Asp Catanzaro: Soverato, le precisazioni del dg Perri sulle liste di attesa

Non si fa attendere la replica del direttore generale dell'Asp di Catanzaro, Giuseppe Perri alle notizie, apparse su alcuni organi d'informazione, inerenti il problema delle liste d'attesa nel distretto sanitario di Soverato.

“Al fine di garantire ai nostri cittadini una informazione chiara e veritiera dei fatti - scrive Perri in una nota - nella qualità di direttore generale dell'Azienda aanitaria provinciale di Catanzaro posso affermare che quanto apparso su alcuni organi di informazione, non corrisponde in alcun modo alla realtà.
In particolare, riguardo alla affermazione, contenuta nell'articolo, dell'ipotetica esistenza di liste chiuse per l'accesso alle prestazioni sanitarie, si può affermare con forza che tutte le liste di prenotazione dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro sono 'aperte', cioè accessibili ai cittadini che esprimono un bisogno di prestazioni sanitarie.
Per quanto attiene alle prestazioni indicate nella cosiddetta 'lista nera', ovvero le visite neurologiche, le Tac e gli esami di ecocolordoppler, si rappresenta che le stesse hanno una attesa tra un massimo 3 giorni, per le prestazioni urgenti, e 180 giorni per le prestazioni in classe di priorità programmabile, coerentemente con quanto stabilito dalla normativa nazionale e regionale vigente (Piano nazionale gestione liste di attesa -Decreto presidente giunta regionale 126/2011) e qui di seguito riportate:
• Classe U: urgente - la prestazione viene effettuata entro le 72 ore successive;
• Classe B: breve - la prestazione viene effettuata entro 10 giorni;
• Classe D: differibile - la prestazione viene effettuata entro 30 giorni per le visite e 60 giorni per gli esami strumentali;
• Classe P: programmabile - la prestazione viene effettuata entro 180 giorni;
L'attestazione della classe di priorità - aggiunge il dg - è demandata al medico prescrittore (medico curante o specialista), sulla base del criterio clinico.
Tutti gli sforzi sostenuti fino ad oggi da questa Azienda sanitaria hanno portato a garantire tali tempistiche per la totalità delle prestazioni richieste su scala aziendale; tempi maggiori per l'erogazione delle prestazioni sono legate a scelte dei cittadini che, a volte, preferiscono una sede specifica, indipendentemente dal tempo di attesa.
Al fine di dare risposte a tutte le richieste sono state, inoltre, rese prenotabili alcune prestazioni di particolare complessità, come ad esempio la Tac con e senza mezzo di contrasto, difficilmente prenotabile attraverso i Cup nella maggior parte delle Aziende sanitarie.
Cogliamo l'occasione - conclude Perri - per ribadire con orgoglio come il processo di riorganizzazione del sistema di prenotazione, iniziato fin dal 2014, ha portato alla pubblicazione, per l'intero ambito territoriale della Provincia di Catanzaro, di tutte le agende, con la conseguente possibilità di effettuare prenotazioni da ogni postazione Cup, sia essa interna (strutture aziendali), che esterna all'Azienda (Comuni e Farmacie convenzionate). Tutto ciò rende ragione del lavoro svolto, finalizzato a garantire il diritto all'accesso facilitato alle prestazioni sanitarie”.

Asp di Catanzaro, nominati direttore sanitario e direttore amministrativo

Il direttore generale dell’Asp di Catanzaro, Giuseppe Perri ha nominato i suoi più diretti collaboratori nella guida dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro.

A svolgere le funzioni di direttore amministrativo è stato chiamato Giuseppe Giuliano, 51 anni, laureato in giurisprudenza, proveniente dai ruoli dirigenziali amministrativi dell’Agenzia  regionale per l’ambiente della Regione Calabria.

Il nuovo direttore sanitario è, invece, Amalia Maria Carmela De Luca, 60 anni, laureata in medicina e chirurgia, specialista in igiene e medicina preventiva, proveniente dal servizio di epidemiologia dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza.

Entrambi sono stati individuati negli appositi elenchi dei candidati idonei alle rispettive nomine, approvati dalla Regione Calabria con decreto dirigenziale n. 3453 del 1 aprile 2016.

 

ASP Catanzaro: prima broncoscopia con dispositivo di erogazione di ossigeno ad alti flussi in Calabria eseguita nell’ospedale di Lamezia Terme

(ASP) – Catanzaro, 8 settembre 2017 – Nell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme, per la prima volta in Calabria, è stata eseguita una broncoscopia su un paziente con gravissima insufficienza respiratoria, in respiro spontaneo e con supporto di ossigeno ad alti flussi.

L’esame diagnostico è stato eseguito dal dr. Paolo Gambardella, pneumologo interventista dell’unità operativa Pneumologia dell’Ospedale di Lamezia Terme diretta dal dr. Massimo Calderazzo, con la collaborazione dell’Infermiera professionale Katia Roperto. I campioni prelevati, esaminati dalla dott.ssa Elisa Anna Alba Feudale, Direttrice dell’U.O. Anatomia Patologica, hanno evidenziato una neoplasia polmonare.

L’ossigenoterapia ad alti flussi è un sistema di fornitura dell’ossigeno, riscaldato e umidificato, con circuito aperto, nel quale viene impostata una frazione inspiratoria di O2 da somministrare, ed un flusso di gas talmente alto da essere superiore al picco di flusso inspiratorio del paziente. Questo consente, generando una pressione positiva, una riduzione dello sforzo respiratorio, con miglioramento degli scambi gassosi. Tale effetto è reso possibile dall’utilizzo di nasocannule non occludenti le narici.

Ad oggi l’unità operativa Pneumologia dell’Ospedale di Lamezia Terme è l’unica nella provincia di Catanzaro nella quale vengono eseguite procedure di Pneumologia interventistica. L’ASP di Catanzaro ha attivato le procedure per l’aggiornamento tecnologico dell’U.O., con la previsione di acquisto di un videobroncoscopio di ultima generazione e di un ecobroncoscopio dotato di una microsonda ecografica che permette di visualizzare le strutture al di fuori della trachea e dei bronchi (linfonodi, vasi, mediastino, polmone, cuore). Grazie alla guida ecografica è possibile prelevare campioni di tessuto. La valutazione dei linfonodi mediastinici è fondamentale per la stadiazione del cancro del polmone e quindi per impostare un corretto progetto terapeutico. L’uso della guida ecografica endobronchiale per la biopsia dei linfonodi del mediastino offre una valida alternativa alla mediastinoscopia, molto più invasiva. L’EBUS (Endo Bronchial Ultra Sound) consente di prelevare i campioni di aspirato con ago sottile, sotto controllo in tempo reale del percorso dell’ago nel linfonodo, con la tecnica TBNA (Trans Bronchial Needle Aspiration).

Prosegue, dunque, in modo costante il percorso di miglioramento dei servizi erogati dall’Ospedale di Lamezia Terme, intrapreso dal Direttore Generale dell’ASP di Catanzaro dr Giuseppe Perri e dallo staff dirigenziale, orientato alla valorizzazione delle professionalità del personale sanitario ed al miglioramento continuo della qualità.

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ASP catanzaro: riunione annuale Airtum, in Calabria meno casi di tumore rispetto al resto del Paese

Si è tenuta a Catanzaro la XXI Riunione Scientifica Annuale dell’Associazione Italiana dei Registri Tumori che ha visto la partecipazione dei più importanti personaggi scientifici del panorama nazionale nello studio di patologie oncologiche. I registri tumori italiani accreditati da AIRTUM si sono riuniti per la prima volta in Calabria ad opera dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, sede del primo Registri Tumori accreditato nella regione, per un momento di confronto sugli studi e sulle esperienze maturate nelle varie regioni.

Tra le conclusioni dei lavori è stato evidenziato che in Calabria, come nelle altre regioni del sud, ci si ammala di meno di tumore rispetto al resto del Paese. Alla base di questa differenza possono esserci fattori protettivi (differenti stili di vita, abitudini alimentari, fattori riproduttivi) ma anche una minore esposizione a fattori cancerogeni (abitudine al fumo, inquinamento ambientale), come indicato anche dal volume “I numeri del Cancro in Italia 2016” prodotto dai gruppi di lavoro AIRTUM-AIOM (Associazione Italiana Oncologi Medici). Il Presidente AIRTUM, dott.ssa Lucia Mangone, ha invitato alla XXI  Riunione AIRTUM professionisti di spessore come il dott. Ugo Pastorino, esperto di fama internazionale nel trattamento dei Tumori Polmonari, che presta la sua opera presso l’Istituto  Nazionale Tumori di Milano e come il dott. Pietro Comba, Direttore del Reparto di Epidemiologia Ambientale dell’Istituto Superiore di Sanità, chiamato in causa nella valutazione di tutte le problematiche nazionali inerenti insorgenza di patologie oncologiche attribuite a problematiche ambientali, operante presso l’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Specialisti di elevatissimo livello nella registrazione oncologica provenienti da tutte le Regioni Italiane hanno portato inoltre  un fondamentale contributo allo svolgimento dei lavori.

Il Direttore generale dell’ASP di Catanzaro, dott. Giuseppe Perri, insieme al Direttore del Registro Tumori, dott.ssa Antonella Sutera Sardo, hanno accolto i numerosi partecipanti esprimendo la loro soddisfazione per la generosa risposta all’invito calabrese.

“Avere il registro tumori – ha dichiarato il dott. Perri - è un atto di civiltà oltre ad essere uno strumento importantissimo per i decisori politici perché è pieno di informazioni indispensabili per la programmazione sanitaria”.

Nell’occasione  della riunione nazionale è stato proclamato  da AIRTUM l’accreditamento del Registro Tumori di Cosenza, condotto dalla dott.ssa Anna Giorno e di Crotone, condotto dal dott. Giancarmine La Greca; un passo in avanti importante per avere un quadro sempre più preciso della situazione oncologica calabrese.

Anche il Registro Tumori di Reggio Calabria, avviato ormai da tempo e condotto dalla dott.ssa Filomena Zappia, ha contribuito ai lavori con una efficace comunicazione sul “Caso Africo”.

La dott.ssa Sutera Sardo ha spiegato che “la produzione dei dati del Registro di Cosenza-Crotone, associata a quella del Registro Tumori dell’ASP di Catanzaro, già accreditato da diversi anni, ha fatto raggiungere una copertura della popolazione calabrese che supera il 50%”.

La tendenza ormai ben definita dei Registri Tumori accreditati, di contribuire all’analisi dei dati di incidenza dei tumori in relazione anche ai fattori di rischio ambientale, fa ben sperare di poter dare, entro tempi brevi, risposte sempre più precise e ben definite alle domande della popolazione e delle autorità sullo stato di salute dei residenti nei “territori contaminati” eventualmente segnalati dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (ARPACAL).

Trapianti. Asp Catanzaro: “Costituito il Gruppo operativo interdipartimentale aziendale per la donazione degli organi”

Considerato l’alto valore sociale della donazione degli organi, l’Asp di Catanzaro ha provveduto a costituire il Gruppo operativo interdipartimentale aziendale per la donazione degli organi e dei tessuti a scopo di trapianto, che si è insediato a Lamezia Terme, al fine di porre in essere delle azioni finalizzate all’incremento dei donatori.

“La donazione degli organi – ha dichiarato il direttore generale dell’Asp, Giuseppe Perri - è di fondamentale importanza, è l'unica speranza di vita per moltissime persone. È un gesto solidale con cui ci si fa carico della salute altrui e si investe sul benessere dell’intera società”. “Per questo – ha proseguito - occorre che tutti abbiano la consapevolezza dell’importanza di un gesto che è anche di civiltà”.

Il trapianto di organi è una risorsa straordinaria della medicina moderna e rappresenta una efficace terapia per alcune gravi malattie che colpiscono gli organi e i tessuti del corpo umano e non sono curabili in altro modo. È il caso dei trapianti d’organo come il cuore, i fegato, i polmoni, l’intestino, il pancreas. Anche il trapianto di tessuti e di cellule emopoietiche può essere un salvavita, ad esempio il trapianto di midollo osseo in gravissime malattie del sangue o quelle del tessuto cutaneo nei grandi ustionati. Con il trapianto, inoltre, il malato è restituito ad una vita normale e attiva, come ad esempio nel trapianto di reni che libera dalla schiavitù della dialisi e di cornea che ridà la vista a chi l’aveva perduta. Il prelievo di organi e tessuti a scopo di trapianto avviene solo dopo che sia stata accertata la morte di una persona per incidente o malattia, avvenuta nonostante l’intervento dei medici che fanno di tutto per salvare la vita. Il trapianto di organi e tessuti può essere effettuato anche da donatore vivente.

In Calabria, i dati forniti dal Centro regionale Trapianti rilevano che, malgrado un ottimo livello di professionalità nell’ambito dei trapianti, permangono forti criticità per quanto riguarda la disponibilità degli organi utilizzabili per il trapianto. Da qui l’iniziativa dell’Asp di costituire un apposito Gruppo operativo che risulta composto dalle seguenti figure professionali: Piercarlo Rizzi, direttore Medicina Legale di Catanzaro, coordinatore del Gruppo; Tancredi Perricelli, dirigente medico Anestesia e Rianimazione; Saverio Alfredo Ciciarello, dirigente medico Pronto soccorso;  Caterina Ermio, dirigente medico servizio Neurologia; Vincenzo Italia, infermiere professionale Anestesia e Rianimazione, tutti del Presidio ospedaliero di Lamezia Terme; Anna Maria Bruni, responsabile Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) di Lamezia Terme; Antonio Montuoro, referente sanità penitenziaria in rappresentanza della Direzione generale.

Chiaravalle, il dg dell'Asp Perri: “Entro il 2018 realizzeremo la nuova Casa della Salute”

"La mia volontà è quella di inaugurare la nuova Casa della Salute di Chiaravalle Centrale entro la fine del mio mandato che scade nel 2018”.

Lo ha dichiarato il direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, dottor Giuseppe Perri, intervenendo stamani alla giornata conclusiva del convegno “Dalla Carta dei Servizi al Sistema Integrato della qualità”, in corso di svolgimento presso il Teatro Impero di Chiaravalle. Un auspicio, quello del dg dell'Asp, suffragato dalla certezza di aver già definito un cronoprogramma tecnico “chiaro e ben strutturato”, grazie alla proficua collaborazione instaurata sia con la Regione Calabria che con l'amministrazione comunale locale.

C'è tutto quello che occorre, dunque, per realizzare in tempi brevi il nuovo edificio che sorgerà accanto alla struttura dell'ex ospedale “San Biagio” e ospiterà tutti i servizi della Casa della Salute. Servizi, molti dei quali, già avviati e che hanno ricevuto il plauso della senatrice Nerina Dirindin (Pd), vicepresidente della Commissione Sanità del Senato della Repubblica, intervenuta, quest'oggi, a Chiaravalle Centrale, nel contesto della tavola rotonda “Sistema delle cure primarie, long term care e sostenibilità del Sistema sanitario nazionale”.

Un concetto, quello della sostenibilità, che si accompagna a quello della qualità dell'assistenza, all'interno di un percorso virtuoso finalizzato a rispondere al profondo cambiamento del bisogno di salute nel nostro Paese, connesso all'incremento delle patologie croniche e dell'invecchiamento. Il progetto “Chiaravalle”, in tal senso, è esemplare su scala nazionale, per il contributo peculiare offerto nel dare specifica identità al ruolo comunitario della Casa della Salute. “Per i passi che sta muovendo, sicuramente positivi e apprezzabili, la Casa della Salute potrà rappresentare per tutto questo territorio la risposta giusta alla necessità di servizi sanitari, sia in termini di qualità e sia in termini di quantità, che la popolazione richiede” ha affermato, non a caso, il consigliere regionale Baldo Esposito (Ncd), che stamattina ha portato il suo saluto ai lavori congressuali.

Lavori aperti con un commosso ricordo dedicato al compianto dottor Carlo Capilupi e la consegna di una targa alla memoria da parte del dottor Maurizio Rocca, direttore del Distretto Asp di Catanzaro Lido, “a ricordo del cammino percorso insieme e, soprattutto, della sua enorme ricchezza umana”.

Avvelenamento da funghi: esemplare lavoro di équipe salva la vita a una donna

Grazie alla sinergia fra medici e micologi, è stato possibile salvare la vita a una donna di 62 anni, ricoverata per avvelenamento falloideo nel reparto Rianimazione del presidio ospedaliero "Giovanni Paolo II" di Lamezia Terme, causato dal consumo di alcuni funghi raccolti in proprio e preparati per la cena. Soddisfazione per la riuscita dell’ottimo lavoro sinergico dell’equipe medica è stata espressa dal direttore generale dell’ASP di Catanzaro, dottor Giuseppe Perri, il quale raccomanda la "massima cautela sia nell’acquisto dei funghi, in quanto il prodotto può essere proposto da venditori improvvisati non autorizzati, che nella raccolta per la quale è necessaria una conoscenza approfondita delle varietà fungine, comunque per ogni dubbio esistono presso le ASP degli esperti micologi che possono verificare gratuitamente la commestibilità o meno dei funghi raccolti”. “Negli esercizi di vendita - prosegue il direttore generale Perri - bisogna inoltre verificare che la cassetta o il contenitore sia munito del prescritto cartellino di avvenuto controllo micologico da parte degli Ispettori Micologici dell’ASP, recante il nome scientifico della specie del fungo". Il dottor Perri consiglia, infine di “recarsi immediatamente al Pronto Soccorso o all’Ospedale più vicino, senza tentare terapie autonome se, dopo aver consumato funghi, dovessero insorgere disturbi gastrointestinali con nausea, vomito alimentare, diarrea, dolori epigastrici". Gli Ispettorati Micologici distribuiti sul territorio dell’ASP, finalizzati alla prevenzione primaria e secondaria delle intossicazioni da funghi, si trovano a Catanzaro, Soverato, Chiaravalle, Lamezia Terme, Soveria Mannelli, Villaggio Mancuso. Per maggiori informazioni si può contattare l’unità operativa Igiene degli alimenti e della nutrizione, diretta dal dott. Francesco Faragò, al numero 0961/7033508. La paziente che ha rischiato la vita era stata trasferita a Lamezia dall’ospedale di Vibo Valentia, dove aveva ricevuto le prime cure e dove, attraverso la consulenza micotossicologica del Micologo della ASP di Vibo Valentia e la consulenza tossicologica del Centro Antiveleni di Milano attivo h 24, si era potuto delineare un quadro di avvelenamento di tipo falloideo orientando così, efficacemente, la diagnosi medica verso un caso gravissimo. Nel reparto di Rianimazione dell'Ospedale di Lamezia Terme è così iniziato un incessante lavoro di èquipe, tra il Direttore del Reparto, dottor Stylianos Glyronakis, i diversi  medici che si sono susseguiti nelle varie turnazioni, i Micologi, dottor Ernesto Marra e Carlo Mercuri e la dottoressa Francesca Assisi del Centro Antiveleni di Milano, in cui ciascuno ha dato il proprio contributo professionale secondo le rispettive competenze. Mentre il caso sembrava volgere al peggio, tanto da allertare l'ISMETT di Palermo (Istituto Mediterraneo per i trapianti e terapie ad alta specializzazione) per un eventuale trapianto d'organo, il protocollo terapeutico per avvelenamento falloideo, ha iniziato a dare i risultati sperati, con un graduale e costante miglioramento dei valori ematici della paziente che, dopo otto giorni dal pasto incriminato, hanno portato a sciogliere la prognosi. "Il caso – afferma il dottor Marra, micologo e direttore scientifico della Confederazione Micologica Calabrese - è stato gestito con un approccio multidisciplinare, medico, micologo e tossicologo, in modo esemplare e fruttuoso”.

 

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Asp Catanzaro, a breve saranno sostituite tutte le ambulanze obsolete

Il direttore generale dell'Asp di Catanzaro, Giuseppe Perri, ha preso posizione in merito alla notizia sugli inconvenienti determinati dall’usura delle ambulanze in servizio nella postazione del 118 di Soverato-Montepaone, che più volte necessitano di riparazioni per guasti meccanici. "Fin dal mese di ottobre 2015 – ha affermato Perri - la Direzione Strategica ha avviato il processo d'acquisizione di nuovi automezzi di soccorso avanzato con caratteristiche tecniche di ultima generazione, anche per il trasporto neonatale  e alcuni dotati di trazione integrale per raggiungere e operare in zone di montagna. Nel mese di dicembre 2015 è pervenuta l'autorizzazione della SUA (Stazione Unica Appaltante) all'espletamento della procedura a conclusione di una fase di progettazione della gara, valutazione costi-benefici tra le diverse opzioni contrattuali possibili e perfezionamento del capitolato tecnico-prestazionale. La gara europea ad evidenza pubblica porterà alla sostituzione dell'intero parco ambulanze con mezzi di soccorso efficienti, rispondenti alle vigenti normative e perfettamente idonei ad intervenire in qualsiasi situazione di emergenza”. “Dunque – ha concluso Perri - l’Azienda sanitaria si è adoperata per ottenere a breve il miglior servizio d'emergenza possibile garantendo maggior sicurezza per i cittadini, abbattendo i costi di gestione e migliorando le condizioni di lavoro degli operatori addetti a questo importante servizio, che colgo l'occasione per ringraziare per ciò che fanno tutti i giorni con grande professionalità e spirito di abnegazione".

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