà una migliore selezione dei rifiuti con conseguente aumento della percentuale di differenziata, non è riconducibile a questa Amministrazione, che però deve almeno conoscere i documenti portati in Consiglio comunale ed avere contezza di un percorso”.
“Uniti per Serra” evidenzia infine che “gli esponenti del movimento ‘Liberamente’, dopo aver contestato duramente l’adesione al Gal ‘Terre vibonesi’, adesso rinnegano le proprie battaglie riconoscendo i benefici che Serra San Bruno potrà trarre. Dunque, parole in una direzione, azioni in quella opposta. Probabilmente, chi ieri criticava si trova oggi a dover sposare le scelte compiute dai predecessori”.
“L’amministrazione comunale, i cui risultati di questa prima fase sono tutt’altro che tangibili, vorrebbe nascondere le proprie difficoltà, palesate anche con la mancata attribuzione delle deleghe, cercando di accaparrarsi meriti che non le spettano”.
Il movimento “Uniti per Serra” muove critiche al gruppo che amministra la città ed entra nel merito dei fondi assegnati al Comune di Serra San Bruno per l’ingegnerizzazione della rete idrica.
“Tentare goffamente di far passare come risultato proprio – sostiene il movimento – quello che invece è il frutto di un lavoro dell’amministrazione precedente, per come peraltro documentato dalla rassegna stampa e dal dibattito pubblico di due anni or sono, è il sintomo di una mancanza di visione e dell’improvvisazione. La prudenza avrebbe consigliato almeno di tacere invece che inventarsi ridicoli autogol riconoscibili da tutti. I cittadini, diversamente da quanto pensano gli attuali amministratori, hanno una buona memoria e sanno che i 236mila euro assegnati a Serra San Bruno sono stati ottenute grazie all’impegno di chi ha preceduto coloro i quali oggi si trovano sul palazzo municipale. Solo problemi di ordine burocratico hanno imposto un allungamento dei tempi. Onestà intellettuale imporrebbe di dire la verità fino in fondo e non inventarsi ricostruzioni a dir poco fantasiose”.
“Uniti per Serra” passa poi ad analizzare l’aspetto politico: “l’avvicinarsi delle elezioni regionali ha spinto un assessore a compiere un grossolano errore. Se proprio si intende sponsorizzare un partito o un esponente politico, lo si deve fare con le proprie idee e con le proprie capacità, non certo con attività di altre amministrazioni. Invitiamo pertanto la maggioranza a dedicarsi di più al lavoro per la comunità serrese e di meno alla pubblicità ingannevole, a tutto vantaggio di qualche politico vibonese, perché Serra ha bisogno di risposto e non di parole o di aspettative che andranno deluse”.