Mauro rilancia la Zes a Gioia Tauro: ''No all'accorpamento dell'autorità portuale con Messina"
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''Per il porto di Gioia Tauro è l'ultima chiamata. Il principale snodo industriale della nostra provincia rappresenta uno dei pilastri della nascente Città Metropolitana. Alla costante situazione di crisi, che l'infrastruttura soffre ormai da diversi anni, si risponda con una decisa inversione di tendenza, partendo dall'istituzione della Zes''. E' quanto dichiara il consigliere delegato alla Città Metropolitana di Reggio Calabria Riccardo Mauro commentando la recente apertura del Ministro ai Trasporti Graziano Delrio circa la possibilità di istituire la Zona Economica Speciale al porto di Gioia Tauro. ''La recente mobilitazione degli operatori portuali - prosegue Mauro - ha messo ancora una volta in evidenza la drammatica situazione che il porto sta vivendo. Una condizione depressiva che rischia di impoverire, soprattutto dal punto di vista occupazionale, la principale eccellenza industriale della Città Metropolitana di Reggio Calabria''. ''Il porto di Gioia Tauro è a un bivio - dichiara ancora il consigliere delegato - da una parte l'impoverimento definitivo della struttura ed il conseguente tramonto di qualsivoglia prospettiva di sviluppo, dall'altra la possibilità di rinascere come centro propulsivo integrato in un sistema di trasporti a infrastrutture che rilanci la Città Metropolitana di Reggio Calabria come uno dei principali snodi logistici e commerciali di tutto il Mediterraneo''. "Occorre ricordare - continua il consigliere della Svolta - come di recente una multinazionale abbia scelto Gioia Tauro per produrre una nuova e tecnologica autovettura. Questo è un segnale importante che ci suggerisce come su questa zona vadano incentivati gli investimenti e la Zes è fondamentale per sviluppare tutte le attività del così detto retro porto". ''Non ci convince al contrario - prosegue Mauro - la proposta, inserita nel piano strategico della portualità e della logistica, approvato in via preliminare all'inizio dello scorso mese di luglio, che accorpa l'autorità portuale di Gioia Tauro con quella messinese, svuotandola di fatto della sua specifica vocazione e rischiando un pasticcio burocratico assolutamente disallineato rispetto alla centralità che l'infrastruttura calabrese dovrebbe riacquistare all'interno del sistema portuale italiano''. ''Nei giorni scorsi abbiamo finalmente appreso un segnale incoraggiante dal Ministro ai Trasporti Graziano Delrio. L'istituzione della Zes sarebbe il primo passo verso il rilancio dell'infrastruttura portuale. Ma non basta. Il porto va collegato all'interno della rete logistica dei trasporti calabresi, inserendolo in un sistema che metta insieme le due direttrici, tirrenica e jonica, anche attraverso l'implemento delle trasversali. Se così non fosse - conclude il consigliere Mauro - il porto sarebbe destinato a rappresentare per la Calabria l'ennesima cattedrale nel deserto. Un'ipotesi da scongiurare con un intervento immediato da parte del Governo''.
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