Sono 59.860 le dosi di vaccino somministrate durante i “Vax days” calabresi, che si sono svolti dall'1 al 4 maggio.
Le quattro giornate speciali di campagna vaccinale - nel segno nel quadrifoglio e con lo slogan “La Calabria mette la quarta” - sono state promosse da Regione, commissario della Sanità, Protezione civile, Difesa e Croce rossa.
«Non servono parole, sono i dati e i fatti – commenta il presidente della Regione, Nino Spirlì – a fornire una narrazione esatta di quanto avvenuto negli ultimi quattro giorni e, più in generale, nelle ultime settimane di questa campagna vaccinale. Stiamo offrendo una bella immagine della Calabria, di un territorio che vuole ripartire al più presto e ritornare alla normalità. È doveroso ringraziare tutti i medici, gli operatori e i volontari per il loro impegno quotidiano e il loro sacrificio a favore della comunità calabrese. Dopo un inizio difficile, dovuto anche al vuoto amministrativo causato dall’assenza dei commissari delle Aziende sanitarie e ospedaliere, abbiamo invertito la rotta in modo deciso; uno sforzo che ora ci viene riconosciuto anche a livello nazionale. Siamo sulla strada giusta e non torneremo indietro».
«Sono molto soddisfatto – aggiunge Spirlì – del lavoro che stiamo svolgendo in sinergia con il commissario straordinario per l’emergenza, il generale Francesco Figliuolo, con il suo delegato in Calabria, il generale Saverio Pirro, con l’Esercito e la Protezione civile nazionale. In queste settimane, inoltre, abbiamo sottoscritto i protocolli d’intesa necessari affinché la campagna vaccinale proceda sempre più spedita. Posso dire, senza temere smentite, che questa amministrazione regionale e la struttura commissariale guidata da Longo stanno facendo il possibile per tutelare la salute dei calabresi».
«Abbiamo messo veramente la quarta e si tratta – afferma il dirigente generale della Prociv Varone – di un risultato ottimo, perché ogni giorno sono stati superati tutti i target, grazie a un lavoro straordinario che ci ha consentito di avere ben 21 centri vaccinali dislocati su tutto il territorio, oltre ai 90 punti già presenti. Al momento, quello che intendiamo fare è stabilizzarci sul target delle 15-16mila somministrazioni al giorno e risalire la classifica nazionale».
«Bisogna precisare – evidenzia ancora – che in questi giorni sono rimaste libere tantissime prenotazioni per persone comprese nella fascia di età 60-79 anni. Segno che c'è ancora una certa diffidenza nei confronti della vaccinazione e, in particolare, del vaccino Astrazeneca. Paure che, dopo il consulto medico, vengono subito dissipate. Invitiamo quindi tutti a vaccinarsi. Anche perché occorre finire prima le categorie che attualmente hanno diritto, per poi aprire alle altre. Va inoltre sottolineato il problema del caricamento dei dati: mancano circa 25mila vaccini già somministrati che le Asp non hanno registrato. Le criticità maggiori risultano a Reggio. È opportuno rendere nota questa situazione, perché ognuno deve assumersi le proprie responsabilità».
«È fondamentale – conclude Varone – ricordare i canali di comunicazione messi a disposizione. Abbiamo creato un centralino (0961 789775) e una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) dedicati e stiamo facendo dirette ogni giorno per rispondere alle domande degli utenti, con la possibilità di segnalare disagi anche via social, su Facebook e Instagram. Tutto questo per dare risposte h24. Un approccio che si sta rivelando efficace per affrontare la pandemia e per essere vicini in tutti i modi possibili ai cittadini. Ne sono la prova gli innumerevoli messaggi di ringraziamento che stiamo ricevendo»