"Il guaritore ferito": l'ascolto empatico per prevenire il fenomeno del Burnout
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Nell’ambito dei programmi ECM (Educazione continua in medicina) accanto all’aggiornamento tecnico professionale specifico, alla formazione manageriale e gestionale, all’informazione divulgativa su tematiche di interesse generale, hanno grande rilievo le azioni formative finalizzate a sviluppare le competenze relazionali. E’ questa un’area di intervento ampia e differenziata che spazia dalla comunicazione efficace, ai training di assertività, alla psicodinamica dei gruppi e delle organizzazioni, alla promozione delle abilità di lavoro di gruppo e allo sviluppo delle capacità di leadership, fin alla sensibilizzazione alla relazione clinica. Da alcuni anni si guarda, inoltre, con crescente attenzione e preoccupazione al diffuso fenomeno del Burnout, una sindrome da esaurimento emotivo, depersonalizzazione e ridotta realizzazione personale che può insorgere negli operatori delle “helpingprofession”. Sabato 20 Giugno e martedi 23 Giugno, la “Ge.So.” la costola della Ra.Gi. Onlus che si occupa di formazione agli operatori socio-sanitari, formata dalla dottoressa Giusy Genovese psicoterapeuta e dalla dottoressa Elena Sodano terapeuta espressivo corporea, hanno organizzato un corso di formazione in Ecm in collaborazione con La R.S.A. per Disabili “La Rinascita” di Santa Caterina sullo Ionio il cui obiettivo è quello di fornire a tutti gli operatori socio-sanitari conoscenze pratiche sugli aspetti non verbali della comunicazione, promuovere l’ascolto empatico e la flessibilità relazionale, sviluppare la consapevolezza delle implicazioni emozionali nelle relazioni lavorative e delle dinamiche di gruppo, prevenire il burnout. Meta-obiettivo del corso è contribuire al miglioramento della motivazione lavorativa nel suo complesso. La R.S.A. per Disabili “La Rinascita è una struttura, accreditata e contrattualizzata dal Sistema Sanitario e che offre i suoi servizi per soddisfare i bisogni della persona intesa nella sua globalità. In particolare fornisce ospitalità, prestazioni sanitarie, assistenziali di recupero funzionale e d’inserimento sociale, nonché di prevenzione dell'aggravamento del danno funzionale per patologie croniche nei confronti di persone non autosufficienti e non assistibili a domicilio. “In questi contesti in cui la sofferenza è molto alta – afferma la dottoressa Sodano - la relazione di aiuto ruota intorno all’esperienza umana del malessere e del disagio che a più livelli mette in crisi l’equilibrio dell’essere umano sofferente inteso come unità socio-psicosomatica. Siamo soddisfatte nel sapere che in Calabria esistono proprietà che si interessano principalmente del benessere del paziente, intervenendo principalmente sulla formazione degli operatori. L’immagine del ‘guaritore ferito’ esprime bene la vita di chi ogni giorno si prende cura dell’altro. In terapia è quanto mai importante la risonanza emotiva del terapeuta, il cui corpo è cassa di risonanza del vissuto di ogni paziente. Non c’è conoscenza terapeutica, inizio di una relazione terapeutica se il curante non entra in empatia con la persona che ha innanzi. Riconoscere la propria ferita e pertanto comprendersi nella propria fragilità – conclude - permette al terapeuta di riconoscere il paziente secondo una visione integrata della sua personalità e della sua salute, non focalizzandosi pertanto sul sintomo ma prendendo in considerazione tutta la persona nella sua complessità”.