Come la 'ndrangheta ha conquistato l'Australia
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Il potere di “seduzuone” della ’ndrangheta non conosce limiti geografici, etnici o nazionali. Ad essere controllati dai capi bastone delle cosche calabresi non ci sono, infatti, solo politici italiani. A confermarlo, l’inchiesta giornalistica condotta dal reporter Nick McKenzie che, in un servizio mandato in onda sulla televisione Fairfax Media – Abc Four Corners, ha dimostrato come le ‘ndrine sarebbero riuscite ad ampliare la loro sfera d’influenza in Australia tenendo a libro paga numerosi politici attivi sia sul piano federale che statale. Ad agevolare l’infiltrazione della ‘ndrangheta alcune “falle” presenti nella normativa che assicura la raccolta fondi da parte dei comitati elettorali che fanno capo ai singoli politici. L’inchiesta è stata condotta anche in Calabria, dove il giornalista australiano è approdato per cercare i parenti dei boss delle famiglie attive nel suo Paese. Dopo aver incontrato alcuni magistrati italiani, McKenzie avrebbe concluso che la ‘ndrangheta australiana ha consolidato il proprio potere usando le stesse tecniche impiegate in Italia, ovvero “minacce e violenze sia in attività economiche lecite, come il commercio di frutta ed ortaggi, sia in quelle illecite come il traffico di droga”. L’inchiesta ha messo a nudo i legami tra "riconosciuti e sospetti criminali" appartenenti alla ’ndrangheta ed importanti uomini politici. Addirittura un uomo "direttamente legato alla mafia (calabrese)" incontrò l’allora capo del Governo, John Howard ed altri leader ad eventi di raccolta fondi per il Partito Liberale nei primi anni 2000. McKenzie ha fatto emergere come i politici dei due più importanti partiti australiani, laburisti e liberali, sarebbero stati oggetto di pressioni da parte di donatori legati alla ’ndrangheta per favorire i loro affari. Secondo un rapporto della polizia del 2013 la mafia calabrese avrebbe fatto ricorso ad alcuni prestanome che avrebbero usato "la loro immagine pubblica del tutto legale" per favorire gli affari dei padrini attivi nel paese dei canguri.
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