"In avvio della seduta odierna del Consiglio comunale, il sindaco ed i componenti della sua Giunta, di fronte alla legittima domanda posta dal capo dell’opposizione, dottor Lucio Dattola, in merito alla vicenda legata all'assegnazione dell’hotel Miramare, hanno scelto l'opzione, imbarazzante ed imbarazzata, del silenzio". Con queste parole il coordinamento Città Metropolitana di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale contesta aspramente l'atteggiamento adottato dal Primo Cittadino in occasione della riunione del Civico Consesso svoltasi oggi. "Noi - è scritto in una nota - ben comprendiamo la riluttanza di Falcomatà e degli assessori, davanti all'esigenza impellente di chiarire i passaggi, avvolti da nubi oscure, che hanno fin qui caratterizzato il caso Miramare. Il disagio che traspare è palese, reso tale con ancora maggior evidenza dalla volontà di non esprimersi. Anche il più giovane praticante di diritto amministrativo sa che la delibera con cui si è voluta affidare la gestione di alcuni locali dell’immobile è frutto di un fantasioso artificio organizzato dal sindaco e dai membri dell'Esecutivo comunale. "Un provvedimento scaturito da una riunione di Giunta durante la quale, in fretta e furia,i presenti formalizzano e sottoscrivono una delibera che, invece di essere di indirizzo, come consuetudine vuole, diventa di gestione. Si parla, infatti, di associazioni al plurale, ma in realtà nella stessa il Miramare viene affidato ad una sola di esse, la 'Sotto scala' (guarda caso vincente in partenza). Nel passaggio più importante, che fornisce il via alla delibera, manca il periodo di concessione, maldestramente camuffato con la parola 'temporaneo'. A questo si aggiunga, ad ulteriore aggravamento di una situazione già abbondantemente compromessa, che del piano aziendale non viene fatta menzione alcuna nella delibera, altra grave mancanza, alla quale l'Amministrazione prova, senza riuscirci, a mettere una toppa con un successivo comunicato stampa. Soltanto dopo lo scoppio del caso, alla città, attonita davanti a cotanta sciatteria, viene spiegato che con qualche miglioria i locali dell’immobile potrebbero tornare funzionali. Si tratta di una vera e propria follia, visto che ci si dimentica della sicurezza che avrebbe dovuto essere garantita, visto che uno degli eventi riguardava l’esposizione dei quadri della collezione di Gioacchino Campolo. Fra l'altro, l'istanza di disporre dei locali del Miramare, è stata presentata utilizzando moduli che servivano a richiedere al Comune i siti messi a disposizione per l'Estate reggina e, dunque, per essere occupati per 2-3 giorni e non per 3 mesi e forse più. Quindi di cosa possono parlare? E' ovvia, drammaticamente ovvia la loro fuga dalla verità, ancor più indecente se pensiamo ai silenzi a cui abbiamo assistito, non solo comunali, ma anche regionali. Tutto il Pd reggino non ha sentito il dovere di affrontare la questione, sapendo, naturalmente, che avrebbe incassato un pesantissimo autogol. Quanto al tema clou della seduta odierna del Consiglio Comunale, leggiamo di consiglieri di maggioranza che elogiano con orgoglio un bilancio che per la prima volta sarebbe, a loro dire, veritiero! Uno scivolone tremendo perché ciò starebbe a significare che quelli adottati dai commissari prefettizi inviati dallo Stato centrale erano solo meri artifici. Il dubbio, però sorge spontaneo: non è che si vuole mascherare per l’ennesima volta la realtà contabile della casse cittadine? La destra c’è - termina il comunicato - e Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, come nella vicenda Alitalia, una delle tantissime testimonianze della riluttanza tipica della sinistra, sporcata ancor più vergognosamente dalle dichiarazioni dell’onorevole Carbone, contrasterà con ogni mezzo l’arroganza del PD reggino, calabrese e nazionale, un partito ormai ammalato di manie di onnipotenza".