Wanda Ferro (Gruppo misto): "Le dichiarazioni del ministro Calenda fanno gelare il sangue"
Di seguito una dichiarazione del consigliere regionale Wanda Ferro (Gruppo misto):
“Le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo Economico Calenda fanno gelare il sangue. Per quasi tre anni ci è stata propinata l’immagine di un Oliverio impegnato in un continuo confronto con il governo nazionale per ottenere risorse e progetti di sviluppo per la Calabria, ci eravamo ormai convinti che il nostro presidente fosse poco presente in Calabria perché costretto a continui viaggi a Roma per portare nei palazzi che contano le istanze della Regione. Oggi scopriamo che a non avere attenzione per la Calabria non è il governo nazionale, ma proprio quello regionale, e che Oliverio nella Capitale ci è andato soltanto per chiedere al ministro Lorenzin la testa del commissario Scura - tornando a casa a mani vuote - mentre sulle questioni riguardanti lo sviluppo economico in tre anni non si è degnato neppure di fare una telefonata al ministro. Intervenendo a Napoli il ministro Calenda è sembrato quasi esterrefatto per il comportamento di Oliverio, dicendo testualmente: “Il presidente della Regione Calabria l'ho visto una volta per sbaglio, non è mai venuto a dire che facciamo? Che strumenti abbiamo?”.
Non abbiamo motivo di credere che da parte del ministro Calenda sia in atto un tentativo di strumentalizzazione politica, essendo espressione dello stesso partito del governatore calabrese, il Pd. Ma delle due l’una: o Calenda mente, o ha smascherato un comportamento di assoluta irresponsabilità del governatore Oliverio, che di fronte alla crisi profonda in cui versa la Calabria, di fronte alla dolorosa realtà di disoccupazione, soprattutto giovanile, di precariato e di sempre crescente povertà, non ha sentito il dovere di instaurare il benché minimo rapporto istituzionale con chi detiene le leve dello sviluppo economico, anche solo per avere una indicazione, un suggerimento, per confrontarsi su una proposta. Con una sola frase il ministro Calenda ha svelato il grande bluff di Oliverio, che continua a parlare nelle sue conferenze stampa dei numerosi e importanti risultati raggiunti grazie alla sua azione di governo, di cui però la Calabria reale non ha alcuna concreta percezione. Oggi Oliverio parla della attivazione della Zes come di un suo successo, ma non affronta le questioni legate ai problemi del porto di Gioia Tauro né sembra avere un’idea precisa per un possibile progetto di sviluppo ampio e organico da realizzare nell’area della Piana, in modo da attrarre investimenti soprattutto privati e da fuori regione. Si potrebbe pensare di realizzare attorno alla Zes una filiera della trasformazione agroalimentare, o magari una filiera industriale legata alla produzione sanitaria, visto che il settore rappresenta una delle principali voci di spesa della Regione e potrebbe trovare sinergie importanti con l'attività di ricerca nostri atenei. Ma la Regione sembra non avere un progetto chiaro per il governo dell’economia che potrebbe attivarsi attorno alla Zes, tanto che incredibilmente non ha ritenuto necessario confrontarsi con il ministro per lo sviluppo economico. Ma attivare la Zes per attrarre qualche imprenditore con la sola prospettiva delle agevolazioni fiscali continua a non rendere competitivo il nostro territorio, e lascia presagire un nuovo fallimento e l’ennesima opportunità sprecata”.
- Published in Politica