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Serra, Raffele replica a Federico: "Dall'amministrazione comunale nessuna opera, solo fumo negli occhi"

"Il vicesindaco di Serra, in quanto tale, a circa due anni dell’insediamento suo e di tutta l’attuale amministrazione, dovrebbe elencare le opere e gli interventi concretamente eseguiti e realizzati e non limitarsi ad enumerare una serie di attività che di concreto hanno ben poco, anzi ancora una volta hanno come unico obiettivo di gettare fumo negli occhi dell’intera cittadinanza serrese".

Inizia così una nota con la quale Pino Raffele, in qualità di componente dell’Associazione “In Movimento”, ribatte al numero due dell'amministrazione comunale serrese, Rosanna Federico che, nei giorni scorsi, aveva replicato alle critiche avanzate dai componenti del nuovo gruppo politico.

"Dovrebbe - rincarica Raffele - presentare ai cittadini serresi, atti formali con tanto di numero e/o protocollo e relativa copertura finanziaria; atti propedeutici al conferimento di incarichi a società e/o professionisti, al fine di progettare prima per eseguire dopo, invece il nulla. Dovrebbe soprattutto leggere il Programma con il quale si è presentata, e non solo lei ovviamente, ai cittadini serresi in campagna elettorale, del quale sui temi che il vicesindaco ha menzionato nell’ultimo articolo apparso sui social, vorrei di seguito elencare: Ambiente, Acqua, Territorio, Viabilità, Sport, Approvazione Psc etc. Temi che sicuramente riprenderemo in seguito, entrando nello specifico di ognuno di essi".

Raffele, dopo aver chiesto al "vicesindaco dove sono gli Atti concreti con tanto di copertura finanziaria e propedeutici alla loro programmazione-progettazione e successiva esecuzione?",  aggiunge le "centinaia di migliaia di euro spesi per la piscina comunale, sono stati spesi con la massima attenzione ed oculatezza e con la massima trasparenza, tant’è che la piscina comunale pensata, progettata, realizzata ed aperta in modo funzionale e funzionante è stata utilizzata per anni da centinaia e migliaia di cittadini serresi e non".

"Per quanto riguarda la tenso-struttura - conclude - non è un opera che mi appartiene e si vede perché il sottoscritto le cose è abituato a farle bene, al contrario di qualcun altro".

 

 

Serra. Debiti fuori bilancio, Lo Iacono e Raffele chiedono l’accesso agli atti

I consiglieri comunali Giuseppe Raffele e Raffaele Lo Ioiacono presenteranno stamattina una richiesta di accesso agli atti concernente i debiti fuori bilancio al 31 marzo 2016. I due esponenti del centrosinistra chiederanno anche “se sono in itinere pratiche per il riconoscimento di debiti pregressi al fine di transazioni, ovvero, se sono stati adottati provvedimenti deliberativi relativamente a:

1. Gestione del sevizio rifiuti solidi urbani con riguardo a debiti derivanti dal servizio di trasporto e movimentazione;

2. Spese per Lavori pubblici non inclusi nei Quadri economici;

3. Spese derivanti da manifestazioni sportive e spettacoli;

4. Spese derivanti da consumi per pubblica illuminazione.

Lo Iacono e Raffele mirano poi a conoscere questi servizi “sono stati notificati provvedimenti esecutivi e/o decreti ingiuntivi ed eventualmente lo stato in essere degli stessi. Chiedono, infine, di ottenere “la copia della deliberazione di Giunta comunale n. 117 del 25 novembre 2015”.

Serra. L'opposizione all'attacco: chiesti gli atti delle ultime attività amministrative del Comune

I consiglieri comunali di minoranza del "nuovo" centrosinistra Raffele Lo Iacono e Pino Raffele si sono presentati presso gli uffici del Comune per prendere visione degli atti del "Piano regolatore". Secondo i due, infatti, proprio in questo passaggio amministrativo ci sarebbero "più ombre che luci". Ma non è tutto. La parte dell'opposizione che rappresentano sarebbe intenzionata a vederci chiaro su quasi tutta la documentazione amministrativa prodotta in una fase precedente la vera e propria campagna elettorale che, visti gli ultimi avvenimenti, subisce in questo modo una brusca accelerazione. Più in particolare, Lo Iacono e Raffele avrebbero fatto richiesta di accedere ed estrarre copia anche di tutta la documentazione inerente il concorso per la selezione, tramite colloquio pubblico, di 14 agenti part-time di Polizia Municipale, da inquadrare in posizione economica C1, categoria C. Un'altra richiesta riguarda poi la documentazione relativa all’avviso di manifestazione di interesse per Cooperative sociali di tipo "B", finalizzato all’affidamento in gestione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani. Secondo indiscrezioni, inoltre, i due consiglieri del centrosinistra sarebbero intenzionati ad acquisire molte delle determinazioni relative all’area tecnico-manutentiva del Comune. Una opposizione di centrosinistra che spinge il piede sull'acceleratore in vista delle prossime Comunali quando la cittadina della Certosa sarà chiamata alle urne per eleggere il nuovo sindaco e con esso il prossimo Consiglio comunale. Una parte dell'opposizione che, da sorniona, diventa battagliera. La parola ora alla maggioranza che, se non attaccherà a sua volta, sarà destinata all'arrocco. 

 

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Serra, Rosi stronca Lo Iacono: “Prima di criticare faccia un esame di coscienza”

All’indomani dell’attacco condotto in primis dall’ex sindaco Raffaele Lo Iacono arriva la replica, tutt’altro che tenera, da parte dell’attuale primo cittadino Bruno Rosi che cambia l’orientamento dei fari delle polemiche puntandoli sullo schieramento avversario. I toni sono per alcuni versi inediti, forse sollecitati dall’asprezza delle critiche ricevute. “Finalmente – sostiene il capo dell’esecutivo della cittadina Certosa – il PD ha gettato la maschera mostrando chi sono i veri manovratori di quella compagine. Quei protagonisti che, ancora oggi, omettono di dire quali sono stati i veri motivi della caduta dell'amministrazione comunale Lo Iacono-Censore-Raffele. Prima di emettere sentenze sugli altri – puntualizza Rosi – questi esponenti dovrebbero fare luce sulle vicende che hanno riguardato quell'esperienza su cui gli elettori si sono già pronunciati chiaramente. E, anzi, si era precedentemente pronunciato lo stesso Censore, rassegnando le sue dimissioni da consigliere comunale. Non si comprende, in particolare, come faccia un (ex) sindaco defenestrato dalla sua stessa maggioranza e sonoramente bocciato dagli elettori alle ultime elezioni regionali, alle quali si era candidato senza avere contezza del proprio peso elettorale, a parlare degli altri. Non si capisce come faccia a tacciare gli altri di incapacità quando sotto la sua amministrazione sono deflagrati i problemi della potabilità dell'acqua e della gestione dei rifiuti, sotto la quale sono state abbandonate strutture come l'ex carcere e il centro polifunzionale che noi siamo riusciti a recuperare, sotto la quale è stato perso il finanziamento del Pis Oreste (i lavori andavano realizzati e rendicontati entro il 31 dicembre 2010). Chi ha generato tutti questi disastri e oggi mi definisce 'avventuriero' – è lo stizzito ammonimento di Rosi - dimentica di guardarsi allo specchio, probabilmente perchè impegnato fra una fondazione e l'altra, e fare un esame di coscienza. Cerca invece di riproporsi, dietro altre figure, sotto una veste candida che certamente non gli appartiene”. Non mancano diretti riferimenti a Censore: “stupisce che il parlamentare che ha deciso di stroncare il suo futuro politico adesso lo riproponga: ma questo, forse, fa parte del repertorio di una classe politica che continua ad operare secondo rancide logiche. Evidentemente, quel popolo del centrosinistra che si era illuso circa la possibilità di assistere ad un confronto normale è stato tradito ed ora deve constatare che c'è ancora chi opera per aprire una nuova stagione di veleni”. Il finale è riservato ad una sorta di rendiconto morale dell’ultimo lustro: “l'amministrazione che ho l'onore di guidare ha sempre lavorato nella piena legalità e nell'interesse collettivo, a volte anche commettendo errori che ogni essere umano può commettere ma sempre anteponendo il bene della comunità alle aspirazioni individuali. Resto, dunque, disponibile a confrontare l'operato della mia amministrazione con quello dell'amministrazione precedente”.

Inchiesta Gruppi Provincia: Pino Raffele a rischio processo, archiviazione per Bruno Rosi

Indagini chiuse relativamente all’inchiesta concernente la concessione di un totale di circa 100 mila euro ai gruppi consiliari della Provincia di Vibo Valentia. Lo riporta il quotidianoweb.it.

Nel mirino della magistratura erano originariamente finiti in 33 con accuse che andavano dal falso al peculato. L’emissione del provvedimento da parte del pm Michele Sirgiovanni lascia ora intravedere la richiesta di rinvio a giudizio per 8 soggetti. Sotto la lente d’ingrandimento restano le posizioni dell’ex presidente della giunta Francesco De Nisi, dell’ex presidente del consiglio provinciale Giuseppe Barilaro, degli ex consiglieri Pino Raffele, Francesco Filippis, Giuseppe Condello, Carlo Brosio e dei funzionari Antonio Vinci ed Armanda De Sossi. Archiviazione, invece, per gli altri 25 esponenti politici: Martino Porcelli, Paolo Barbieri, Pasquale Fera, Giuseppe Barbuto e Rosa Olimpia Valenzisi, Domenico Antonio Crupi, Bruno Rosi, Barbara Citton, Renato Savio Arone, Aurelio Maccarone, Gianluca Callipo, Carmine Mangiardi, Nicola Altieri, Sergio Francesco Rizzo, Stefano Soriano, Salvatore Di Sì, Giuseppe Grillone, Domenico Fraone,  Francesco Pititto, Giovanni Macrì, Rocco Pistininzi, Giuseppe Rodolico, Francesco Antonio Bilotta, Francesco Miceli e Nicola Crupi. Nell’inchiesta non è mai entrato l’altro ex consigliere serrese Gerardo Bertucci.

Appositamente interpellato dal nostro giornale, Pino Raffele ha specificato che “ancora non mi è stato notificato nulla”, mentre il sindaco della cittadina della Certosa Bruno Rosi mostra tutta la sua soddisfazione per la richiesta di archiviazione chiarendo che “ho sempre detto di essere estraneo rispetto alle accuse ipotizzate e non ho mai avuto alcun dubbio sul fatto che la vicenda si sarebbe conclusa positivamente”.

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