Filogaso, lutto cittadino per i due opera i morti ieri
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La comunità di Filogaso è attonita e stravolta per l’incidente mortale capitato ai due giovani operai di San Pietro a Maida, Vito Iellamo e Gabriel Daniel Pan, entrambi di 43 anni, verificatosi sul cantiere per i lavori di ristrutturazione della sede municipale durante l’installazione delle grondaie ed esprime tutto il suo cordoglio ai familiari dei deceduti.
Il sindaco di Filogaso ha indetto il lutto cittadino e deposto una corona di fiori sul monumento ai caduti in guerra, dove, anni addietro, è stata collocata una lapide per i caduti sul lavoro in ogni parte del mondo ed a Filogaso. Il ricordo va soprattutto ad Antonio Gallippi che nel lontano 1956 a Filogaso durante la realizzazione della rete fognaria perse la vita per il crollo della parete dello scavo.
La Regione ha stanziato un contributo di circa 450.000 euro per il consolidamento statico dell’edificio comunale realizzato negli anni Settanta. C’è stato, da quanto sembrerebbe, un contatto accidentale tra una grondaia ed un cavo elettrico che attraversa l’edificio. Il rischio elettrico, quasi sempre fatale, da contatto accidentale è molto diffuso non solo sui cantieri edili ma anche e soprattutto, come dicono le cronache, nelle abitazioni.
Inutili sono stati i soccorsi dei sanitari del Suem prontamente intervenuti sul luogo dell’incidente. Il procuratore di Vibo, dottor Camillo Falvo, il sostituto, dott.ssa Concettina Iannazzo, insieme ai carabinieri della Stazione di Maierato, giunti sul posto, hanno avviato le indagini per accertare le cause dell’incidente e stabilire se siano state rispettate tutte le disposizioni legislative in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
L’incidente di ieri ripropone ancora una volta il problema della sicurezza sui cantieri. Gli incidenti in Italia sono in continuo aumento. Il rischio residuo non è eliminabile perché esiste sempre ‘’l’imponderabilità” degli eventi.
Per questa ragione ed al fine di prevenire gli infortuni sono necessarie la sinergia e la collaborazione tra tutte le figure previste nel Testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: imprenditori, lavoratori, responsabili della prevenzione e protezione (Rspp), responsabili dei lavoratori per la sicurezza ( Rls ) ed enti istituzionali (Inail, Asl, Provincia, Comune, ecc...).
I drammi o i lutti familiari per inabilità sul lavoro o per incidente mortale ed i costi sociali conseguenti (si valuta che gli incidenti sul lavoro costino allo Stato l’equivalente di un punto percentuale di Pil) dovrebbero costituire un monito per tutti. La sicurezza deve comunque diventare soprattutto ed innanzitutto, più che una legge che impone obblighi e sanzioni pecuniari e penali, una cultura, una norma del vivere civile nella consapevolezza che ogni singola vita umana vale molto di più dei costi che essa comporta.