Catanzaro, la protesta del settore eventi: “Crisi nera e Governo sordo”
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“La sospensione di tutta la convegnistica, inclusi eventi scientifici e congressi, accompagnata alla chiusura dei teatri, nonostante gli sforzi economici profusi per far svolgere queste attività in condizioni di totale sicurezza, determinerà pesanti conseguenze per un settore che, anche in Calabria, garantisce da sempre lavoro e sviluppo”.
ùLa testimonianza arriva da Catanzaro e a farsi interprete della situazione drammatica del comparto è l'imprenditrice Monica Minervini. Una vita spesa nella cosiddetta “event industry”, tra seminari, corsi di formazione, fiere nazionali e internazionali, spettacoli culturali e di moda.
Poi, la mannaia del Covid. “Mai vista una cosa del genere” sottolinea, commentando gli ultimi dati di “Astra Ricerche”: riduzione dei fatturati fino all'83 per cento e tagli dei dipendenti (fissi e collaboratori) che arrivano al 40 per cento.
“Un disastro - evidenzia - che mette in ginocchio un settore, evidentemente, trascurato dal Governo nella predisposizione dei suoi Dpcm. La ripartenza, per noi, si sposta a dopo il primo trimestre del 2021. Che faremo per i prossimi sei mesi? Né gli eventi digitali possono essere considerati una soluzione perché non sopperiscono affatto all’assenza degli eventi in presenza”.
Il tema del lavoro è particolarmente drammatico.
“Le nostre imprese - spiega Monica Minervini - fanno parte di una filiera lunghissima che coinvolge agenzie specializzate, strutture alberghiere per sedi congressuali e location, service audio-video, allestitori, scenografi, registi, società di catering, hostess. Fermarci significa fermare il lavoro di tutte queste persone, direttamente e indirettamente coinvolte”.
“In assenza di ristori - conclude l'imprenditrice catanzarese - il nostro futuro è segnato. Anni di lavoro che vanno in fumo senza nessuna considerazione da parte della politica. Credo che, a questo punto, sia giusto scendere platealmente in piazza per manifestare, civilmente ma con fermezza, contro un Governo che si è rivelato del tutto sordo e inadeguato per questo Paese”.