Nardodipace, quattro giorni alla scoperta del Vecchio Abitato

“La ruralità del Vecchio Abitato di Nardodipace è un fatto che, oramai, definirei intrinseco”. Esordisce così il sindaco di Nardodipace, Romano Loielo, nel presentare la rassegna di eventi che allieterà le festività natalizie. “Questa sua caratteristica identitaria – aggiunge - diventerà il punto di forza di una comunità che vuole emergere e distinguersi positivamente, facendo leva sugli elementi che meglio la rappresentano: la ruralità del borgo originario e delle sue frazioni, la particolarità del paesaggio e del contesto ambientale incontaminato, la tenacia degli abitanti che quotidianamente si adoperano per portare avanti i metodi di produzione tradizionale e le tipicità del territorio (alimentari e non)”. Desideroso di risvegliare l’interesse per il centro montano, Loielo spiega che “io e l’amministrazione che rappresento, unitamente alle associazioni del territorio che hanno collaborato alla realizzazione del programma di Natale 2023 – e che ringrazio per la loro disponibilità -siamo pienamente persuasi che tutte queste componenti costituiranno un elemento fortemente attrattivo nei riguardi della collettività, al punto tale da rilanciare Nardodipace come meta d’interesse turistico”.

Le quattro giornate consecutive di “C’era ‘na vota e ancora c’è” rappresentano, infatti, la dimostrazione tangibile e un po’ fiabesca di ciò che è stato il nucleo storico di Nardodipace – o più nostalgicamente il “Vecchio Abitato” – e di ciò che ancora oggi è in grado di rappresentare nel pubblico dei curiosi e dei cultori delle tradizioni e del passato rurale. 

Quattro giornate, dunque, in cui i partecipanti si recheranno nel “naturale presepe vivente” ad ammirare le rappresentazioni dei bambini della  scuola primaria e dei residenti che garantiscono un vero tuffo nel tempo, rievocando i mestieri del  passato; a conoscere il territorio fatto anche delle opere d’arte del grande maestro Cascella e dagli affascinanti e misteriosi megaliti che richiamano suggestioni archeologiche dimenticate; ad assaporare le prelibatezze tipiche del borgo che, ancora oggi, ne rappresentano l’essenza. Il tutto, contornato dai canti melodici del “Coro San Bruno” di Serra San Bruno e dalla magica musica degli zampognari.  

 “Insomma – prosegue Loielo – da oggi, assieme alla cittadinanza tutta, al Gruppo comunale dei volontari di protezione civile, all’Asd ‘Cassari – Credere per crescere’ e con la collaborazione degli alunni e degli insegnanti dell’Istituto comprensivo di Fabrizia e dell’associazione di trekking ‘Il Casale di Fabrizia, siamo convinti di aver dato avvio ad una nuova era fatta di collaborazione e confronto tra tutte le realtà del territorio.

Intanto, con grande fiducia ed entusiasmo – conclude – invitiamo le scuole, gli appassionati di trekking, i nostalgici della memoria e gli amanti della natura e delle comunità rurali a partecipare al nostro speciale evento ‘C’era ‘na vota e ancora c’è’ che si terrà nelle giornate dal 15 al 18 dicembre preeossimi nella frazione Vecchio Abitato”.

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