Sospesa chiusura uffici postali Terreti e Villa San Giuseppe: le riflessioni dei consiglieri PD

I consiglieri comunali Rocco Albanese, Nino Castorina e Enzo Marra esprimono soddisfazione per l’adozione del decreto cautelare del presidente del TAR di accoglimento della richiesta di sospensiva, avanzata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, rispetto alla decisione di Poste Italiane SpA di chiusura dell’ufficio postale di Terreti e dell’ufficio postale di Villa San Giuseppe e la drastica riduzione dell’orario di apertura al pubblico dell’ufficio postale di Vinco. Tra le motivazioni indicate nel ricorso dell’Amministrazione comunale - e confluite nel decreto cautelare del 3 settembre che ha fissato la trattazione in sede collegiale alla Camera di Consiglio del 7 ottobre  -  è posta l’attenzione sul "disagio causato alla popolazione ivi insediata- segnatamente con riferimento ai soggetti in più avanzata età – dalla necessità di rivolgersi presso altro e più distante Ufficio postale  al fine di poter fruire dei servizi offerti da Poste Italiane soprattutto, il pagamento delle pensioni". I consiglieri comunali Rocco Albanese, Nino Castorina ed Enzo Marra sottolineano, altresì, come l’odierna presenza del sindaco Falcomatà a Terreti è rappresentativa "della volontà dell’Amministrazione, anche in un’ottica di Città Metropolitana, che la fruizione dei servizi pubblici venga estesa e non contratta, ostacolando ogni azione di desertificazione di accesso ai servizi pubblici a carico di popolazioni che già scontano forme di difficoltà, sia per collocazione territoriale sia per caratteristiche demografiche".

 

Chiusura uffici postali, Parentela invoca l’intervento del Governo

Il deputato Paolo Parentela chiede l’intervento del Governo per “scongiurare la chiusura di 22 uffici postali e la razionalizzazione del servizio per ulteriori 41 in Calabria” poiché “la nostra regione ha necessità che vengano garantiti i servizi essenziali per i cittadini dei centri periferici”. L’esponente del Movimento 5 Stelle ha presentato su questo argomento un’interrogazione parlamentare al ministro dell'Economia e delle Finanze e al ministro dello Sviluppo economico. “Le chiusure di uffici postali periferici in corso in tutta Italia da parte di Poste italiane – sostiene Parentela -  comportano una notevole limitazione dei diritti dei cittadini di alcune aree del Paese ad avere un servizio efficace ed efficiente e non garantiscono la capacità di mantenere degli standard minimi di qualità per il servizio universale, in evidente contrasto con il contratto di programma sottoscritto da Poste italiane con lo Stato. La chiusura di questi centri, inoltre, comporterà inequivocabilmente una perdita di posti di lavoro nonché di importanti pubblici servizi per i cittadini delle periferie. Invece di investire per migliorare il servizio per i cittadini - aggiunge Parentela - si creano difficoltà, in particolare per gli anziani e per gli abitanti dei piccoli comuni che si vedranno tolto l'ufficio postale o lo avranno a disposizione soltanto a giorni alterni. Già il Tar del Lazio si era espresso contrariamente alla chiusura degli uffici postali in alcuni comuni calabresi, specificando nella sentenza come gli interessi sociali non possono essere sottomessi alla forsennata ricerca dell'utile. Ho chiesto al Governo – spiega ancora Parentela - di intervenire affinché non venga a mancare uno dei pochi servizi pubblici presenti sul territorio, mancanza che non potrà essere risolta con l'implementazione di servizi digitali via internet, soprattutto in considerazione delle note carenze nello sviluppo delle infrastrutture internet e della banda larga e del digital divide in Calabria. Sarà importante – conclude il rappresentante del movimento grillino - in queste settimane, da parte dell’opinione pubblica e tutte le forze, fare pressione per salvaguardare i nostri servizi. I cittadini in primis dovrebbero indignarsi di questi tagli che il Movimento 5 Stelle non approva e che già denuncia da tempo in Parlamento”.

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