“Merini”, Premi Speciali a Paravati, Galati e Tagliani
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Dopo i premi istituzionali (Presidente della Repubblica, Presidente del Senato e Presidente della Camera dei Deputati), assegnati nei giorni scorsi dalla giuria del premio Alda Merini (G. Battista Scalise, Mario D. Cosco, Antonio Montuoro, Mauro Rechichi e Vincenzo Ursini) rispettivamente a monsignor Antonio Cantisani, Roberto Coppola e Terri Boemi, l’Accademia dei Bronzi, in attesa di rendere note le cinque opere finaliste della sezione “poesia inedita”, ha definito ieri i nomi dei tre premiati speciali ai quali saranno consegnate apposite targhe di argento realizzate da Michele Affidato. Quest’anno riceveranno tale riconoscimento, assegnato per meriti culturali o sociali, la dottoressa Angela Paravati, direttrice della Casa Circondariale di Catanzaro, l’artista Giuseppe Galati e la poetessa Caterina Tagliani. “Sono tre premiati – ha detto Vincenzo Ursini, presidente dell’Accademia dei Bronzi – che da tempo contribuiscono a diffondere efficacemente l’arte e la poesia, creando uno stretto legame con la cultura del territorio”. “Il nostro premio – aggiunge Ursini – realizzato con l’adesione della Camera di Commercio, partner dell’iniziativa, dell’Associazione di volontariato ‘Anvos’, della ditta ‘Esselle Costruzioni srl’ di Luigi Scicchitano e di altri piccoli operatori economici si differenzia dalle tante altre iniziative proprio per questa sua concreta aderenza alla realtà culturale del territorio dalla quale trae vitalità e significativi spunti di riflessione. I tre riconoscimenti speciali dedicati ad ‘Alda Merini’ rappresentano, insomma, il nostro più sentito ringraziamento verso chi da anni promuove la diffusione della poesia, soprattutto quando questa diventa mezzo di riscatto sociale”. La consegna dei riconoscimenti speciali si terrà sabato 4 luglio, alle ore 10,30, nei Saloni di un noto albergo cittadino, nell’ambito della premiazione dei vincitori della quarta edizione del premio di poesia dedicato alla poetessa dei Navigli alla quale interverranno decine di autori di ogni regione. Queste le motivazioni della giuria. “Da anni direttrice della Casa Circondariale ‘Ugo Caridi’ di Catanzaro, il più grande istituto penitenziario della Calabria, Angela Paravati ha raggiunto qualificati obiettivi di recupero dei detenuti, attivando progetti di lettura, scrittura creativa, incontri letterari, manifestazioni musicali e teatrali; iniziative che hanno determinato uno stretto legame con la cultura del territorio. Nel contempo, intensa è stata la sua quotidiana attività tesa a favorire la formazione dei detenuti, attraverso la realizzazione di laboratori artigianali e progetti di educazione alla legalità, contribuendo, in tal modo, al loro reinserimento concreto nella società civile”. Giuseppe Galati, nelle sue opere pittoriche, racconta la Calabria con sofferta passione esaltando la pena e l’orgoglio dei lavoratori e il fascino malinconico e aspro dell’ambiente in cui vivono. La sua arte nasce dall’humus della vita di tutti i giorni e ripropone problematiche e contraddizioni mai risolte. I suoi, sono dipinti che divengono a volte veri documenti e si fanno cronaca. È il caso dell’opera premiata, dal titolo ‘Il nostro terzo mondo’, attraverso la quale Galati ricostruisce la ribellione della gente della frazione Piani di Acquaro contro lo stato di abbandono delle loro contrade”. La poetessa Caterina Tagliani, invece, riceverà il premio speciale Merini per la lirica ‘Signor d’antico stampo’, dedicata al compianto Antonio Benefico, componente di giuria del premio nelle passate edizioni, scomparso improvvisamente nel mese di settembre 2014. “È, questa - scrive la giuria - una dedica particolare, un parlare fitto con un amico della poesia che è volato prematuramente lontano e al quale è giocoforza affidare ancora la gioia dello scrivere e di stringere con lui un patto di sincera amicizia e riconoscenza. Un doveroso omaggio, insomma, ad un amico della poesia, ma soprattutto ad un profondo conoscitore della storia e delle tradizioni di Catanzaro, città che Totò Benefico ha profondamente amato”.