Sculco: "Predisponiamo una strategia per lo sviluppo dell'area ionica"

La consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco ha chiesto al presidente dell’Anci, il sindaco di Crotone Peppino Vallone, di convocare un incontro specifico con i sindaci dell’area ionica calabrese “per predisporre una prima piattaforma delle priorità e degli obiettivi e per avviare concretamente, sul tema, un confronto con tutte le realtà territoriali”. Spiega: “Nella seduta del Consiglio regionale del 31 agosto nel corso della quale è stata approvato il nuovo ciclo di programmazione comunitaria - Por Calabria 2014/2020 - l’Aula ha anche approvato, all’unanimità, l’ordine del giorno da me proposto che impegna la Giunta regionale a recuperare il deficit strategico emerso dall’analisi della programmazione degli interventi che escludevano preventivamente l’intera area ionica calabrese. Adesso - rimarca Sculco - dopo l’approvazione dell’ordine del giorno che si propone di correggere e recuperare un ingiustificato squilibrio, visto che esistono gli strumenti ed anche le volontà politiche, com’è emerso con il voto unanime dell’Aula, non bisogna fermarsi. Occorre andare oltre e avanti. Tutto ciò, richiede che vi sia un coinvolgimento ed una costante partecipazione attiva di tutti i sindaci e i rappresentanti istituzionali e delle categorie sociali dei territori interessati, per poter sviluppare i contenuti, il merito e le conseguenze operative dell’ordine del giorno approvato. Ringrazio per la condivisione comunicatami dal sindaco di Crotone e dal presidente del Consiglio comunale e da numerosi sindaci che mi hanno espresso interesse per le possibilità che si intravedono. A me è parso doveroso rilevare che la sottovalutazione dell’asse ionico di fatto inibiva e sviliva l’intera programmazione per la Regione Calabria; è infatti utopistico e velleitario ritenere che la Calabria possa raggiungere uno sviluppo complessivo ed equilibrato, se rinuncia a valorizzare e puntare su una parte consistente dell’intero territorio regionale. Il rilievo è stato ancor più naturale e spontaneo anche in considerazione del fatto che il Piano Nazionale dei Trasporti così come il PON Trasporti, escludono incomprensibilmente l’area ionica calabrese da ogni grande investimento finanziario. Non so se è chiaro: in questo Paese c’è chi pensa di risolvere le innumerevoli questioni dell’area ionica calabrese semplicemente omettendola”. Conclude Flora Sculco: “Come considerazione personale ma ampiamente condivisa, mi è ritornata visibile l’analisi storica dei grandi meridionalisti che avevano ed hanno addebitato, a più riprese, l’arretratezza e il sottosviluppo del Mezzogiorno  alla mancanza di visione complessiva e di sistema dei governi nazionali succedutisi dalla nascita del Regno d’Italia ai giorni nostri. Quasi fosse - aggiunge la consigliera regionale - una volontaria rinunzia a proporsi ed ad aprirsi al Mediterraneo orientale. Sarebbe stato paradossale, se quello che noi, come Calabria abbiamo sempre contrastato e negato (mi riferisco allo schema Nord/Sud e al conseguente divario fra aree vantaggiate e svantaggiate del Paese) lo avessimo riproposto qui in Calabria, realizzando un sud del sud, una periferia nella periferia”.

 

 

 

 

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