Adozioni internazionali, Roccisano: “Riprendiamo in mano l’iter”
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L’assessore regionale alle Politiche sociali Federica Roccisano ha presentato il nuovo servizio regionale per le adozioni internazionali. Si tratta di un’iniziativa che si svolgerà in collaborazione con l’Arai (Agenzia regionale per le adozioni internazionali) Piemonte. L’assessore Roccisano ha sottolineato quanto questo settore delle adozioni sia delicato ed importante. “Al punto – ha detto – che ci accostiamo ad esso con grande pudore. La nostra iniziativa parte da una delibera del passato cui non è stato mai dato seguito. Noi, recependo l’importanza, abbiamo subito dato seguito, attivandoci nell’organizzare questo servizio, che sarà curato da Franca Sammano, al quale abbiamo dato una sede appropriata perché i minori devono avere un riferimento nella ‘Casa’ dei calabresi. La nostra collaborazione con l’agenzia del Piemonte prevede anche la formazione, perché è necessario formare, sia le famiglie, che gli insegnanti e quanti saranno coinvolti nel progetto. Sono certa – ha affermato l’assessore Roccisano - che questi bambini di colore saranno per noi una ricchezza perchè serviranno da stimolo per una maggiore integrazione nella nostra regione. Intendiamo riprendere in mano l’iter delle adozioni internazionali, a partire da oggi, ufficializzando la sede ed il numero verde che è 800.155.500. Questa giunta vuole essere dalla parte dei più deboli ed i minori vanno tutelati in ogni fase della loro vita. Vogliamo dar loro la possibilità di vivere in un contesto adatto per essere più amati, dimostrando la grande dote della Calabria che è quella dell'accoglienza ed è bello fare questa esperienza con una regione del nord”. Il Garante per l’Infanzia della Regione Marilina Intrieri ha evidenziato come le convenzioni internazionali abbiano già avuto le ratifiche dei vari Paesi che l'hanno sottoscritto sancendo, così, come diritti fondamentali quelli dei minori. “Siamo qui – ha precisato - per riconfermare il diritto del minore ad avere una famiglia proprio dove ci sono minori senza famiglia. Spero che si apra un momento nuovo per quanto riguarda la politica dell’infanzia. La Calabria è l’unica regione, purtroppo, che non ha un osservatorio minorile senza il quale non si riesce a determinare una politica nel suo complesso rispetto alle scelte fondamentali che occorre fare. Vi sono troppi minori nelle strutture mentre devono stare nelle famiglie”. Per il dirigente del’Arai piemontese Annamaria Colella “i bambini hanno bisogno della responsabilità politica, oltre agli operatori validi, per avere una risposta valida alle loro domande. La Regione Calabria è la prima regione del sud – ha puntualizzato Colella - a mettere a disposizione un servizio pubblico alle coppie che intendono servirsi delle adozioni di minori. C’è bisogno di competenza, trasparenza per monitorare i costi. La fiducia della coppia non deve essere tradita. Abbiamo preso già diciassette coppie della Calabria di cui cinque hanno già avuto l’adozione. Questa è anche una dimostrazione di come l’Italia sia avanti nella cultura dell'accoglienza”.
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