Bufera Quattrone. Azione Nazionale avverte: "Saranno i giudici ad interessarsi del caso"

"Prosegue il silenzio del Sindaco Falcomatà sull'affaire Quattrone, mentre la città è attonita per il goffo tentativo dell'assessora di far rientrare il conferimento di un incarico professionale (alla società di cui è socia altra società legata alla stessa amministratrice da un rapporto di consulenza) nella ben diversa fattispecie - spiega Azione Nazionale Reggio Calabria - di partenariato pubblico privato. Una scelta poco smart, quella della Quattrone, la quale non può sperare di cambiare le carte in tavola: perché si possa puntualmente parlare di partenariato pubblico-privato, è necessario il contributo economico-finanziario del privato che invece non si coglie affatto in questa opaca vicenda. Sembra evidente la violazione di precisi divieti di legge a fronte dell'autorizzazione di una attività di consulenza di 190.000 euro mediante un affidamento diretto, cioè in assenza di altri elementi di comparazione". Di ciò dovrebbe beneficiare una società della quale - rileva AN - l'assessora Quattrone era consulente libero-professionale, ed appare inevitabile che la delibera di Giunta del 30 dicembre 2015 sia destinata a suscitare l'interesse del giudice penale, sotto il profilo del possibile abuso d'ufficio che sanziona anche le ipotesi commesse ad eventuale interesse privato, e della stessa magistratura contabile, non potendosi affatto escludere un danno erariale di rilevante entità. E, piaccia o no, a nulla vale che l'assessora e qualche idiota, davvero poco 'utile', si producano nella stucchevole rievocazione del passato. Sia ben chiaro a tutti che i fari sulla vicenda UIRNET - VITROCISET sono stati accesi e non si spegneranno fino a quando non saranno assicurate le risposte che la gente attende, cioè la revoca dell'affidamento e la destinazione della Quattrone alle sue dorate vacanze romane. La gente esige anche precise risposte che non si limitino solo alla sanzione di una indiscutibile infrazione della normativa in tema di inconferibilità di incarichi ed incompatibilità dei pubblici amministratori. Alquanto modesta, infatti, è stata la considerazione manifestata da una componente (esterna in tutti i sensi) della giunta comunale per l'ateneo reggino: il suo saccente e tronfio richiamo al Politecnico di Milano ed all'Universitá di Napoli è una bella e buona delegittimazione della fucina del sapere cittadino! Senza contare il distacco, quasi il disprezzo, per i reggini iscritti al locale Ordine professionale degli ingegneri e degli architetti che continuano a vivere ed operare in città e non possono tollerare di essere sacrificati a chi può contare su amici extra moenia grazie ai quali conseguire succulente prebende da furbetti quali credono di essere". "Signor Sindaco, se Lei tace, Azione Nazionale - è la rassicurazione conclusiva - la voce la alza per gridare che Reggio non è terra di conquista ed i reggini non sono carne da macello dei Suoi "amici di fuori".

 

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