Inchiesta Cara: Laura Ferrara (M5S) avanzò dubbi già nel 2014
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Smentita nei fatti. Più di un mese fa le Misericordie diramavano un comunicato in cui si affermava che, in seduta segreta, il Capo Dipartimento per le Libertà civili e l'Immigrazione del Ministero dell'Interno aveva accertato l’assenza di irregolarità sulla gestione del Cara di Isola Capo Rizzuto da parte delle stesse. Di irregolarità, criticità ed ombre invece ne aveva denunciate l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Laura Ferrara, in seguito alla sua visita ispettiva nel 2014, denunce che aprirono la strada ad una serie di inchieste giornalistiche anche su organi di stampa nazionale. Oggi quei numerosi dubbi insistono in un’inchiesta, condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Crotone, sul business dei migranti in cui appare, fra gli altri, il nome del vicepresidente delle Misericordie, Leonardo Sacco. "Ero rimasta stupita dalla completa fiducia che Morcone aveva riservato alla gestione di alcuni servizi del Cara – commenta Laura Ferrara –. La convinzione che la gestione del Cara di Crotone sia un sistema ai limiti della legalità e della trasparenza è radicata nel fatto che la stessa prefettura non è in possesso di documenti importanti, come i bilanci consuntivi e quelli relativi ai subappalti. Inoltre io stessa – aggiunge – sono ancora in attesa di documentazione regolarmente richiesta e della quale ad oggi non riesco ancora a prendere visione". Documentazione che la Ferrara aveva richiesto proprio perché in base alla convenzione esistente dovevano essere in possesso della Prefettura competente. "Da tempo si parlava di questa inchiesta a Crotone – continua la portavoce pentastellata – non poteva passare inosservato agli inquirenti il passaggio da una ditta a cui è stato sospeso il certificato antimafia, ad un’altra gestita comunque della stessa famiglia". Il riferimento dell’europarlamentare è alla società di catering il Quadrifoglio, sul cui affidamento della fornitura vertono le indagini. "Mi auguro che le indagini possano una volta per tutte chiarire quanto avviene nel Centro di Isola, come Movimento 5 Stelle continueremo a rimanere vigili. Siamo in attesa inoltre del blitz annunciato dallo stesso Morcone durante la sua audizione. L’accoglienza può sì essere un’occasione per il nostro territorio al centro del Mediterraneo, ma non può essere un business sulla pelle dei migranti e a scapito dei cittadini italiani".