I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno dato esecuzione al decreto di confisca di beni mobili ed immobili, per un valore complessivo di circa 12 milioni di euro, riconducibili al patrimonio di Domenico Frascà, di 56 anni e del suo nucleo familiare.
L'uomo, originario di Roccella Jonica, è un imprenditore edile ritenuto contiguo alla cosca di 'ndrangheta dei Mazzaferro di Gioiosa Jonica.
Già coinvolto nell'operazione "Crimine", Frasca è stato condannato a 2 anni di reclusione per illecita concorrenza aggravata dal metodo mafioso, avendo, in concorso con altri, commesso atti illeciti volti al controllo ed al condizionamento dei lavori relativi all'esecuzione dell'appalto per la realizzazione del tratto della S.S. 106 ricadente nel comune di Marina di Gioiosa Jonica, sulla base di una logica spartitoria dettata dagli equilibri mafiosi esistenti nel territorio sito del cantiere.
La confisca dei beni giunge in seguito alla proposta avanzata dalla Direzione distrettuale antimafia, sulla scorta delle risultanze investigative patrimoniali ottenute dai carabinieri del Nucleo investigativo di Reggio Calabria, che hanno consentito di portare alla luce le illecite accumulazioni patrimoniali dell'imprenditore.
La confisca, nel dettaglio, ha riguardato i seguenti beni riconducibili a lui ed al suo nucleo familiare:
– 1 villa di 11 vani con annesso garage ubicata a Roccella Jonica;
– 4 terreni ai Roccella Jonica;
– 3 società operanti nel settore dell'edilizia;
– 3 veicoli industriali;
– 1 motociclo;
– Svariati rapporti bancari, titoli obbligazionari, polizze assicurative riconducibili ai destinatari del provvedimento.
L'ingente oatrimonio, del valore complessivo di circa 12 milioni di euro, sarà immesso nella disponibilità dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.