Parco delle Serre, tavolo tecnico sul problema cinghiali
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Si è tenuto presso la sede del Parco Naturale Regionale delle Serre, un tavolo tecnico per discutere sull’emergenza cinghiali. Al tavolo dei relatori il Commissario straordinario dell’ente Domenico Sodaro, per Confederazione Iitaliana Agricoltori (CIA) il Nicola Monteleone, Confagricoltura Ercole Massara e Francesco Paparo, per il Consorzio Nocciola: Piero Martelli e Giuseppe Rotiroti, per la Regione Calabria il Nicola Matregrano e Roco Stranieri, presenti inoltre i presiedenti degli ATC CZ2, VV1, VV2, rispettivamente Pino Maida, Bruno Manduca e Francesco Saragò. Per ARSAC Serra San Bruno era presente Antonio Clasadonte, per l’Associazione Ergon il Eugenio Fristachi, Il sindaco di Cardinale Giuseppe Marra, l’Ing Antonio Giglio e il coordinatore dei selecontrollori Farrele Iorfida. Il commissario, coadiuvato dal dirigente del Parco Francesco Pititto, dopo aver ringraziato gli intervenuti, il Cosimo CARIDI dirigente del settore caccia e pesca del dipartimento agricoltura per la sensibilità dimostrata sul problema ed informato i presenti che anche Coldiretti, nella persona di Onofrio Casuscelli, ha comunicato che pur essendo impossibilitato a partecipare alla riunione, condivide l’iniziativa e ritiene di assicurare la loro presenza al tavolo tecnico, ha aperto i lavori evidenziando che tra le iniziative volte alla valorizzazione del territorio ricadente nel parco ha ritenuto affrontare anche la problematica dell’eccessiva presenza dei cinghiali, accogliendo le istanze delle associazioni degli agricoltori, dei sindaci, e dei comitati dei cittadini, al fine di individuare il processo che deve guidare l‟ente gestore, di un'area protetta, nella scelta degli strumenti gestionali più idonei ad affrontare le problematiche connesse alla presenza del cinghiale che travalica il perimetro dell’area protetta. Il commissario Sodaro ha stigmatizzato, inoltre, che il raggiungimento dell’obiettivo deve passare attraverso un lavoro di forte sinergia con i componenti del tavolo convocato e con le associazioni che sono disponibili a dare il loro contributo e a confrontarsi attivamente sulla problematica. In particolare si e’ discusso sulle modalità’ operative da mettere in atto per gestire le popolazioni di cinghiali e mitigare i danni prodotti all’agricoltura. L’ing. Antonio Giglio, in qualità di esperto, ha relazionato in merito alle azioni da intraprendere al fine di raccogliere i dati necessari a predisporre un piano sperimentale dì controllo delle popolazioni dì cinghiali nel parco, proponendo una sequenza di livelli decisionali successivi che diverranno gli item di un tavolo permanente:
1° step: valutazione della necessità dell’intervento, in relazione alla
natura degli elementi di conflitto tra presenza dei cinghiali e gestione complessiva
dell'area protetta, e alla loro rilevanza sotto il profilo economico e sociale.
2° step: definizione del quadro normativo che regola le azioni
connesse alla gestione delle popolazioni animali nelle aree protette, con attenzione sia
allo spirito che al dettato delle norme vigenti.
3° step: acquisizione di una sufficiente conoscenza dello status della
popolazione locale di cinghiali (distribuzione, entità, struttura, ecc.) e della tipologia,
distribuzione ed entità economica dei danni prodotti.
4° step: individuazione degli obiettivi da raggiungere in seguito
all‟applicazione della strategia d‟intervento.
5° step: selezione delle tecniche di intervento in funzione della loro
reale applicabilità alla situazione peculiare dell‟area protetta.
6° step: scelta del personale da impiegare, in relazione al quadro
normativo vigente e in funzione delle diverse figure disponibili, nonché del loro grado
di preparazione e professionalità.
“Il momento vero e proprio della stesura del piano operativo – ha concluso il relatore - risulta, pertanto,l‟atto conclusivo di un‟articolata acquisizione di conoscenze e informazioni, a cui fa seguito, prima della definizione del piano, una ponderata analisi delle implicazioni di
carattere sociale, economico, organizzativo oltre che biologico.”
Interessanti sono stati gli interventi di tutti i presenti, di rilevante importanza si e’ manifestata la presenza della regione Calabria, che attraverso i suoi rappresentanti, individuati nelle persone di Nicola Matragrano e di Rocco Stranieri, ha apportato un notevole contributo all’individuazione del percorso da seguire per la risoluzione del problema volto anche a ridurre i danni provocati dai cinghiali.
Ha concluso il commissario Sodato che ha manifestato la volontà di istituire un tavolo tecnico-permanente che a breve dovrà produrre gli strumenti necessari per affrontare la problematica discussa. Gli intervenuti hanno apprezzato e condiviso l'iniziativa .