Monteleone (FIG): "No alla legalizzazione delle cosiddette droghe leggere"

"Sconcertante la discussione avviata qualche giorno fa in Parlamento sull'intenzione di legalizzare la marijuana trovando giustificazioni poco convincenti che - afferma in una nota Marta Monteleone, vicecoordinatrice regionale dei giovani di Forza Italia - non fanno bene allo sviluppo del nostro Paese". "Non è concepibile - osserva - che uno Stato democratico come il nostro possa consentire la liberazione di ciò che rappresenta un veleno per l'uomo. Uno Stato che pretende il pieno rispetto ha il dovere verso i propri cittadini di salvaguardare la loro salute allontanandoli quanto più possibile dai pericoli, senza lucrare sulle debolezze umane". La giovane forzista, favorevole alla lotta contro le dipendenze, esprime la sua totale disapprovazione all'eventualità di una legalizzazione di ciò che, sottolinea: "fino a prova contraria, risulta essere una droga". Mi fa strano che, da un lato, lottiamo ogni giorno per il miglioramento dei servizi sanitari, per le condizioni precarie di strutture ospedaliere incapaci di garantire, talvolta, la qualità dei servizi e poi, dall'altro, autorizziamo l'incremento di malattie a ciò correlate, oltre che alla maggiore diffusione di ambienti malsani caratterizzati inevitabilmente da forme di ricatto". "Non bisogna neanche ridurre il problema ad un risparmio economico - continua la dirigente regionale di FIG - perché non corrisponde al vero, posto che il mancato guadagno, sottratto agli ambienti criminali, è di scarsa entità. Inoltre, considerando che il numero dei consumatori di droghe leggere è estremamente basso, sarebbe al contrario doveroso proteggere i nostri minori  che sono, purtroppo, i primi pesci ad abboccare. Il dato preoccupante  è che il nostro Paese avrebbe bisogno di riforme strutturali capaci di rilanciarne lo sviluppo e bisogna smettere di raccontare un'Italia caratterizzata da margini di miglioramento. Tutte bugie che devono essere condannate: si incrementa un guadagno riprovevole a favore dello Stato Italiano, ma anche di quello estero ( Marocco, Albania, Afghanistan).  La verità è che il nostro Governo è totalmente incapace di dare risposte ai giovani che non trovano occupazione, alle imprese che quotidianamente gettano la chiave a causa della pressione fiscale, ai pensionati che vivono in una prospettiva fatta di precarietà ed incertezza, ad intere piazze, paesi, città abbandonati al loro destino dove la sicurezza pubblica è divenuta oramai un sogno, ai malati costretti alle cure in un corridoio quando va bene. Ecco, è molto più semplice girarsi dall'altra parte, sbagliando". "Perché un volto giovane della politica, che è nato come il rottamatore di vecchie logiche politiche, non può contribuire e determinare - è il giudizio conclusivo di Marta Monteleone - il peggioramento dell'Italia intera".

 

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