Magno (Fi): “Berlusconi leader del centrodestra per vincere, programmare e governare”

“Da Fiuggi parte un segnale importante per il futuro del Paese: Forza Italia rilancia il suo ruolo di partito guida del centrodestra con Silvio Berlusconi incontrastato leader".

È quanto afferma il consigliere regionale Mario Magno, al termine della manifestazione "L'Italia e l'Europa che vogliamo", organizzata a Fiuggi dal presidente del parlamento europeo Antonio Tajani.

“Come ha giustamente sottolineato l’on. Tajani - continua Magno - il centrodestra non ha bisogno di fare primarie, visto che ha in casa un autentico leader, Silvio Berlusconi, riconosciuto come tale dai cittadini e dagli elettori moderati. Non c’è migliore investitura, infatti, di quella popolare. L’entusiasmo e la capacità programmatica del presidente Silvio Berlusconi saranno decisive in vista delle prossime elezioni politiche. Forza Italia, ispirandosi ai principi del partito popolare europeo, ed il centrodestra dovranno riconquistare la guida del Paese per rilanciare l’economia, gli investimenti e, soprattutto, le politiche per l’occupazione. Il Mezzogiorno e la Calabria - prosegue Magno - sono stati abbandonati in questi anni dalla classe dirigente di centrosinistra che non è riuscita a eliminare, sia pur parzialmente, il deficit infrastrutturale e sociale con il Nord del Paese. In Calabria, in particolare, il governo nazionale e quello regionale, essendo dello stesso colore politico, invece di puntare su una sinergia istituzionale che avrebbe dovuto portare benessere e sviluppo, sono stati protagonisti di un arretramento sociale ed economico che non ha prodotto risultati tangibili per la nostra regione. E’ arrivato il momento di voltare pagina e cambiare il corso della storia. Con Forza Italia ed il centrodestra – conclude l'esponente forzista – è possibile invertire la tendenza in Italia e in Calabria e aprire nuove prospettive di confronto e dialogo all’interno dell’Unione europea”.

 

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Trump, Berlusconi e i sondaggi sbagliati

Come si fa a sbagliare così clamorosamente i sondaggi elettorali? E mica nel Buthan e nel Ghana, ma in Gran Bretagna e USA. O, detto in un altro modo, se le grandi catene di distribuzione commerciale facessero i sondaggi come li fanno i sondaggisti politici, sarebbero fallite già da un bel pezzo.

 Come mai? Beh, è semplice. Se io mando un emissario a stare davanti a un supermercato e a chiedermi come mai abbia comprato, che so, il caffè marca X a 0,65 come ho fatto stamani, la risposta sarebbe semplice e senza dubbi: è un prodotto discreto a prezzo allettante. L’emissario registra e ringrazia; e trasmette i risultati alla ditta committente l’indagine. Qual è il segreto professionale del sondaggista commerciale? Che a lui del caffè X o di quello Y non importa un bel nulla, fa solo il suo lavoro; e se io rispondessi che X fa schifo e costa assai, perciò non lo compro, lui che fa? Registra e ringrazia; e trasmette i risultati alla ditta committente l’indagine.

 I sondaggisti politici, invece, non sono mai veramente professionali; e le loro domande sono, magari inconsciamente, tendenziose; e sperano comunque di ricevere la risposta che, magari inconsapevolmente, desiderano; o che desidera il committente. Ecco da dove spunta che la Clinton viene data “leggermente in vantaggio”, e poi busca una legnata di proporzioni epocali. Se io fossi un politico, mi risparmierei i soldi dei sondaggi; oppure, travestito, frequenterei di persona le bettole e i mercatini.

 Veniamo alle cosette dell’Italia. È fuor di dubbio che Silvio Berlusconi è stato ed è un imprenditore di grandissima abilità; e perciò un raffinato conoscitore delle esigenze e dei gusti della clientela. Se così non fosse, sarebbe in miseria. Vero quindi che Berlusconi si serve anche di sondaggisti professionali e affidabili per i suoi affari di ogni genere.

 Invece i suoi sondaggisti politici sono, dal 1994, come quelli della Clinton nel 2016: tendenziosi e incapaci. Dal 1994 hanno malissimo informato il loro committente, facendogli credere che la gente voglia una cosa strana che chiamano “il centro”, cioè l’asino di Buridano eternamente indeciso; e così Silvio ha pensato di accontentare tutti, perciò non ha accontentato seriamente nessuno. Andato tre volte al potere, non ha mai riformato nemmeno il colore delle tendine della sala riunioni.

 La gente, al contrario, vuole la coppia sì / no, la coppia splengeriana amico / nemico: vuole essere posta di fronte a scelte precise e inequivoche. Per “tendere al centro”, cioè al nulla, Berlusconi si è ridotto al lumicino.

 Un corollario. Non è nemmeno vero che un supermercato debba accontentare tutti, ma esattamente il contrario: sceglie una tipologia di clienti, non tutti i clienti del mondo; il supermercato dozzinale dove ho comprato il caffè X a 0,65 non avrà certo una bancarella con classici greci senza traduzione, o rarissime orchidee in via di estinzione. Viceversa, una gioielleria non venderà panini e mortadella. Un partito politico per definizione (partito, da “pars”), rappresenta qualcuno ed è avversario di qualcun altro.

 Riepilogando: i sondaggisti politici sono soldi gettati al vento. Se io fossi in campagna elettorale, non ne assumerei nemmeno uno. Berlusconi sì, e Forza Italia è ridotta al lumicino.

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Intervento cardiaco Berlusconi, il coordinamento regionale FI esulta per la riuscita dell’operazione

"Siamo particolarmente felici che l'intervento cardiaco a cui si è sottoposto il Presidente Berlusconi sia avvenuto senza alcuna complicazione”. È quanto si legge in una nota diffusa dal coordinamento regionale di Forza Italia. “Ci stringiamo tutti intorno al nostro leader – viene sottolineato - certi che riuscirà nelle prossime settimane a recuperare la forza che da sempre lo contraddistingue per continuare insieme a combattere tante battaglie future”.

 

Salerno: “Pronti a portare 20 pullman da Berlusconi per chiedere le dimissioni della Santelli”

“Il susseguirsi di situazioni negative per Forza Italia implica un’approfondita analisi volta alla correzione degli errori e un’efficace ripartenza al fine di riconquistare tutti quegli elettori che hanno abbandonato la nostra compagine in quanto disgustati da scelte compiute nell’interesse di pochi”. Ancora frecciate indirizzate con precisione quelle del consigliere regionale Nazzareno Salerno che rileva come “ormai in ogni angolo della Calabria si discute, all’interno del nostro partito, di operazioni condotte con lo scopo precipuo di mantenere la propria poltrona. Questo comportamento – sottolinea l’esponente azzurro - talvolta concretizzato con atti spregiudicati, si traduce nell’indebolimento della nostra compagine che, settimana dopo settimana, mese dopo mese, perde importanti risorse umane che avrebbero potuto dare un significativo contributo al radicamento di Forza Italia ed alla crescita della comunità. A partire dal periodo immediatamente precedente le elezioni regionali, perse con quasi 40 punti percentuali di distacco, abbiamo assistito ad una serie di decisioni non condivise e controproducenti che hanno sgretolato il partito disperdendo il consenso. Ultima in ordine temporale è stata la vicenda cosentina che ha palesato scollamento e mancanza di dialogo aprendo un’ulteriore falla”. È un’analisi che spinge all’azione e, infatti, Salerno sostiene che “di fronte a questo scenario devastante non si può rimanere inermi, ma occorre insistere nel processo di rilancio. La credibilità del nuovo percorso dipende innanzitutto dalle figure che lo porranno in essere: è indispensabile partire dalle dimissioni della coordinatrice regionale Jole Santelli, principale responsabile della catastrofica condizione in cui è stato condotto il partito, e ricominciare a confrontarsi sulle strategie politiche, sugli obiettivi, sui progetti per lo sviluppo della Calabria senza che ci siano nuove imboscate domenicali quali quelle a cui abbiamo assistito nell’ultimo anno. Si tratta di concetti – specifica Salerno - che vanno ribaditi con forza e chiarezza nella convinzione che un nuovo corso sia possibile”. Quindi l’annuncio di una manifestazione dal significato emblematico:  “siamo pronti a far giungere 20 pullman, provenienti dalle diverse realtà territoriali calabresi, con dirigenti di partito, amministratori ed iscritti al partito, presso la residenza del nostro leader Silvio Berlusconi per esporgli, con la viva voce di chi sta subendo questa caotica situazione, tutto ciò che non va. Il presidente – è la conclusione - potrà ascoltare così il malessere di quanti sono rimasti delusi e sconfortati da una gestione cieca ed autoreferenziale”.

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Caduta Occhiuto, Salerno: “Basta con la gestione scellerata del partito, Santelli si dimetta subito”

“La situazione deflagrata su Cosenza è la conferma di una fallimentare gestione di Forza Italia a livello regionale caratterizzata da tensioni derivanti dall’incapacità di trovare equilibri e di svolgere un efficace ruolo di mediazione”. È quanto afferma il consigliere regionale Nazzareno Salerno per il quale “non solo è mancato un dialogo costruttivo, ma sono stati alimentati sospetti e incertezze in un contesto di anarchia nel partito. Se a Cosenza, città della coordinatrice regionale, succede questo, è evidente l’assenza di una guida riconosciuta. Di più – sottolinea l’esponente azzurro - viene certificata la mancanza assoluta di presenza sul territorio, di attività di partito, di corretta interazione. Chi è responsabile di questo sfascio deve assumersi le proprie responsabilità senza cercare espedienti e strategie di temporeggiamento: Jole Santelli deve rassegnare le sue dimissioni consentendo una reale riorganizzazione di un partito che ha la forza per rinascere e tornare ad essere un punto di riferimento per tutto l’elettorato di centrodestra e per quei cittadini che, pur non avendo una connotazione politica definita, non si riconoscono negli schemi e nei metodi della sinistra. Il presidente Berlusconi – continua Salerno - con il suo carisma e la sua indiscussa leadership, faccia definitivamente chiarezza e individui la personalità più idonea per avviare il processo di ricostruzione. Bisogna infatti agire con celerità: la posizione assunta dall’amico Gianluca Morrone, coordinatore provinciale di Forza Italia e presidente del consiglio comunale, è il frutto di un malessere diffuso che esprime un segnale allarmante. Il nostro partito – è la riflessione di Salerno - deve essere inclusivo e valorizzare gli uomini che possono dare un serio contributo al partito ed alla comunità. Scelte casuali, non condivise o addirittura dettate da interessi specifici portano a gravi allontanamenti. Occorre ripartire dai nostri valori e per fare ciò deve essere ricostituito quel senso di appartenenza che è stato annacquato a causa di azioni ingiustificate e controproducenti. In una città come Cosenza – conclude Salerno - non ha senso non presentare il simbolo del partito, il messaggio sarebbe devastante. Basta con la vaghezza e la superficialità: si deve cambiare e subito”.

 

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Forza Italia, Grillo: "Dubbi di autenticità del comunicato di Berlusconi sulla Santelli"

"È una situazione molto strana quella creatasi in Forza Italia: nonostante tutto ciò che è successo la coordinatrice regionale Jole Santelli non ha proferito parola affidandosi - dichiara Valerio Grillo, già Coordinatore di Forza Italia e del PdL -  solo ad un presunto comunicato stampa del Presidente Berlusconi". "Ma, secondo quanto ho avuto modo di apprendere, sembrerebbe che lo stesso comunicato - rivela Grillo - non sia stato vergato dal nostro Presidente, che in questo periodo ha dovuto affrontare ben altre situazioni di carattere personale, ma sia stato elaborato da alcune fonti vicine alla Santelli e facenti parte della segreteria di Berlusconi. Se ciò fosse vero, saremmo di fronte alla dimostrazione della carenza di rappresentatività della coordinatrice regionale, che è consapevole della confusione che ha creato nel partito e che ora cerca in ogni modo di mantenere la poltrona. Peraltro, pare che nemmeno il dipartimento Enti locali fosse a conoscenza del comunicato".

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Forza Italia, Berlusconi blinda Jole Santelli e mette fine alla guerra in Calabria

Stop ai botta e risposta, veleni incrociati da chiudere sotto chiave: è questo il diktat arrivato direttamente da Palazzo Grazioli per impedire che il fiume di accuse e controaccuse tracimasse ulteriormente superando gli argini la cui consistenza nelle ultime ore è stata messa a dura prova dai big di Forza Italia in Calabria. E' stato, infatti, Silvio Berlusconi in persona, come sempre accade nel partito 'azzurro', a mettere fine al vortice di parole al vetriolo che si sono scambiati i due eserciti, formatisi in modo quasi naturale, come diretta conseguenza delle scelte e della gestione di Jole Santelli. La Coordinatrice regionale, che sabato i consiglieri regionali avevano chiesto venisse sollevata dall'incarico, deve essere messa al riparo da critiche e contestazioni: così si è espresso il leader che ha voluto blindare la posizione della parlamentare cosentina con parole inequivocabili: "Invito tutti i nostri azzurri a collaborare con lei e a garantirle tutto il supporto possibile". In un momento così delicato per il Paese, in cui Forza Italia è impegnata a rilanciarsi per tornare nuovamente alla guida dell’Italia - è il pensiero del presidente di Forza Italia - credo che non si debbano creare all’interno del nostro movimento delle contrapposizioni negative. Forza Italia in Calabria, con il coordinamento di Jole Santelli, ha ottenuto ottimi risultati, ha costruito una solida collaborazione con gli alleati del centrodestra e ha dato possibilità di partecipazione a molti giovani". 

 

 

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Forza Italia, Mionetto e Maellare vicedelegati nazionali del Movimento giovanile nei territori

Dopo aver ricevuto l’incarico di Delegato nazionale del Movimento giovanile di Forza Italia nei territori direttamente da Silvio Berlusconi e Annagrazia Calabria, Roberto Gagliardi ha provveduto a nominare i vicedelegati Massimo Mionetto ed Andrea Maellare, che lo seguiranno su tutto il territorio nazionale. “Mi aiuteranno nell’arduo compito di ricostruzione – ha dichiarato Gagliardi – e di cercare il più possibile di valorizzare ogni singolo giovane presente nelle varie regioni. Il fine ultimo – ha aggiunto – è quello di testimoniare e portare avanti quei concetti liberali e moderati che il nostro presidente esplica dal 1994, partendo dalla società civile e a stretto contatto con la gente ed il territorio. Ci proporremo di creare incontri mensili con tutti i coordinatori regionali per capire le diverse situazioni, ma ancor prima faremo un tour in tutte le regioni. I risultati di queste attività – ha concluso – verranno relazionati al coordinatore nazionale Annagrazia Calabria”.

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