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Elezioni comunali, “SerraPulita” ai nastri di partenza: ufficializzate 9 candidature

Quella che fino a qualche tempo addietro era considerata un’ipotesi di terza lista, è divenuta una realtà definita: il movimento “SerraPulita” ha infatti velocizzato il suo processo costitutivo e con la riunione di stasera ha praticamente ufficializzato più dei 2/3 dei candidati che prenderanno parte alla competizione elettorale del 5 giugno. Il modello di accettazione della candidatura alla carica di consigliere comunale, secondo quanto hanno comunicato i rappresentanti del movimento, è già stato sottoscritto da 9 esponenti: Daniele Galeano, Caterina Pisani (moglie dell’ex dirigente generale del dipartimento regionale “Lavoro” Bruno Calvetta), Francesco Tassone, Ylenia Randò, Erika Scrivo, Mirko Tassone, Salvatore Zaffino, Lucia Rachiele e Vito Regio. Resta da decidere, come per le altre formazioni civiche, il candidato a sindaco. “SerraPulita” prenderà parte sabato alla trasmissione “On the news” di RS 98, durante la quale saranno approfonditi gli aspetti programmatici.

Serra, il commissario Raimondo conferma: “Al voto il 5 giugno”

Si è insediato stamattina il commissario Sergio Raimondo che traghetterà il Comune di Serra San Bruno fino alle prossime elezioni. “Il mio interregno – ha spiegato - durerà due mesi. Si voterà il 5 giugno”. Il commissario ha dunque sgombrato il campo da possibili dubbi circa la data della consultazione elettorale. Secondo alcune interpretazioni che ponevano al centro della discussione l’articolo 8 della legge 120/1999, la data del voto, in caso di scioglimento del Consiglio comunale dopo il 24 febbraio, poteva slittare di un anno: evidentemente prevale il concetto per cui il Consiglio era comunque in scadenza. Raimondo, che ha provveduto ad incontrare i dipendenti comunali, ha sostenuto che “Serra è un comune importante con problematiche particolari” precisando che farà “di tutto per risolvere 1-2 problemi” fra i quali dovrebbe esserci quello relativo ai rifiuti. “Non perderò tempo – ha affermato – e lavorerò da subito. Fra 3-4 giorni sarà nominato un sub-commissario, penso un tecnico o un esperto in materie finanziarie. Dico anche che mentre un sindaco, per assolvere al suo ruolo, deve passare da Giunta e Consiglio, la funzione del commissario è più semplice dato che non ci sono questi passaggi”. Al 14^ incarico commissariale, Raimondo è attualmente anche commissario di Spilinga.

Viabilità. Frane, voragini e indifferenza: così il Vibonese è tornato nel Medioevo

A parole è un territorio che oggi, nell’epoca della globalizzazione, può competere con le realtà più avanzate grazie al suo “straordinario patrimonio naturale”. Nei fatti è un’area abbandonata, una plastica rappresentazione degli scenari del “Cristo si è fermato a Eboli” di Carlo Levi. Mentre ai livelli più alti della politica si discute – non senza l’ilarità degli osservatori internazionali – del completamento dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria o dell’apertura della Trasversale delle Serre, qui, nei piccoli centri del Vibonese si vive una quotidianità intrisa di rassegnazione, carica di sofferenza e di voglia di fuga. Perchè allo sviluppo chi si confronta con un apparato infrastrutturale quasi inesistente non ci crede più. E, d’altronde, come potrebbe un giovane pensare di dare origine ad un’impresa che mira ad aggredire i mercati extraregionali se ha difficoltà a raggiungere con la sua vettura la città capoluogo di provincia o l’autostrada? Sul versante dell’ex SS 110, nel tratto che porta al bivio Angitola si formano periodicamente delle voragini o si registrano dei cedimenti che rendono pericolosa la viabilità, su quello che da Soriano porta a Vibo si susseguono frane con terra, arbusti e massi che vanno a finire sulla carreggiata. Oltre alla gravità del dissesto idrogeologico e ai danni causati dalla mano dell’uomo, stupisce l’assenza di reazione degli Enti preposti alla manutenzione delle arterie stradali: sembra quasi che l’apposizione della segnaletica che indica il rischio basti a pulire la coscienza e che la carenza di risorse finanziarie giustifichi la latitanza di provvedimenti. Così, fra lamentele dei cittadini che restano sulla rete virtuale ma non si riscontrano su quella reale e sostanziale indifferenza di una politica che aggiorna i suoi metodi ma non quelli atti alla formazione di una classe dirigente preparata e non contraddistinta da freddo distacco verso le esigenze dei suoi cittadini, ci restano mulattiere più facilmente percorribili in sella che non alla guida. Con sullo sfondo paesaggi da Medioevo.

Nasce il comitato “Trasversale delle Serre, 50 anni di sviluppo negato”: proteste e proposte

Crescono di ora in ora le adesioni al comitato spontaneo di mobilitazione, agitazione e protesta “Trasversale delle Serre, 50 anni di sviluppo negato”, che è stato presentato ufficialmente alla stampa oggi presso l'Hotel Nocchiero di Soverato. Oltre al portavoce Francesco Pungitore, al membro del comitato Bruno Cirillo e alla responsabile della segreteria organizzativa Anna Chiarella, hanno preso parte all’iniziativa anche Ulderico Nisticò, Carlo Piroso, Mario Muzzì, Floro Varano e Silvia Vono. Alla premessa di Bruno Cirillo, che ha rammentato la storia e le vicissitudini della Trasversale, ha fatto seguito l’intervento illustrativo di Pungitore incentrato sugli scopi e sulle attività del comitato. “Lo scandalo  di quest'opera pubblica, ancora oggi lontanissima dalla sua realizzazione - ha affermato Pungitore - si trascina da mezzo secolo e sta condannando una vasta area di territorio calabrese all'isolamento, alla depressione economica e al conseguente inevitabile spopolamento. Contro il silenzio, l'immobilismo, le omissioni, i ritardi, la mancanza di responsabilità per i danni creati in questi anni, nasce un comitato spontaneo di mobilitazione, agitazione e protesta. È costituito da semplici cittadini che non rinunciano a lottare per rivendicare il diritto di questo territorio alla ‘speranza’. La speranza – ha puntualizzato - di veder cambiare le cose, di ottenere risposte, di sollecitare l'attenzione dei più alti livelli politici ed istituzionali. L'obiettivo principale e immediato è dare eco nazionale al ‘caso’ Trasversale delle Serre, una strada che non c'è, dai costi spaventosi (in alcuni tratti si parla di 8 milioni di euro a km), già oggetto di un recente passaggio televisivo su Rai Uno, e portare la vicenda direttamente sul tavolo del Governo nazionale. Perché? Perché in queste settimane si è tornato a parlare del Ponte sullo Stretto. Se ne parla diffusamente e anche autorevoli ministri hanno preso posizione in tal senso. Prima del Ponte, noi diciamo, c'è ben altro da fare per la Calabria. C'è la Trasversale, ad esempio, che da 50 anni attende di essere completata. Evidentemente, e lo affermiamo senza voler fare polemica e senza presunzione, ma con grande umiltà e determinazione, occorre che qualcuno faccia sentire questa esigenza a Roma in maniera più incisiva di quanto fatto fino ad ora. A tale scopo, verranno lanciate una raccolta firme, da indirizzare al Presidente del Consiglio, e una campagna di adesione itinerante al comitato, coinvolgendo tutti i comuni che gravitano sull'asse dei cantieri della superstrada. La prima iniziativa – ha aggiunto Pungitore - si svolge oggi a Soverato, città scelta non a caso, per due ordini di motivi. 

1) Perché a Soverato non ci saranno elezioni a giugno. Noi non vogliamo che le nostre intenzioni siano fraintese o equivocate, intrecciandole con le beghe elettorali locali. Beghe che non ci riguardano se non nella misura in cui spingeremo affinché tutte le liste, in tutti i comuni di quest'area, senza distinzioni ideologiche e partitiche, adottino un impegno ben preciso a sostegno delle nostre iniziative.

2) Perché Soverato deve tornare ad essere centrale nel progetto della Trasversale, così come nell'idea originaria, perché è da qui che deve innestarsi lo svincolo per le Serre e per il Vibonese, e non a 15 chilometri di distanza, cioè a Gagliato. Soverato, del resto, sarà più forte se il suo hinterland cresce e si sviluppa. E lo sviluppo passa necessariamente attraverso gli investimenti in viabilità, trasporti, infrastrutture di base. Altrimenti, il declino di un territorio determinerà il conseguente tracollo dell'altro. Per agevolare le attività del comitato è costituita una segreteria organizzativa che si rapporterà con gli aderenti attraverso i social network e, in particolare, per mezzo di una pagina facebook che metterà in rete i contributi, le proposte e tutte le iniziative in programma. Dopo la conferenza stampa odierna, raccogliendo le sollecitazioni di alcuni amministratori locali, la prossima attività si svolgerà entro fine mese a Gagliato, luogo altamente simbolico del ‘caso’ Trasversale: lì insistono circa due chilometri di strada già pronta da anni, ma, nonostante le promesse piovute da più parti, nulla si è mosso e nulla si muove. L'incombente campagna elettorale, precedentemente citata, ci spinge a tenere alta la guardia. Non vorremmo che qualcuno si stia preparando a festeggiare qualche improvvisato e del tutto inopportuno taglio del nastro nell'imminenza del voto, per poi lasciare le cose come stanno a elezioni fatte. Non ultimo, questo comitato intende ricordare le lotte e le battaglie condotte dal compianto Franco Nisticò per questo territorio: per la 106, per le ferrovie. A lui va il nostro pensiero. Firmo come portavoce questa iniziativa odierna, ma – ha concluso - sono sicuro che il comitato si amplierà molto presto in modo da poter cedere quest'onere, celermente, ad altri, senza far venir meno, in ogni caso, il mio contributo”. Al progetto si può aderire anche tramite la pagina Facebook “Sblocchiamo la Trasversale”.

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