Balneazione 2017: dati oscillanti a Scalea. Ferrara e Bruno (M5S): “Troppi ritardi nell’adeguamento del sistema depurativo”

“Nonostante l’esito conforme delle analisi suppletive eseguite sui campioni prelevati il 23 agosto nei  tre punti denominati "100m DX canale Revoce", "100m SX canale Revoce" e "100m SX canale Varchera”, rimangono non pochi dubbi sul reale stato delle acque di balneazione di Scalea”, così dichiarano Laura Ferrara, Europarlamentare del M5S, e Renato Bruno, Consigliere Comunale del M5S di Scalea.

“Già nello scorso mese di luglio i risultati dei campionamenti nei tre punti in oggetto risultavano essere al limite della conformità normativa  ma soltanto la scorsa settimana, con comunicati del 18 e del 21 agosto, l’Arpacal segnalava la presenza di “Enterococchi intestinali” per un valore superiore a quello imposto dalla normativa vigente. Venivano così  purtroppo confermate - incalzano i due portavoce del MoVimento 5 Stelle - le palesi criticità già evidenziate dalle proteste dei cittadini e dei bagnanti nelle scorse settimane”.

Eppure già qualche mese fa Renato Bruno, attraverso facebook e stampa a più riprese aveva segnalato tale stato di cose.  

Il costante monitoraggio del territorio, effettuato dal Consigliere M5s, faceva in modo altresì che saltassero fuori  alcuni scarichi fognari all'interno di canali e, a completare l'opera, anche un non funzionamento del depuratore che aveva provocato per alcune ore lo sversamento in mare di liquami. “Eppure- continua Laura Ferrara- è da evidenziare che ingenti somme di denaro sono state erogate negli anni per il risanamento del sistema depurativo dell’agglomerato di Scalea: quasi 9 milioni di euro furono stanziati con la programmazione europea 2000-2006 e con alcune delibere CIPE tra il 2004 ed il 2005, altresì ulteriori finanziamenti di piccola entità sono stati poi concessi nell’ambito dei Programmi regionali di riefficientamento erifunzionalizzazione dei sistemi depurativi dei comuni costieri calabresi tra 2015 e 2016. Ci sarebbe da chiedersi , quindi, come siano stati spesi questi fondi, visto che Scalea rientrò tra gli agglomerati calabresi condannati  dalla Corte di Giustizia Europea al termine della procedura d’infrazione europea 2004 – 2034 per violazione dell’art. 3 della Direttiva 91/271/CEE.”“Il monitoraggio del territorio di Scalea, e dei comuni Calabresi è già partito da tempo attraverso l'opera dei Portavoce M5s Calabresi . Coerentemente a ciò - concludono la Ferrara e Bruno - per risolvere le problematiche connesse al sistemadepurativo regionale,  attraverso un’apposita petizione presentata al  Parlamento Europeo (visibile sul sito depuriamolacalabria.it), stiamo portando all'attenzione delle istituzioni comunitarie tali criticità per cercare di sanare le negligenze ed i ritardi prodotti negli anni dalle amministrazioni locali e regionali”.

Balneazione: analisi suppletive ok per tre punti a Scalea

Il Servizio tematico Acque del Dipartimento provinciale di Cosenza dell'Arpacal ha comunicato questa mattina al Sindaco di Scalea, nonché al Ministero della Salute e Regione Calabria, che hanno dato esito di conformità le analisi suppletive, eseguite su campioni prelevati il 23 agosto scorso, sui tre punti denominati "100m DX canale Revoce", "100m SX canale Revoce" e "100m SX canale Varchera".

I tratti di mare corrispondenti, quindi, possono tornare alla balneabilità, previa ordinanza del Sindaco che revochi il precedente divieto temporaneo.

Mare inquinato, De Rose (FI): " Rapporti Legambiente specchio operato fallimentare Giunta Oliverio"

“Non stupiscono di certo i dati riportati nei rapporti di Legambiente riguardo il tasso di inquinamento delle coste calabresi. Il 75% dei punti analizzati riscontrano parametri altissimi di inquinamento in una regione che dovrebbe fare del turismo balneare il suo punto di forza. Così come in tutti i settori strategici per la Calabria, la Giunta regionale dimostra ancora una volta di essere completamente ingessata ed improduttiva”. È quanto afferma il coordinatore provinciale di Forza Italia di Cosenza Luigi De Rose che aggiunge: “se da un lato fa specie ricordare le parole di qualche anno fa del presidente Oliverio che parlava di ‘mare da bere’ dall'altro credo che i calabresi  siano ormai abituati ad una totale inerzia politica della Giunta regionale. Parliamo di due anni completamente perduti. Dalla vacatio riguardante la formazione della Giunta regionale ai ritardi riguardanti il Por, alla totale indifferenza politica riguardo il definanziamento per A3 e SS106, alla alla mancanza di progettualità per lo sviluppo dei settori strategici per arrivare alla totale assenza di un piano per la depurazione dei mari. I calabresi – conclude De Rose - aspettano risposte ed anche se sono certo, per usare un termine ‘scolastico’, che preferirebbero sentire il suono della campanella, qualcuno almeno metta una sveglia sugli scranni di Giunta e maggioranza”.

Goletta Verde: forte inquinamento nei mari calabresi. Male Vibonese, Reggino: le spiagge da evitare

È un vero e proprio allarme quello lanciato da Goletta Verde, la nota imbarcazione di Legambiente, che, fra le altre attività, osserva il livello di inquinamento del mare. Le acque salate che bagnano la nostra regione presentano cariche batteriche preoccupanti, anche perchè di anno in anno la situazione non migliora. Goletta Verde si è concentrata su 24 punti: in 18 casi (quindi i ¾) il limite consentito è stato superato e ciò costituisce un problema sia per la salute sia per il turismo. Male, in particolare, il Vibonese dove sia salva un solo campionamento su 6 (spiaggia presso la foce del torrente Arbona a Ricadi), mentre vengono bocciati Pizzo (foce fiume Angitola), Vibo Marina (foce fosso Sant’Anna), Briatico (foce torrente Murria), Ricadi (foce torrente Ruffa) e Marina di Nicotera (foce torrente Britto). Nel Reggino disco verde per Melito Porto Salvo, paletta rossa invece per Brancaleone (foce canale Fiumarella), Reggio Calabria (foce torrente Caserta), Villa San Giovanni (scarico presso lungomare Ceneide), Gioia Tauro (foce fiume Pegrace) e San Ferdinando (foce fiume Mesima). Per il resto, bene Stalettì (spiaggia Caminia), Isola Capo Rizzuto (spiaggia Marinella) e Diamante (spiaggia libera).

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