Lamezia, Mascaro: “Il nostro è un progetto rivoluzionario di cambiamento”
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Determinato e con le idee chiare sul futuro di Lamezia: Paolo Mascaro è stato accolto dall’entusiasmo della sua gente a Piazza Fiorentino nella zona ovest della città parlando di programmi e sviluppo. “Il nostro – ha detto il candidato a sindaco – è un progetto rivoluzionario di cambiamento, dobbiamo trasformare la storia della città”. “Priorità assoluta del nostro programma di Governo – ha esordito Mascaro – è il rispetto della legalità. Con tale espressione deve intendersi non una legalità di parata ma il rispetto di ogni forma di legalità nell’agire quotidiano e nella vita politico – amministrativa. Rispetto della legalità – ha aggiunto – significa anche cambiare la macchina amministrativa comunale e debellare l’illegalità che si annida nei procedimenti amministrativi. Un’azione di sburocratizzazione sarà compiuta appena intraprenderemo la nostra azione di Governo. Lamezia – ha detto ancora – deve diventare una città compatta. In questo momento è divisa non solo nei tre tradizionali centri, ma in tante periferie rese ancor più distanti da un trasporto pubblico assente. Interverremo per garantire un sistema di mobilità efficiente. Inoltre, dobbiamo impedire la desertificazione delle zone montane, ogni quartiere deve essere rivitalizzato, altrimenti la città muore. Le famiglie e i giovani saranno al centro della nostra idea di città”. E ancora: “Bisogna favorire concretamente le attività commerciali ed imprenditoriali. Da sempre abbiamo un’ottima classe imprenditoriale costretta negli ultimi anni a cercare fortuna fuori città. Lamezia non deve più essere una città respingente ma deve diventare attrattiva. Anche l’edilizia è ferma da tempo, bisogna invertire la tendenza”. E sull’aeroporto: “Siamo contrari alla società unica aeroportuale. Lo scalo di Lamezia, in continua crescita, non può accollarsi i debiti degli altri aeroporti calabresi, ma deve invece studiare ulteriori strategie di sviluppo che lo pongano come punto di riferimento strategico per il Mezzogiorno”. Mascaro ha parlato anche di rom e di integrazione. “Il campo di contrada Scordovillo – ha osservato – deve essere smantellato. Occorre partire da un censimento effettivo dei rom presenti in citta e da una seria politica di integrazione senza far perdere l’identità dei quartieri. Non va bene, come operato dalla recente amministrazione, trasferire 100 rom a San Pietro Lametino. Occorre collocarne dieci o quindici a quartiere. Questa città – ha concluso Mascaro – ha dei lacci che ne stanno frenando lo sviluppo. Agiremo con trasparenza e determinazione per portare avanti progetti di crescita condivisi e concreti. Avremo la volontà di cambiare realmente le cose”.
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