Birra artiginale di Calabria: il BirraDzaro di Catanzaro
- Written by Mirko Tassone
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Continua il nostro viaggio nell’universo dei micro birrifici calabresi. Dopo il Cunegonda di Spilinga, ci occupiamo del BirraDzaro di Catanzaro, ovvero il più giovane birrificio artigianale calabrese. Nato nel 2014, grazie all’intraprendenza di un ragazzo amante della birra, William D’Iuorno, al micro birrificio catanzarese il Registro eccellenze italiane ha conferito il marchio di qualità. Un riconoscimento importante che ha premesso al BirraDzaro di esporre la sue etichette all’Expo di Milano. Un marchio giovane, ma che ha saputo scalare rapidamente le gerarchie del mercato, posizionandosi in una fascia destinata a diventare, ogni giorno, più ampia. Quella dell’imprenditore catanzarese sembra essere un scommessa vinta. Eppure, all’inizio non è stato per nulla facile, così come non è facile conquistare il favore dei clienti con una birra calabrese. Come dice D’Iurno, “nella nostra regione ci sono produttori di birra di livello, ma se ne parla poco e soprattutto si fa fatica ad essere credibili. Nei pochi mesi di attività ho notato che c’è la tendenza ad affidarsi a marchi stranieri, si scelgono birre prodotte all’estero perché nell’immaginario comune la birra migliore è quella tedesca o belga, mentre in Italia esistono per lo più marchi molto noti ma piuttosto commerciali. Quando si parla di birra artigianale calabrese si nota un certo pregiudizio, che per fortuna svanisce dopo la degustazione del prodotto”. A spazzare via il pregiudizio, oltre alla qualità degl’ingredienti, l’infinita passione di chi ha saputo trasformare un passatempo in un’idea imprenditoriale. Le prime esperienze di birrificazione risalgono, infatti, a qualche anno fa, quando D’Iuorno, acquistò un kit domestico. All’inizio sembrava un gioco, tutt’al più un hobby. Con il tempo, però, la passione ha preso il sopravvento. Certo, la passione, a volte, non basta, serve un “quid”, quel qualcosa che faccia scattare la fatidica molla. Ed il “quid” è arrivato grazie all’incontro con il titolare di un birrificio. A quel punto, è nata l’idea di trasformare la passione in lavoro. Il primo esperimento è stato condotto grazie ad un mastro birraio cui sono state commissionate alcune ricette. Un lavoro certosino che ha permesso di trovare i giusti dosaggi e la giusta alchimia tra gusto ed aroma, tra odore e sapore. E’ nata così una birra che porta con sé un territorio ed una città. Una città racchiusa nel logo e nel nome. Oltre all’aquila che campeggia sulle bottiglie, il richiamo alla città di Catanzaro è evidente nel nome che rimanda a “Katan dzaro”, ovvero la traslitterazione dell’antico “Katastarion”.
Le Birre prodotte da BirraDzaro
Nera Stout 5,2%
Si presenta di colore rosso scuro e leggermente velata per la presenza di lievito, con schiuma nocciola fine e con gasatura delicata. Al naso odore dolce di caramello, e note fruttate di luppolo. In bocca gusto di Malto e caramello, corposa e con retrogusto persistente.
Accostamento: Stuzzicheria / Dolci
Rossa Doppio Malto 7,4%
Si presenta di colore ambrato e leggermente velata per la presenza del lievito, con schiuma bianca fine e con una gasatura delicata. Al naso evidenti note di Luppolo e malto, con aromi fruttati. Gusto maltato, moderatamente amaricato, corposo e con retrogusto persistente.
Accostamento: Primi/Carne/Formaggi/ Funchi
Bionda Lager 4,8%
Si presenta di colore giallo dorato e leggermente velata per la presenza del lievito, con schiuma bianca fine e con gasatura delicata. Al naso molto delicata, leggere note maltate e fruttate di luppolo. Molto beverina , buon corpo associato ad un gusto leggermente acidulo dovuto alla segale, lascia un piacevole retrogusto maltato leggermente amaro.
Accostamento: Lievitati/Aperitivi/ Fritti
Bionda Weiss 5,5%
Birra di frumento dal colore arancio pallido, torbido, con un grande cappello di schiuma bianca , fine e cremosa dalla buona persistenza. Al naso sentori di banana, fenoli, spezie da lievito; sentori un po’ aspri di uva. Al gusto un dolce che richiama aromi di banana frumento, polpa d’arancio; emerge una bella asprezza rinosa , che conduce ad un finale amaro ma di buona intensità.
Accostamento: Pesce/verdura/Pizza.