Pizzo, inaugurato il laboratorio creativo per i ragazzi
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Con l'irrogazione del diserbante ai lati delle strade interessate, si è concluso l'intervento di pulizia predisposto dall'assessorato all'Ambiente del Comune di Pizzo, per il taglio e la rimozione della vegetazione che tende a invadere le carreggiate delle principali arterie di comunicazione che conducono alla città napitina. Si tratta di strade che non rientrano nella competenza comunale, ma sulle quali l'Amministrazione Callipo interviene ormai periodicamente a causa della mancata manutenzione da parte della Provincia, che non ha risorse da destinare a questo tipo di lavori. In particolare, la pulizia è stata condotta lungo la strada provinciale 522, nel tratto che attraversa il territorio comunale, dalla Marinella fino nei pressi di Vibo Marina, in corrispondenza del rione Ina Case. Inoltre, si è intervenuti anche nel primo tratto a valle della strada provinciale 5, che conduce a Maierato. «La strada provinciale 522 - ha affermato l'assessore all'Ambiente Fabrizio Anello - oltre a essere la principale via d'accesso per chi giunge a Pizzo, è anche il biglietto da visita di tutta la Costa degli Dei. In considerazione della scarsa o nulla manutenzione che effettua la Provincia, mi auguro che altri Comuni vogliano seguire l'esempio di Pizzo e intervenire direttamente per rendere la Strada del mare più pulita e sicura, con evidenti vantaggi non soltanto per il proprio territorio, ma per l'intera provincia vibonese, che ripone nel turismo e nel suo indotto grandi aspettative».
In concomitanza con il giorno d'inizio della Fiera di San Giorgio, che si terrà a Pizzo da domani, sabato 23 aprile, sino a lunedì 25, festa nazionale della liberazione, verrà inaugurata ufficialmente la nuova piazza realizzata dall'Amministrazione comunale nel quartiere Carmine con affaccio sulla spiaggia della Seggiola. Alla cerimonia - che si terrà domani alle 20 - parteciperanno, tra gli altri, il parroco del Duomo, don Pasquale Rosano, il sindaco Gianluca Callipo e l'ex primo cittadino Franco Falcone. "Sarà l'occasione - ha dichiarato Callipo - per ribadire gli impegni del Comune in materia di riqualificazione del centro storico e per presentare gli obiettivi già raggiunti, tra cui la realizzazione di questa bellissima piazza, sorta dove prima esisteva un vecchio edificio abbandonato. Uno degli interventi più rappresentativi dei lavori previsti nel Contratto di quartiere, che sono quasi conclusi. Non per questo terminerà l'azione della nostra amministrazione, perché nelle prossime settimane nuovi interventi verranno messi in cantiere per continuare nell'opera di riqualificazione e restituire al nucleo più antico della città tutto il suo splendore". Un importante processo di valorizzazione del centro storico, che ha già avuto considerevoli ricadute positive, soprattutto con riguardo ai numerosi investimenti privati che si stanno realizzando nella zona. Sono decine, infatti, gli edifici già restaurati o in fase di recupero, molti dei quali destinati a nuove attività di accoglienza turistica, a cominciare dai numerosi Bed & Breakfast che sono entrati in attività negli ultimi due anni. Nuova occasione di promozione del centro storico napitino, sarà, come accennato, la Fiera di San Giorgio, patrocinata dal Comune, che per tre giorni promette di catalizzare l'attenzione di visitatori e turisti, che ormai già affollano regolarmente Pizzo, soprattutto in occasione del fine settimana. Questa volta, ad aumentare la capacità attrattiva della città ci saranno le tradizionali bancarelle allestite lungo tutto corso, dalla chiesa di San Francesco sino a piazza della Repubblica. I tre giorni di festa rappresenteranno anche un importante banco di prova per gli ultimi provvedimenti comunali in materia di viabilità, con particolare riferimento alle nuove aree di sosta e all'incremento dei vigili urbani. "Già lo scorso week end - ha affermato l'assessore al ramo, Fabrizio Anello - la nuova organizzazione ha retto molto bene, con più parcheggi disponibili e assenza di traffico. Questa volta, l'afflusso di auto sarà probabilmente maggiore, ma sono certo che avremo un'ulteriore conferma che la viabilità a Pizzo è notevolmente migliorata".
"A Pizzo ci sono ancora ex amministratori che cercano di riconquistare visibilità dando il loro ‘illuminato’ parere sulle questioni che riguardano la viabilità napitina, come se non fossero i loro clamorosi fallimenti la causa dell'arretratezza a cui avevano condannato la città, prima che noi invertissimo questa deriva”. Il vicesindaco e assessore alla Viabilità, Fabrizio Anello, replica ad alcune osservazioni fatte negli ultimi giorni in merito all'attivazione dei parchimetri per la sosta a pagamento e all'impiego degli ex Lsu come ausiliari del traffico. “Questi personaggi della politica pizzitana, fortunatamente già selezionati per l’estinzione politica, cercano di screditare la scelta del Comune di rendere a pagamento appena 200 posti auto, a fronte di 80 permessi per la sosta gratuita che abbiamo riservato ai residenti delle varie zone. Se si considera, poi, che su 200 posti auto a pagamento, ben 80 sono concentrati nel parcheggio La Parrera, è evidente che le aree di sosta delimitate dalle strisce blu nel centro storico sono poco più di 100, per giunta con una tariffazione contenuta pari a 1 euro l'ora e frazioni di 15 minuti per appena 25 centesimi. Inoltre, a differenza di quanto sostengono strumentalmente i soliti noti, i parcheggi a pagamento non rappresentano affatto un deterrente per chi vuole frequentare il centro storico, ma al contrario consentono una rotazione continua delle auto e di conseguenza garantiscono un maggiore afflusso di turisti e visitatori, disincentivando la sosta lunga per pochi automobilisti. In tutte le città più organizzate funziona così, soprattutto se si tratta di città che, come la nostra, esprimono una forte vocazione turistica. Senza contare che in questo modo possiamo contrastare efficacemente il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, non più tollerabile. Dire quindi che i parcheggi a pagamento nel centro storico danneggiano l'economia di Pizzo, non soltanto è falso, ma è anche segno della totale incompetenza di chi l'afferma nella speranza di raccattare qualche briciola di consenso”. Altrettanto decisa è la replica in merito alle obiezioni sollevate con riguardo all'impiego degli ex Lsu con mansioni di vigili. “Sempre gli stessi personaggi - continua Anello - affermano che questi lavoratori, oggi dipendenti del Comune a tutti gli effetti, sebbene con contratto a tempo determinato, non possono elevare contravvenzioni e che quindi gli atti da loro prodotti sarebbero illegittimi. Si tratta di una vera e propria mistificazione della realtà, che può danneggiare chi ha la malaugurata idea di dare credito a tali affermazioni. Per fugare ogni dubbio ed evitare di alimentare inutili speranze su ricorsi promossi da chi si è visto multare per infrazioni al codice della strada, mi sembra opportuno chiarire che questi lavoratori hanno iniziato il loro impiego come vigili nel nostro Comune già molti anni fa, quando furono inquadrati con livello C. Già allora avrebbero avuto tutti i requisiti per poter svolgere questa mansione, salvo per il fatto che, come sottolineò a suo tempo il ministero, non essendoci un rapporto di lavoro diretto con l’Ente Comune (in quanto Lsu venivano pagati dall’Inps), non potevano elevare contravvenzioni per conto dell'Amministrazione. Da gennaio di quest'anno, però, sono stati contrattualizzati grazie a un finanziamento regionale (quindi senza costi per il Comune) e sono ormai a tutti gli effetti dipendenti comunali, potendo così riprendere a svolgere le mansioni originarie. Questo è previsto dalle norme di legge, così è stato ribadito anche dal Ministero dell’Interno e dalla Prefettura di Vibo Valentia. Se ne facciano una ragione l'ex sindaco Nicotra e gli autoproclamatisi ‘grillini’ di Pizzo, che continuano ad alimentare false informazioni, con il serio rischio di danneggiare gli incauti automobilisti che dovessero dargli retta. D'altronde - conclude Anello - i benefici delle scelte adottate dal Comune si sono potute apprezzare già durante il fine settimana appena trascorso, con una viabilità cittadina molto più scorrevole grazie ai nuovi vigili urbani in servizio, ai parcheggi a pagamento sempre pieni e a migliaia di turisti e visitatori che hanno potuto fruire con maggiore serenità della nostra città”.
Attivati a Pizzo i nuovi parchimetri che regoleranno la sosta a pagamento in alcune zone della città, con il duplice scopo di disciplinare il settore e contrastare il fenomeno dei parcheggiatori abusivi. A comunicarlo è l'assessore Fabrizio Anello, al quale recentemente sono state assegnate anche le deleghe relative al settore della Viabilità. Complessivamente, sono 213 le singole aree di sosta a pagamento, delimitate da strisce blu, con un ticket fissato a 1 euro per ogni ora, con possibilità di frazioni di 15 minuti. Gli autobus turistici, la cui sosta è prevista esclusivamente nel parcheggio La Parrera, pagheranno una tariffa fissa di 10 euro, a prescindere dalla durata della permanenza. Esentati dal pagamento saranno i residenti delle zone limitrofe ai parcheggi, che potranno chiedere il relativo permesso di sosta direttamente al Comando della polizia municipale, nella sede dell'Amministrazione comunale. Per quanto riguarda gli introiti attesi, la ditta che a suo tempo si è aggiudicata l'appalto e ha istallato a proprie spese i parchimetri, dovrà versare al Comune il 55 per cento degli incassi, curare le aree di sosta occupandosi anche della relativa segnaletica e verificare costantemente la corretta fruizione del servizio attraverso l’impiego di ausiliari di parcheggio, che potranno elevare contravvenzioni agli automobilisti sprovvisti di tagliando in regola. Le eventuali multe potranno essere annullate se il soggetto non munito di tagliando paga subito un forfait di 12 euro, utilizzando allo scopo gli stessi parchimetri, che potranno dunque anche incassare le contravvenzioni rilasciando regolare ricevuta. Vediamo ora nel dettaglio quali sono le aree di sosta a pagamento ed i relativi orari: via Nazionale, dal negozio Sinergy e al negozio Desiderio, con orario 9.00/13.00 e 16.00/20.00, con esclusione delle domeniche e degli altri giorni festivi; parcheggio Papa (piazzale superiore), piazza Benedetto Musolino, scesa Castello e parcheggio Borello, con orario 9.00/2.00; parcheggio La Parrera, con orario 9.00/2.00, nel periodo compreso tra il 1 aprile e il 4 novembre; parcheggio Papa (piazzale inferiore), con orario 9.00/2.00, nei mesi di aprile, maggio, settembre e ottobre, solo nei giorni festivi e prefestivi. Con riferimento ai permessi di sosta, ecco lo schema delle esenzioni: parcheggio Borello - residenti in via Marcello Salomone e via Anile, dal bivio Castello all’incrocio con via Martiri d’Ungheria, comprendendo anche via Vittorio Emanuele III dal civico 2 al civico 16; parcheggio Papa - residenti in via Marcello Salomone nel tratto che inizia dal bivio con piazza della Repubblica e termina al bivio con Riviera Prangi, comprendendo anche tutte le vie che dal tratto in questione scendono verso la Seggiola, nonché i residenti in corso Garibaldi, piazzetta Garibaldi e in tutti i vicoletti che dalle vie in questione conducono alla via Marcello Salomone (via Guzzi, via F.lli De Pascale, vico Fortuna ecc.), limitatamente a un solo automezzo per nucleo familiare; esentati, inoltre, gli esercenti di corso Garibaldi, via San Francesco e via Marcello Salomone, dal bivio Riviera Prangi fino all’ingresso di piazza della Repubblica, per un solo automezzo a testa; parcheggio La Parrera - residenti in piazza della Repubblica, via delle Grazie, via Musolino, piazza Musolino e via Marconi, per un solo automezzo a nucleo familiare e gli esercenti per un solo automezzo a testa. "La soluzione che abbiamo adottato per gestire le aree di sosta - ha spiegato il sindaco Gianluca Callipo - ci permette di affrontare anche il problema dei parcheggiatori abusivi, che non si è risolto nonostante le nostre ripetute denunce alle forze dell'ordine, ma che non possiamo più tollerare in una città come la nostra, che sta facendo importanti sforzi per riqualificarsi e valorizzare al meglio la risorsa turistica".
Sono cominciati oggi a Pizzo gli interventi di pulizia e ripristino dell'officiosità idraulica degli undici fossi, quelli principali, che attraversano il territorio comunale. A darne notizia è l'assessore all'Ambiente Fabrizio Anello, che comunica l'avvio della collaborazione con Calabria Verde. Trenta operatori dell'azienda regionale che si occupa della manutenzione boschiva e dei corsi d'acqua sono attivi da questa mattina per rimuovere detriti e ripulire gli alvei dalla vegetazione. L'intervento durerà alcuni giorni ed i primi fossi oggetto delle operazioni di pulizia sono Seggiola, Navina e Piedigrotta. “Si tratta di lavori molto importanti - ha spiegato Anello - che consentiranno di garantire la massima portata dei fossi in caso di forti precipitazioni, mitigando dunque il rischio idrogeologico. La pulizia degli alvei, infatti, è fondamentale per consentire all'acqua di defluire verso valle senza impedimenti. In questa prima fase verrà rimossa la vegetazione, che impedisce anche di valutare con precisione la condizione dei torrenti in secca. Poi, una volta eliminati rovi, erbacce e canneti, si procederà a verificare la necessità di interventi con mezzi meccanici per rimuovere eventuali detriti più grandi e pesanti”. L'obiettivo è quello di ridurre al minimo i rischi idrogeologici in vista dell'inverno, migliorando la capacità del terreno di assorbire l'acqua o comunque di farla defluire senza ostacoli. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Gianluca Callipo, che ha rimarcato l'importanza di interventi di questo tipo. “Purtroppo – ha affermato il primo cittadino - negli ultimi anni si sono moltiplicati i fenomeni meteorologici estremi. Bombe d'acqua e precipitazioni molto violente non sono una novità, soprattutto in Calabria. Per questo riteniamo cruciale intervenire con puntualità per limitare al massimo i rischi”.
"I dati diffusi dall'Arpacal confermano che Pizzo ha intrapreso la strada giusta". L'assessore comunale all'Ambiente, Fabrizio Anello, commenta con moderata soddisfazione i livelli di raccolta differenziata raggiunti nella città napitina dall'Amministrazione guidata da Gianluca Callipo, che con il 28,55 per cento si attesta ben al di sopra della media regionale, ferma al 15,18 per cento. "Certo, c'è ancora molto da migliorare, fino a rendere la raccolta differenziata prevalente rispetto a quella indifferenziata - dice - ma, considerando che siamo partiti da circa il 13 per cento nel 2012, anno in cui ci siamo insediati, possiamo essere comunque soddisfatti, perché Pizzo, con i suoi 9.200 abitanti, è la cittadina più grande in termini di popolazione della provincia dopo la città capoluogo, quindi non paragonabile ad alcuni piccoli centri che hanno raggiunto quote percentuali di differenziata maggiori". L'obiettivo da conseguire entro la fine del 2015 è del 35 per cento, risultato che Anello assicura essere a portata di mano. "Abbiamo già programmato un incremento considerevole della differenziata che ci consentirà di raggiungere questo obiettivo entro questo ultimo mese dell'anno - spiega -. Se si analizzano i dati relativi ai sei paesi con popolazione superiore ai 5.000 abitanti, Pizzo è al secondo posto dopo Filadelfia, che svetta sulla classica provinciale". Secondo posto che Pizzo conserva anche se si tiene conto dell’indicatore speciale di sensibilità ambientale, parametro che riguarda il rapporto tra numero di abitanti e chilogrammi di rifiuti differenziati. "È anche grazie all'incremento della differenziata - continua Anello - se siamo riusciti a fronteggiare efficacemente le numerose crisi dei rifiuti che si sono susseguite negli ultimi due anni in Calabria, a causa della saturazione delle discariche e della conseguente riduzione dei volumi di rifiuti che i Comuni possono conferire in situazioni di emergenza". Per un cambio di passo decisivo, che consenta di superare il 50 per cento di raccolta differenziata, è necessario, però, che Pizzo si doti di un'isola ecologica dove stoccare i materiali riciclabili. "Entro il 2016 contiamo di riuscire a reperire i fondi necessari per realizzare la stazione di stoccaggio - conclude Anello -. Contestualmente, adotteremo una tariffazione a premialità che consenta ai cittadini di risparmiare sull'imposta per i rifiuti. In altre parole, maggiore sarà la quantità di rifiuti differenziati smaltiti, maggiore sarà il risparmio per i singoli utenti. Soltanto incentivando la separazione dei rifiuti con benefici economici, infatti, sarà possibile raggiungere livelli di eccellenza in questo settore".
Il mare di Pizzo al top per qualità delle acque. Mentre molte località balneari sono alle prese con gravi problemi di inquinamento, la città napitina raccoglie i frutti degli investimenti fatti negli ultimi due anni e attira un numero sempre maggiore di turisti, che ormai da molte settimane affollano i 13 chilometri di spiagge che rientrano nel territorio comunale. Quest’anno anche Goletta Verde, che effettua i suoi prelievi alla foce del fiume Angitola, non ha riscontrato inquinamento. Un fatto raro, tant’è che la balneazione alla foce dei corsi d’acqua è comunque vietata per legge. Ma più che i risultati della campagna di Legambiente, che ha sempre destato perplessità proprio per la metodologia adottata, a confermare la piena balneazione sono state le analisi condotte dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal), che ha effettuato numerosi prelievi in diversi punti della costa, per poi decretare come “Eccellente” il mare di Pizzo. Risultati scientifici e oggettivi che trovano riscontro indiretto anche nell’alto gradimento che sta riscuotendo l’offerta turistica napitina. Attirati dalle acque cristalline sono tantissimi coloro che in questa estate scelgono le spiagge della città di Murat. Non soltanto turisti che provengono da altre regioni di Italia, ma anche molti calabresi che hanno seguito il tam tam che si è scatenato sui social media. Oltre agli immancabili tramonti napitini, infatti, il soggetto preferito degli scatti fatti con lo smartphone da chi frequenta le spiagge di Pizzo è proprio la trasparenza del mare e la sue suggestioni tropicali. Così, soprattutto su Facebook, si è innescata una strana battaglia a colpi di foto tra chi, presente in questi giorni in altre località calabresi, è costretto a testimoniare situazioni poco edificanti, con misteriose chiazze e spazzatura galleggiante, e chi, a Pizzo, risponde con immagini degne una brochure turistica. «Stiamo raccogliendo i frutti di un lavoro portato avanti con grande impegno - ha commentato il sindaco Gianluca Callipo -. Negli ultimi due anni il Comune ha investito oltre 150mila euro nella depurazione comunale, ottimizzando l’efficienza dell’impianto della Marinella e monitorando costantemente il suo funzionamento con analisi settimanali dei liquami trattati. I risultati di questa politica di salvaguardia ambientale erano già evidenti lo scorso anno, ma questa estate si sta dimostrando davvero eccezionale per la qualità del nostro mare. Certo, il rischio che correnti non favorevoli portino davanti alle nostre coste l’inquinamento di altre località, esiste sempre. Ma chi sceglie Pizzo oggi ha qualche garanzia in più di non rovinarsi le vacanze». Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore comunale all’Ambiente, Fabrizio Anello, che ha rimarcato gli esiti dei controlli dell’Arpacal «che ogni mese effettua i prelievi in 13 punti della costa napitina». «Il ministero della Salute - ha continuato Anello - raccoglie questi dati e pubblica online gli esiti dei campionamenti sul portale delle acque, nella sezione “Acque di balneazione”. Qui il cittadino può accedere facilmente e in tempo reale a tutte le informazioni, comprese quelle che riguardano il mare di Pizzo. Dal canto nostro continueremo a tenere alta la guardia, monitorando costantemente l’efficienza del depuratore comunale e impedendo ogni scarico abusivo».