Un incremento delle tariffe più che triplo rispetto all’andamento del costo della vita.
Questa è la decisione dell’Autorità per l’energia, che ha stabilito che dal prossimo primo gennaio le bollette subiranno un incremento del +5,3% per le forniture elettriche mentre per quelle gas l’aumento sarà “solo” del +5%.
"Siamo davanti ad una vera e propria stangata - sostiene Francesco Di Lieto del Codacons - per le tasche delle famiglie Calabresi. Aumenti del tutto sproporzionati e che avranno un impatto elevatissimo, specie in Calabria, dove sono tantissimi i nuclei familiari numerosi e quelli a reddito medio-basso sui quali il regalo di fine anno si farà più sentire. I rincari sono poi determinati da fattori speculativi - prosegue il Codacons - che nulla hanno a che vedere con i costi reali di approvvigionamento: basti pensare che alla base del rialzo del +5% del gas vi è la prevista maggiore domanda per i mesi invernali, mentre l’incremento del +5,3% per l’elettricità è causato, tra i vari fattori, anche dagli oneri per la sicurezza del sistema elettrico, che così vengono scaricati interamente sui consumatori".
Il Codacons ha elaborato una ricerca sull’andamento delle bollette negli ultimi 5 anni. Gl aumenti più pronunciati si sono avuti nel 2012, con un rialzo della bolletta elettrica del 16,8% e di quella del gas dell’8,2%. Dopo un calo nei quattro anni successivi, la corsa delle tariffe riparte con incrementi molto pronunciati proprio nel 2017 e continuerà nel 2018.
"Ancora una volta siamo in presenza di un andamento anomalo del mercato dell’energia, che ha portato in 5 anni a forti rincari delle bollette elettriche a fronte di una riduzione delle tariffe del gas. Proprio sulle tariffe elettriche si sono già concentrati i dubbi del Codacons, sfociati in un ricorso al Tar che a luglio del 2016 ha accolto il ricorso dell’Associazione sospendendo i rincari decisi dall’Autorità. Stiamo analizzando i nuovi incrementi tariffari varati oggi - affermano dal Codacons - allo scopo di denunciare eventuali anomalie e portare nuovamente dinanzi alla giustizia speculazioni di grossisti o altri soggetti che determinano aumenti di spesa a danno dei consumatori. Tra le altre voci, quella più “odiosa” è il rialzo degli oneri di sistema, che contribuisce al +1,9% - conclude Di Lieto - sulla spesa sulla cui legittimità, da tempo, ci stiamo battendo".