“Enotria: da terra di vino a patria della Dieta mediterranea”, a Gerece l'incontro organizzato da Ada Calabria
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L’Associazione dei direttori d’albergo promuove la Dieta mediterranea e la pone al centro di un progetto di sviluppo turistico italiano col Centro studi manageriali “Raffaelo Gattuso”. Una pianificazione che è partita in piena pandemia attraverso tre webinar dedicati per progettare un’attenta formazione al fine di dare corpo e vita a una visione che qualificherà la figura dell’hotel manager con il progetto pilota del direttivo della regione Calabria denominato “Enotria: da terra di vino a patria della Dieta mediterranea", che finalmente in presenza, sarà presentato il 27 novembre prossimo nella rinnovata cornice di Palazzo Sant’Anna a Gerace.
Un progetto che mira al rilancio del turismo italiano e a consolidare il marchio del made in Italy delle eccellenze enogastronomiche, salvaguardando la bontà dei prodotti identitari certificati che rendono la nostra Dieta Mediterranea un stile di vita salutare che non poteva non essere adottato da Ada Italia per l’intera penisola, ponendo l’attenzione su “Cultura e salute: la Dieta mediterranea”.
La riscoperta della destinazione turistica Calabria in chiave enogastronomica e il rafforzamento del connubio inscindibile tra l'hôtellerie e la ristorazione di qualità saranno alcuni degli argomenti trattati nel fitto programma degli interventi che vedranno la presenza di Demetrio Metallo, vice presidente nazionale di Ada Italia e Giavannangelo Pergi, presidente del Centro studi manageriali Ada “Raffaello Gattuso”.
Dopo il saluto del presidente regionale Francesco Gentile prenderanno la parola il sindaco della città ospitante, Giuseppe Pizzimenti, e i primi cittadini Caruso Giusy e Giovanni Verduci dei Comuni presìdi Slow Food di Ciminà e Motta San Giovanni. Seguirà l’intervento di Leone Giuseppe, delegato dell’assessorato Cultura e beni culturali del Comune di Nicotera, che proietterà un video degli anni ’50 durante il quale sono ripresi gli scienziati capitanati da Ancel Benjamin Keys, che dimostrarono attraverso i propri studi l’efficacia del regime alimentare salutare della comunità nicoterese che evidenziava una ridottissima percentuale di malattie cardiovascolari e obesità. Questi studi portarono la Dieta mediterranea al riconoscimento di patrimonio Unesco per il regime alimentare e durante il convegno saranno approfonditi in campo scientifico dal professore di Scienza dell’alimentazione Pier Luigi Rossi dell’Università di Siena, Bologna e Roma, e la naturopata bioterapeuta nutrizionale Patrizia Pellegrini, che collaborano al progetto calabrese da tempo e saranno coadiuvati dai docenti Tullio Romita, Alfredo Focà e Andrea Proto delle tre università calabresi. A esporre le esperienze legate alla Dieta come educazione del “mangiar sano” e corretto uso alimentare dei cibi in Calabria sarà Antonio Leonardo Montuoro, presidente dell’Accademia internazionale e dell’osservatorio della Dieta mediterranea. Il convegno è stato organizzato anche per confrontarsi col referente dei produttori della Condotta Slow food di Reggio Calabria Giovanni Galasso, coi presidenti dei Gal Terre Vibonesi e Locridee Vitaliano Papillo e Francesco Macrì, col presidente dell’Istituto tecnico superiore “Elaia Calabria” Cataldo Lopardo e il referente dell’Its Efficienza energetica di Reggio Calabria Marcello Spagnolo. Un ampio spazio dedicato ai prodotti identitari del territorio, che sarà tracciato anche da Valerio Caparelli, direttore dell’Accademia nazionale italiana tradizioni alimentari. Concluderanno l’evento due casi studio: il referente della condotta Slow food “Ritmo Mediterraneo” Francesco Biacca illustrerà un modello per promuovere lo sviluppo dell’accoglienza e dell’ospitalità e il socio Ada Calabria Massimo Vasinton, presidente dell’Associazione Albergatori Tropea, si soffermerà sui prodotti gastronomici identitari come volano di sviluppo della Costa degli Dei.
Non rimane che partecipare all’incontro organizzato dai manager alberghieri calabresi per conoscere quali siano le finalità e gli obiettivi del progetto redatto dal segretario regionale Marco Borgese, che punta su una destinazione culla di cultura e meta ambita per i suoi prodotti enogastronomici identitari con uno sguardo rivolto al futuro ponendo le basi per passare dalla teoria alla pratica iniziando a costruire menù, network e progetti con una rete capillare che includa ogni associazione di categoria dell’industria turistica.
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