Armi e droga in casolari ed ovili: i dettagli della retata
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Alle prime luci dell’alba, i carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, con l’ausilio con l’ausilio di unità cinofile, dell’8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, su ordine delle Procure della Repubblica presso i Tribunali di Locri e Palmi, hanno tratto in arresto, in esecuzione di 2 ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip dei rispettivi Tribunali, 27 persone ritenute responsabili, a vario titolo di traffico di armi ed ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina e marijuana, ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi, furti venatori e caccia di frodo. Nella circostanza sono state, altresì, effettuate 30 perquisizioni domiciliari nei confronti di altrettanti indagati nel medesimo procedimento. Le indagini, condotte da militari del Gruppo di Locri, del Comando Stazione di San Luca e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, sono scaturite da un attento monitoraggio dell’area aspromontana di pertinenza dei due centri di San Luca e Delianuova ed hanno preso spunto, nel 2013, dall’individuazione di una vasta piantagione di canapa indica in alta montagna nel comune di San Luca. Sono state rinvenute successivamente numerose piantagioni di canapa indica ubicate in alta montagna, cospicui quantitativi di sostanze stupefacenti già confezionati e pronti per la vendita nonché veri e propri arsenali di armi, all’interno di casolari ed ovili riconducibili a soggetti ritenuti contigui alle ‘ndrine di San Luca degli Strangio, detti “Janchi”, e dei Giorgi, detti “Boviciani”, note per i fatti inerenti la faida di San Luca e la cosiddetta “Strage di Duisburg” (15.08.2007). Già nel corso dell’attività di indagine ed a riscontro delle stesse erano stati effettuati numerosi arresti in flagranza e sequestri di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti nonché di numerose armi da sparo.