Rifiuti, Lo Schiavo: "Impianto di recupero e selezione nel sito ex Italcementi"
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“Ogni tentativo di utilizzare questo argomento in chiave di contrapposizione politica, così come ogni tentativo di appropriarsi ideologicamente di questa battaglia, è un tentativo sbagliato. Io, in qualità di candidato a sindaco, posso solo dire che la questione rifiuti ha caratterizzato in negativo l’immagine della città e che abbiamo il dovere di affrontarla con un approccio serio e responsabile nell’interesse della collettività”. Lo ha detto Antonio Lo Schiavo intervenendo ieri sera, presso il Sistema Bibliotecario Vibonese, all’incontro-dibattito “La gestione dei rifiuti: da problema a risorsa”, organizzato dal gruppo “Zero Waste Pizzo” in collaborazione con “Zero Waste Italy”. Al confronto, nel corso del quale è stata approfondita la “Strategia rifiuti zero”, hanno preso parte, tra gli altri, il presidente di “Zero Waste Europe”, Rossano Ercolini, il coordinatore del gruppo “Zero Waste Pizzo”, Filiberto Occhiato, il consigliere regionale Michele Mirabello e il deputato Bruno Censore. “Dobbiamo inevitabilmente iniziare a considerare la politica dei rifiuti non più come emergenza - ha aggiunto Lo Schiavo - ma adottando un approccio strategico e programmatico che ci consenta di raggiungere risultati sia sul piano dell’impatto ambientale che di quello economico. In questa ottica la ‘Strategia rifiuti zero’ ci fornisce una traccia che dobbiamo seriamente prendere in considerazione. Le politiche ambientali innovative e partecipate sono questioni ben presenti nel nostro programma, specie relativamente all’idea di mettere l’innovazione al servizio dei cittadini per rendere più facile e più giusta la vita delle comunità. Noi abbiamo una proposta concreta e delle idee precise a tal proposito. Penso alla grande area industriale dismessa del sito ‘ex Italcementi’, dove potrebbero trovare applicazione alcuni punti fondanti della ‘Strategia rifiuti zero’. In particolare, la realizzazione di un grande impianto di recupero e selezione dei rifiuti. Abbiamo proposto, nel dettaglio, il recupero del vetro e dei Raee, ma anche di altri materiali che abbiamo un valore economico e possano, quindi, contribuire a creare un indotto occupazionale partendo proprio dagli scarti. Il secondo grande tema sul quale ho molto insistito è quello del controllo sui contratti. L’ente comunale delega completamente a società private la gestione della raccolta rifiuti e della differenziata, servizi che noi paghiamo ma rispetto ai quali i disagi sono evidenti. Il contratto prevede, tra l’altro, un obiettivo molto ambizioso di raccolta differenziata, che dovrebbe raggiungere il 65%, mentre i dati ci dicono che siamo fermi all’8%. Ciò testimonia come il ruolo pubblico nella programmazione del settore sia stato completamente dismesso a favore di privati che non solo non hanno realizzato gli obiettivi ma hanno continuato ad incassare per servizi non erogati. Qualora diventassi sindaco, dal giorno successivo al mio insediamento si cambierà strategia sulla politica dei rifiuti e sarò felice di ragionare assieme a ‘Rifiuti zero’ sulle criticità che il settore riscontra, sull’adozione di un approccio culturale al problema e su strumenti che incentivino, anche fiscalmente, la raccolta differenziata. Sono convinto che il problema non siano i cittadini, piuttosto è quello di mettere le persone giuste al posto giusto all’interno dei processi decisionali e avere una politica coraggiosa che finalmente decida che anche in questa città bisogna cambiare pagina una volta per tutte”.
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