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Vibo: infermieri e personale dell’unità “Obi Covid” dello “Jazzolino” ringraziano cittadini

Il personale infermieristico e di supporto, dell’Unità operativa Obi Covid, del presidio ospedaliero “Jazzolino” di Vibo Valentia, che da qualche settimana si trova in prima linea ad affrontare l’emergenza sanitaria causata dal coronavirus, sente il dovere di segnalare la vicinanza che la gente del Vibonese, spontaneamente, sta dimostrando.

"A tal proposito - si legge in una nota - desideriamo esprimere un ringraziamento per la grande generosità e lo spirito di solidarietà che concretamente ci è stato dimostrato con invio di presidi ed attrezzature sanitarie, fondamentali per la nostra sicurezza e per la qualità dell’assistenza ai nostri pazienti.

È nostra volontà, pertanto, ringraziare tutti.

Abbiamo ricevuto delle mascherine, prodotte artigianalmente, che stiamo distribuendo alla popolazione, sicuramente utili perché permetteranno di ridurre il rischio di contagio, ringraziamo le ditte “Domy Tessile di San Calogero” e “Sharon cuscini di Mileto”.

Un ringraziamento è rivolto a Giuseppe, un giovane vibonese, che insieme alla comunità pizzonese con le sue lanterne, ha donato centinaia di divise monouso.

Altre divise monouso ci sono state donate dal “Centroagriedil di Limbadi”, e tanti singoli cittadini ci hanno donato visiere ed occhiali protettivi.

Anche il conduttore televisivo Marco Renzi, venuto a conoscenza delle difficoltà che avevamo a comunicare tra di noi (tra ambiente sporco e pulito), ci ha consegnato personalmente degli utilissimi walkie talkie.

Un contributo importantissimo, è giunto dalla parrocchia San Filippo D’Agira e dal Comitato Festa di Favelloni che hanno donato due monitor necessari per il controllo dei parametri vitali.

Un riconoscimento particolare va alla giovanissima Ilenia Iannello, che venuta a conoscenza della necessità di dispositivi di protezione e di altro materiale sanitario, necessari per affrontare questa terribile malattia, ha avviato una raccolta fondi e senza risparmiarsi sta sacrificando, uno dei periodi più belli della sua vita, per dare risposte immediate alle richieste dei vari reparti.

La lista delle cose ricevute è lunghissima, un monitor per controllo parametri vitali, mascherine chirurgiche, calzari monouso, camici monouso, guanti monouso, 3 pulsossimetri da dito, 1 scaldabiberon, 3 termometri, 3 coppie sponde protettive per letto, occhiali e visiere protettivi e tanto altro.

Ancora una volta - conclude la nota - grazie per il contributo che avete voluto dare, questo ci fa sentire che siete vicino a noi".

Chiaravalle Centrale: solidarietà e vicinanza a Pungitore da parte del consiglio comunale

Riceviamo e  pubblichiamo nota stampa dell'ultimo consiglio comunale di Chiaravalle Centrale che esprime solidarietà e vicinanza al collega Francesco Pungitore, in merito ai recenti avvenimenti che lo hanno visto soggetto a minacce:

"L'applauso corale e convinto dell'aula ha concluso l'ultima seduta di consiglio comunale a Chiaravalle Centrale. Una testimonianza di vicinanza e solidarietà al giornalista Francesco Pungitore che, nei giorni scorsi, si è visto recapitare a casa una una lettera anonima dai toni intimidatori. In particolare, il sindaco, Mimmo Donato, e il consigliere comunale del Pd, Pino Maida, hanno preso la parola per difendere l'operato del noto professionista, presidente della locale Consulta della Cultura e impegnato anche in alcune importanti battaglie civiche sul territorio in qualità di presidente del Comitato “Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato”. Il consesso chiaravallese si era riunito per deliberare l'adesione dell'ente alla Stazione unica appaltante. Punto approvato all'unanimità.

La seduta è stata, successivamente, caratterizzata da un lungo botta e risposta tra la maggioranza e il consigliere di minoranza ed ex sindaco Gregorio Tino, sull'interrogazione dell'opposizione in merito alla conduzione dell'area ludico-ricreativa di località “Foresta”, assegnata in gestione a privati nella precedente gestione commissariale del Comune. L'esecutivo ha delegato, sostanzialmente, agli uffici competenti oneri e responsabilità del vecchio bando di gestione, scaduto nei giorni scorsi.

Tino che, per inciso, non ha formalizzato la costituzione del gruppo consiliare di Forza Italia, come invece ci si aspettava alla vigilia, alla fine si è, comunque, dichiarato “non soddisfatto” delle risposte formulate dal sindaco. Il primo cittadino, dal canto suo, ha definito “un esercizio di pura letteratura” la discussione che la minoranza ha proposto, ricordando che fu una commissione prefettizia ad assegnare la gestione dei campetti, dopo la caduta dell'amministrazione Tino, e che “non si comprende il valore e lo scopo di un dibattito ex post adesso che la convenzione è ormai scaduta”.

L'Osservatorio del disagio abitativo esprime solidarietà agli attivisti di Prendocasa

Riceviamo e pubblichiamo, nota stampa da parte dei membri dell'Osservatorio sul disagio abitativo di Reggio Calabria, i quali intendono manifestare solidarietà nei confronti degli attivisti di Prendocasa (Cosenza) in merito alle azioni di polizia nei loro confronti:

"L’Osservatorio sul disagio abitativo, costituito dal COSMI, CSOA A. Cartella, CSC Nuvola Rossa, ASIA-USB Reggio Calabria, Società dei Territorialisti e Un Mondo Di Mondi, insieme al Movimento Reggio Non Tace e alla Collettiva Autonomia,  esprimono la loro solidarietà agli attivisti di Prendocasa Cosenza per le operazioni di polizia subite in seguito ad una meritoria azione di difesa del diritto alla casa.

Prendocasa Cosenza, che  nel corso degli anni ha rappresentato nel cosentino un riferimento sulla questione del diritto all’alloggio,   negli ultimi giorni ha realizzato due importanti azioni di politica sociale . Ha occupato due stabili abbandonati garantendo con questi locali una casa a famiglie e bambini che non ce l’hanno e ha denunciato l’utilizzo dei fondi Gescal per la costruzione di un ponte, mentre erano destinati ad assegnare degli alloggi popolari alle famiglie senza casa.  In un paese normale la seconda azione, che ha messo in evidenza una grave ingiustizia sociale, avrebbe portato le istituzioni pubbliche e la politica a correggere questa ingiustizia. Invece gli attivisti di Prendocasa subiscono delle azioni di polizia .

Non c’è da meravigliarsi. Il settore degli alloggi popolari che è nato per garantire il diritto alla casa alle famiglie più vulnerabili, già da tempo, è governato da un “sistema illegale” che impedisce il perseguimento della sua finalità distogliendo tutte le sue risorse  per altri scopi. 

L’utilizzo  dei fondi residui Gescal per la costruzione di un ponte è solo una delle azioni di questo “sistema”.

In altri comuni le entrate dai canoni mensili e dalle vendite degli alloggi che, secondo legge nazionale,  dovrebbero essere utilizzate nello stesso settore per la manutenzione degli stessi alloggi e per acquistarne di  nuovi vengono invece usati per altri scopi.  Questo accade nel silenzio più assoluto di tutte le forze politiche ed anche attraverso percorsi di legge che rendono in parte  “legale” quello che prima era completamente illegale.  

Questo  “sistema illegale” di gestione degli alloggi è l’espressione di un orientamento politico più ampio secondo il quale le risorse necessarie per garantire i diritti fondamentali delle fasce più deboli possono essere terreno di conquista e di dismissione per altre finalità."

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Pizzo: il Comune assegna alcuni locali dell'ex Ufficio del giudice di pace all'associazione San Giorgio

Con una cerimonia semplice ma molto significativa, ieri il Comune di Pizzo ha assegnato all'associazione San Giorgio Onlus alcuni locali nella palazzina che in passato ospitava il giudice di pace.
L'immobile, di proprietà del Comune, viene così destinato prevalentemente ad attività dal forte valore solidaristico. L'associazione San Giorgio, infatti, si occupa prevalentemente della colletta alimentare e della distribuzione di generi di prima necessità alle persone e ai nuclei familiari meno abbienti. Un'attività che svolge da diversi anni, ma che rischiava di essere compromessa dalla mancanza di una sede adeguata, visto che quella vecchia, presso l'ospedale di Pizzo, non era più disponibile.
 
Al taglio del nastro erano presenti, tra gli altri, il sindaco Gianluca Callipo, il presidente della San Giorgio Onlus, Domenico Pafumi, e l'assessore alle Politche sociali, Cristina Mazzei, che coordina i rapporti con le organizzazioni che operano nel sociale.
 
L'ex ufficio del giudice di pace ospita da poco anche Ali di fata, un'altra associazione napitina impegnata nell'assistenza alle fasce deboli della popolazione, particolarmente attiva nella raccolta di beni di prima necessità, come il vestiario, e nell'organizzazione di pranzi e cene per i poveri in occasione di particolari ricorrenze.
 
"Nelle prossime settimane individueremo altre organizzazioni no profit che potranno usufruire gratuitamente dell'immobile del Comune per allestire la propria sede - ha affermato l'assessore Cristina Mazzei - L'idea è quella di realizzare progressivamente un centro di aggregazione sociale che possa rispondere alle diverse esigenze che si presentano nel campo dell'assistenza".
 
Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Gianluca Callipo, che ha rimarcato l'impegno dell'Amministrazione in questo settore, ricordando i numerosi bandi comunali che consentono periodicamente di erogare aiuti in favore delle famiglie che vivono situazioni di disagio sociale ed economico.
 
«In materia di politiche sociali - ha aggiunto Callipo - stiamo lavorando su più fronti, compreso quello dell'edilizia residenziale pubblica, con le assegnazioni degli alloggi in base alle graduatorie, mentre in passato le case venivano puntualmente occupate abusivamente. Con riferimento più in generale alle strutture di proprietà comunale, l'obiettivo è metterle al servizio della città aprendo le porte a tutte quelle attività e iniziative che possano consentire la crescita socio-culturale della nostra comunità, come nel caso del nuovo centro di aggregazione di Sant'Antonio, che a gennaio sarà inaugurato»
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