Autolavaggio senza autorizzazione nel Vibonese, scatta il sequestro
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I Vigili del fuoco del Comando Provinciale di Vibo Valentia sono intervenuti lungo la Ss 18 nel comune di Ionadi, in prossimità del bivio per San Costantino, dove un’autocisterna che trasportava circa 18 mila litri di gasolio, si è ribaltata su un fianco a causa del cedimento del terreno, dopo essersi fermata a bordo strada.
Giunti sul posto, i pompieri, dopo aver messo in sicurezza il mezzo e fatto evacuare a scopo precauzionale un'abitazione posta nelle vicinanze, hanno fornito assistenza tecnica al personale della ditta che ha effettuato il travaso del gasolio su un’altra autocisterna.
Al termine delle operazioni di travaso, una gru dei Vigili del fuoco ha rimesso in carreggiata il mezzo.
Il traffico sulla Ss 18 è stato interrotto e deviato su percorsi alternativi fino al termine delle operazioni.
Minacce di morte, insulti, molestie sessuali, danneggiamenti, persino l’incendio dell’auto. Un vero e proprio incubo quello in cui è piombata una commercialista di Ionadi (Vv) perseguitata dal suo ex compagno che non si rassegnava alla fine della loro relazione. A “liberarla” dalle pressioni e dalle persecuzioni sono stati i Carabinieri della Stazione di Filandari che, al termine di un’attività investigativa portata avanti sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, sono riusciti a chiudere il cerchio delle indagini. Così il gip del Tribunale vibonese ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti dell’uomo, un pensionato di 69 anni residente a Nicotera.
Tutto è scaturito dall’incendio di un’auto avvenuto lo scorso mese di maggio. Il culmine di un’escalation di atti persecutori iniziati nel dicembre del 2019. A dare alle fiamme l’auto della donna sarebbe stato proprio l’ex compagno, accecato da una gelosia morbosa. Ad incastrarlo le telecamere di videosorveglianza e la testimonianza della donna che ha poi denunciato i fatti ai Carabinieri. Da qui sono iniziate le indagini che hanno permesso agli investigatori di ricostruire passo dopo passo mesi di persecuzioni avvenute attraverso continui messaggi su Facebook, chiamate telefoniche, appostamenti sotto casa e davanti lo studio della presunta vittima. Diversi gli episodi denunciati. Tra questi spicca anche il taglio di 18 alberi di limone piantati a suo tempo dall’ex coppia. Un chiaro messaggio intimidatorio secondo l’ipotesi accusatoria. L’ennesimo della serie che va ad aggiungersi alle minacce di morte: “Se mi lasci te la faccio pagare e ti ammazzo”. All’uomo viene contestata anche la tentata violenza sessuale, dal momento che durante i funerali del padre della presunta vittima avrebbe tentato di baciare la donna durante il corteo funebre. Al rifiuto l’avrebbe strattonata dai capelli e tirata per il braccio. Vessazioni fisiche ma anche psicologiche, perché il 69enne sarebbe stato così morbosamente geloso da pedinare la donna e presentarsi da lei in ogni colloquio di carattere professionale con soggetti di sesso maschile. Un’odissea terminata con l’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari
Ionadi - Un 32enne di Ionadi, nel Vibonese, è stato arrestato con le accuse di detenzione illegale di arma clandestina e ricettazione.
A stringere le manette attorno ai polsi dell'uomo sono stati i poliziotti della Questura di Vibo Valentia che, durante una perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto un fucile da caccia calibro 12 con entrambe le canne mozzate e privo di matricola.
L’arma è stata trovata con una cartuccia a palla singola inserita in una delle due canne.
Espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato messo a disposizione della Procura della Repubblica presso il locale Tribunale.
I poliziotti della Squadra volante di Vibo Valentia sono intervenuti domenica scorsa sulla Ss18, nel comune di Ionadi, per soccorrere un ciclista di sessantasei anni, che, fermo a bordo strada, ha dichiarato di essere stato investito, mentre era in sella alla propria bicicletta, da un’autovettura che procedeva a velocità sostenuta e che, senza prestare soccorso, si era data alla fuga.
Il ciclista, dopo aver fornito agli agenti il modello del veicolo, è stato condotto nell'ospedale di Vibo Valentia, dove gli è sono state diagnosticate lesioni guaribili in 30 giorni.
Nel frattempo, i poliziotti hanno avviato le indagini e grazie alle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza e ad uno specchieto retrovisore rinvenuto sul luogo dell'impatto, sono riusciti ad identificare il conducente dell’auto pirata.
Per l'automobilista, cui è stata sequestrata la vettura e sospesa la patente di guida, è scattata la denuncia per i reati di lesioni colpose stradali ed omissione di soccorso.
Nell'ambito di una serie di controlli finalizzati al monitoraggio delle attività commerciali, i carabinieri della Stazione di Filandari ed i carabinieri forestali di Spilinga hanno sanzionato due negozianti di Ionadi.
In particolare, il titolare di un’attività commerciale attiva nel settore dell’agricoltura e dei mangimi è stato sanzionato con multe per circa duemila euro, per violazioni amministrative.
Sanzione da 500 euro, invece, per il proprietario di un ortofrutta nel quale è stato riscontrato il mancato rispetto di alcuni requisiti in materia di igiene.
Oltre quattromila uova fresche sono state sequestrate nel Vibonese dai carabinieri del Nas e della Stazione di Filandari.
Il sequestro è stato effettuato, di concerto con il servizio veterinario dell’Asp di Vibo Valentia, durante un’ispezione igienico sanitaria condotta in un’azienda di confezionamento, deposito e commercializzazione di uova fresche, ubicata in località Baracconi di Ionadi.
Durante il controllo è emerso che l'attività veniva gestita da un ventinovenne di Mileto, in assenza di scia e dia.
Inoltre, le uova sarebbero state confezionate senza l’indicazione della classificazione, la stampigliatura e le indicazioni relative alla provenienza ed alla tipologia.
Alla luce delle irregolarità riscontrate, gli uomini dell'Arma hanno disposto la sospensione dell’attività ed il sequestro amministrativo di quattromila uova fresche di cui non è stato possibile stabilire la tracciabilità.