Che sia per un volo, un’auto, o una stanza d’hotel, i siti di prenotazione online variano i loro prezzi in base a vari fattori. Ma come ottenere quello più basso?
Quante volte si sentono racconti di viaggiatori che hanno trovato offerte incredibili, voli a meno di 20 euro e pacchetti vacanza a prezzi stracciati? Testimonianze che accendono l’entusiasmo e fanno venire voglia di provare subito a cercare l’affare perfetto.

Ma spesso, dopo ore di ricerche, ci si ritrova con prezzi che sembrano aumentare ogni volta che si torna sullo stesso sito. Possibile che tutto dipenda dalla nostra navigazione?
Le strategie classiche per risparmiare sono note: controllare le date flessibili, prenotare con anticipo, evitare i periodi di alta stagione e preferire le prenotazioni nei giorni feriali. Ma c’è un altro elemento che potrebbe fare la differenza: la navigazione in incognito.
Navigazione in incognito: mito o realtà?
Negli ultimi anni si è diffusa l’idea che navigare in incognito o utilizzare una VPN possa ridurre i prezzi delle prenotazioni online, soprattutto per voli, hotel e auto a noleggio. Ma funziona davvero?
Alcuni viaggiatori hanno raccontato su dday.it di aver testato questa teoria prenotando un volo da Milano a Cagliari con partenza il 15 agosto e soggiorno in hotel, connettendosi da diverse località nel mondo: Grecia, Polonia, Moldavia, Nigeria, Cile, Germania e Stati Uniti. Le ricerche sono state effettuate sia con Chrome in modalità in incognito che in chiaro, e anche tramite iPhone, perché si dice che i dispositivi Apple possano influenzare i prezzi.

Partiamo dicendo che i risultati raccolti smentiscono una parte del mito: no, cambiare indirizzo IP non porta a risparmi significativi. Le prenotazioni effettuate su Ryanair, Lufthansa e Skyscanner per i voli, così come su Booking per gli hotel e Europcar per il noleggio auto, non hanno mostrato variazioni di prezzo legate al Paese di connessione. Tuttavia, alcune differenze sono emerse per la navigazione in incognito.
Dall’Italia, in alcuni casi, prenotare in modalità anonima permette di ottenere prezzi leggermente più bassi rispetto alla navigazione in chiaro. Per esempio, una stanza al Millefiori per due notti è stata segnalata a 253 euro in chiaro e 233 euro in incognito, mentre l’Hotel 4 Mori è passato da 268 a 247 euro. Situazione diversa per le auto a noleggio: prenotare da un IP statunitense risulta sempre più costoso rispetto all’Italia, indipendentemente dalla modalità di navigazione.
In buona sostanza? L’uso di una VPN non garantisce automaticamente tariffe più basse, ma la navigazione in incognito può fare la differenza, anche se non sempre. Vale comunque la pena fare qualche tentativo prima di finalizzare una prenotazione.