Coronavirus: in Calabria la fine del contagio è prevista per l'1 maggio
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“La fine dell’emergenza Covid-19 in Italia potrebbe avere tempistiche diverse nelle regioni a seconda dei territori più o meno esposti all’epidemia: in Lombardia e Marche, verosimilmente, l’assenza di nuovi casi si potrà verificare non prima della fine di giugno, in Emilia-Romagna e Toscana non prima della fine di maggio. Nelle altre Regioni l’azzeramento dei contagi potrebbe avvenire tra la terza settimana di aprile e la prima settimana di maggio”.
Sono le proiezioni fatte dagli esperti dell'Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni Italiane, coordinato dal professor Walter Ricciardi, direttore dell’Osservatorio e ordinario di Igiene all’Università Cattolica e dal dottor Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell’Osservatorio.
“L’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane - spiega Solipaca- ha effettuato un’analisi con l’obiettivo d’individuare, non la data esatta, ma la data prima della quale è poco verosimile attendersi l’azzeramento dei nuovi contagi e si basa sui dati messi a disposizione quotidianamente dalla Protezione civile dal 24 febbraio al 17 aprile”.
In Lombardia, in cui si è stato individuato il primo paziente, l’azzeramento dei nuovi casi non dovrebbe avvenire prima del 28 giugno, nelle Marche non prima del 27 giugno.
Nel Lazio bisognerà aspettare, invece, almeno il 12 maggio; in Veneto e Piemonte il 21 maggio.
Nelle regioni del Sud Italia l'azzeramento dei nuovi contagi dovrebbe iniziare tra la fine del mese di aprile e l'inizio di maggio.
In particolare, per Sardegna e Sicilia le date previste sono rispettivamente 29 e 30 aprile; per la Calabria il primo maggio; per Puglia e Abruzzo il 7 maggio; per la Campania il 9 maggio.
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