Centinaia di appassionati di fotografia si formano a Montepaone
- Written by Redazione
- Published in in evidenza
- 0 comments
La filosofia del linguaggio fotografico nella tecnologia a servizio dello sguardo dell’uomo contemporaneo; sono affascinanti i temi affrontati nell’evento che ha riunito, nel weekend scorso, a Montepaone Lido, centinaia di appassionati di fotografia. L’occasione è stata data dal Canon Day, evento organizzato da Cine Sud nei locali del centro commerciale montepaonese, all’interno del quale fotografi professionisti, amatori e semplici curiosi hanno avuto l’occasione di sperimentare le attrezzature professionali (tra cui le regine EOS 5DS ed EOS 5DSR) messe a disposizione gratuitamente, e di partecipare ai workshop tenuti dai docenti di Canon Academy Fabio Bernardo e Mariano Bevilacqua. “Un’opportunità di formazione a diretto contatto con professionisti del settore - ha spiegato il responsabile di Cine Sud Francesco Mazza - ma soprattutto con fotografi che custodiscono nel loro lavoro quotidiano la passione per questa forma d’arte che permette loro di restituire allo spettatore quello che ritraggono, con una sensibilità fuori dal comune”. Così nei workshop che hanno accolto fotografi dilettanti e professionisti, la filosofia della casa costruttrice giapponese si fonde con l’esperienza professionale dei docenti, tra cui figura Mariano Bevilacqua che si presenta con “Frammenti di un attimo”, il lavoro realizzato negli anni passati come fotografo di scena. Dal percorso che lo aveva portato a diplomarsi in conservatorio come direttore di orchestra al salto nel mondo della fotografia, Bevilacqua ha riassunto la sua storia biografica restituendo ai presenti le emozioni di fermare il tempo nell’esperienza a seguito del Royal Ballet, nella Royal Albert Hall di Londra. La poetica fotografica nella lezione del docente incrocia poi la guida alla conoscenza della tecnologia a disposizione di quanti si avvicinano al mondo digitale senza troppe conoscenze tecniche. Così la gara al maggior numero di pixel, intesa dai poco esperti come garanzia di una scelta migliore, perde di significato dietro la necessità di comprendere l’importanza di avere a disposizione più spazio sul sensore per meglio distribuirli e per garantire il necessario spazio e una minore densità, vero elemento distintivo di un prodotto finale di qualità. Ancora: la scelta delle ottiche e le valutazioni preliminari sull’attrezzatura da considerare come mezzo per realizzare un’idea e mai come una moda da inseguire. Dalla fotografia alla videografia, nell’evento di Cine Sud è Francesco Mazzeo a svelare un mondo ancora poco navigato dagli amatori ma da tempo ormai sperimentato dai professionisti. Il concetto di una storia da narrare attraverso le immagini è presentato dal docente di Camera Service Italia, come il momento di svolta nel mondo della videografia che dalle videocamere è passata a sfruttare la tecnologia fotografica per un risultato che ha dato nuove sfumature soprattutto nel campo dei reportage. “Quello che è maggiormente cambiato con l’utilizzo della tecnica di video reflex - spiega Mazzeo - è il concetto del racconto video recuperato non come una sequenza di belle immagini ma come una narrazione che ha trasformato il fotografo in uno storyteller. È diverso il mezzo tecnico e il modo di utilizzarlo su supporti stabili come un cavalletto. È il videografo a dover sapere cosa inquadrare e come inquadrarlo, in un lavoro che non si può svolgere se alla base non vi è una chiara idea di un racconto da sviluppare”. Migliaia gli scatti e i video realizzati sul set affollato di bellissime modelle per una giornata diversa e dall’alto scopo didattico che ha assunto il valore di una campagna all’acquisto consapevole e di un momento di coesione sociale a cui hanno partecipato divertiti anche i turisti locali.