Abusivismo: sequestrata porzione di uno stabile
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La Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria ha eseguito il sequestro preventivo disposto dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della Procura della Repubblica, di una porzione di un’immobile realizzato in località Cannitello del Comune di Villa San Giovanni e più precisamente di: un’elevazione costituente il terzo piano fuori terra; una scala in cemento armato; un sottotetto costituente la copertura dell’intero fabbricato. Le complesse e prolungate attività di indagine coordinate dal magistrato titolare delle indagini della locale Procura, Sara Amerio, hanno fatto emergere, secondo gli inquirenti, la realizzazione di manufatti mantenuti ed utilizzati in difformità rispetto a pregresse concessioni edilizie e l’assenza del nulla osta della competente Autorità in relazione all’occupazione di suolo demaniale marittimo, edificazioni di opere mai condonate con l’ulteriore realizzazione senza autorizzazione di un terzo piano fuori terra. Le indagini, sostengono gli investigatori, hanno consentito di accertare presunte responsabilità a carico del tecnico progettista della ditta, il quale avrebbe prodotto documentazione tecnica ideologicamente falsa e fuorviante tale da prevedere opere strutturali in contrasto con le previsioni del Piano di Assetto Idrogeologico della Regione Calabria. Sono state inoltre accertate, sostengono gli inquirenti, nei confronti del Dirigente dell’Ufficio Tecnico comunale di Villa San Giovanni, che risulta tra i 5 indagati del relativo procedimento penale, in ordine ai reati di abuso d’ufficio, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, oltre che in concorso con gli altri per le violazioni demaniali, paesaggistiche ed edilizie. Le contestazioni addebitate, sulla scorta di quanto ricostruito dagli investigatori, al responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Villa San Giovanni si riferiscono al fatto di aver intenzionalmente procurato un vantaggio ai proprietari dell’immobile, consentendo, la possibilità di edificare (dove con il termine edificare va inteso l’aumento di volumetria di un’immobile già esistente) in una zona turistica e di particolare pregio paesaggistico (località Cannitello di Villa San Giovanni) in palese violazione ai vincoli a cui è sottoposta la località, norme che di fatto prevedono la inedificabilità avendo di conseguenza formato concessioni edilizie chiaramente in contrasto con le norme dettate dal P.A.I. Calabria che introduce criteri di inedificabilità della zona e il divieto di realizzazione di nuove opere conseguentemente ad interventi di demolizione.