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Nuovo ospedale di Vibo Valentia, Lo Schiavo e Mammoliti chiedono un incontro al neo prefetto Grieco

«Nel porgere i migliori auguri di buon lavoro al neo prefetto di Vibo Valentia Paolo Giovanni Grieco, certi che le sue comprovate competente potranno tradursi in una rappresentanza puntuale ed efficace della presenza dello Stato nel nostro territorio, desideriamo portare alla sua attenzione quella che, a nostro avviso, rappresenta una tra le principali emergenze nella provincia vibonese: la garanzia del diritto alla salute per i cittadini con particolare riferimento alla necessità di sbloccare i lavori della costruzione del nuovo presidio ospedaliero».

È quanto affermano, in un comunicato stampa congiunto, i consiglieri regionali vibonesi Antonio Lo Schiavo (Gruppo misto – Liberamente progressisti) e Raffaele Mammoliti (Partito democratico) salutando l’insediamento del nuovo prefetto di Vibo Valentia avvenuto nei giorni scorsi.

«A tal proposito - annunciano i due esponenti della massima assemblea regionale - chiederemo al signor prefetto un incontro nel corso del quale (al di là dei tavoli istituzionali periodicamente previsti in Prefettura) si possa avere l’occasione di fare il punto sullo stato dell’iter di realizzazione del nuovo ospedale di Vibo Valentia, focalizzando le criticità al momento esistenti e le possibili azioni da intraprendere affinché vengano rimosse. In modo, così, da poter accelerare i processi relativi ad un’opera che tra annunci, ritardi, intoppi di varia natura, è attesa da oltre 20 anni dalla popolazione vibonese. Naturalmente saremo disponibili ad esporre al prefetto le criticità che, nel corso della nostra attività istituzionale, abbiamo raccolto in relazione al nostro sistema sanitario e ad apportare, nel massimo rispetto dei ruoli e delle prerogative di ciascuno, il nostro fattivo contributo per individuare le giuste soluzioni».

Nuovo ospedale Vibo Valentia, Nesci: "E' una priorità, occorre proseguire con rinnovato impegno"

“Il nostro lavoro per la realizzazione del nuovo ospedale di Vibo Valentia prosegue con il confronto tra gli attori coinvolti sui nodi ancora da sciogliere. Dopo anni di stallo stiamo affrontando tutte le criticità che ostacolano la realizzazione di un’opera prioritaria per il nostro territorio. Abbiamo registrato ulteriori passi in avanti che confermano il corso positivo intrapreso con il tavolo istituzionale convocato presso la prefettura. Auspichiamo che si proceda con questo rinnovato impegno per consegnare in tempi rapidi anche gli altri nuovi ospedali che devono essere realizzati, non solo per garantire servizi adeguati ai cittadini ma anche per rendere sempre più efficiente la sanità calabrese. Soprattutto nell’attuale fase della pandemia, con la curva dei contagi ancora alta, é indispensabile rafforzare il tessuto sanitario della nostra regione”.

Lo dichiara il sottosegretario per il Sud e la coesione territoriale Dalila Nesci.



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Nuovo ospedale di Vibo, tutte le perplessità della Cisal

In riferimento alle vicende concernenti la realizzazione del nuovo ospedale di Vibo, il segretario generale della Cisal Franco Cavallaro dichiara quanto segue:

Sembra prendere il largo la convinzione secondo cui sarebbero sempre di meno i cittadini interessati alla realizzazione del nuovo ospedale di Vibo Valentia? Il preoccupante interrogativo resta  sempre più che attuale visti la delusione e lo sconforto che continua a serpeggiare con insistenza nell’animo di ognuno. A chi credere? All’Asp? Alla Regione Calabria? Intanto sono in tanti a prendere atto che pare sia intervenuta una sorta di stanchezza psicologica e che la stessa abbia preso il sopravvento sulla cultura della speranza che aveva tenuto in piedi per molti anni i cittadini vibonesi che da tempo sognano un nuovo e più adeguato ospedale. Stando a quel che appare la cultura dei rinvii e delle novità esercitate, con fin troppo evidente “ successo”, dai management che si sono susseguiti negli ultimi vent’anni alla guida dell’Azienda sanitaria provinciale, sembra continui a rendere sempre più lontana anche la pur minima curiosità da parte di quei cittadini che sperano nella nuova struttura. Costituiscono un fondato motivo di credibilità le recenti dichiarazioni del Dg Angela Caligiuri? Le sue convinte precisazioni sugli effetti dell’arresto del presidente della Società di Rovigo che si è assicurata l’appalto dei lavori, sono a dir poco avvilenti. L’allarme rosso scattato negli ultimi giorni legato alla notizia rimbalzata da una  inchiesta giudiziaria di Padova che ha portato all’arresto di cinque persone e tra questi anche l’imprenditore di Rovigo, Saverio Guerrato, presidente e legale rappresentante dell’omonima società per azioni che nel 2014 si aggiudicò i lavori di appalto  per la realizzazione del nuovo presidio ospedaliero di Vibo Valentia, aggiunge ulteriori dubbi sul rispetto della data, giugno 2017,  indicata per la consegna chiavi in mano all’Asp di Vibo Valentia della nuova struttura. Anche questa vicenda incomincia ad assumere i contorni di una telenovela. Prima che il management dell’Asp faccia conoscere le sue decisioni in ordine alla verifica dei cosiddetti requisiti di moralità utili per confermare l’impegno sulla concretezza del contratto d’appalto sottoscritto, in illo tempore, con la Regione Calabria, i cittadini vibonesi si chiedono che ne sarà ora del progetto esecutivo affidato alla “Vibo Hospital Service spa” che consorzia “Guerrato spa”, “Costruzioni Propcopio srl”, e l’impresa “Carchella spa”. L’Asp, secondo l’attuale manager, ritiene ininfluente quanto accaduto nei giorni scorsi a Rovigo. Ne importa più di tanto il fatto che Saverio Guerrato possa essere ritenuto, per la magistratura,  un mafioso o un delinquente. Per Angela Caligiuri l’iter per assecondare la procedura legata all’iniziativa può andare avanti. “L’arresto di Saverio Guerrato ed i motivi per cui è stata determinata la sua detenzione non implicano alcun effetto – precisa la Dg dell’Asp di Vibo Valentia – si sta ottemperando a tutti i passaggi burocratici che una realizzazione del genere richiede”. A confortare l’opinione del Dg la notizia che Guerrato, che secondo le accuse rivolte dalla magistratura di Rovigo sarebbe stato coinvolto in un giro di mazzette, si sia dimesso da ogni incarico e questo vorrebbe dire che con un solo colpo di spugna la Società capofila per il nuovo ospedale all’improvviso si sia alleggerita di tutte le ombre e dei dubbi che hanno costretto la magistratura del posto a metterla sotto inchiesta, favorendo il ripristino della “purezza societaria” e rendendo nuovamente inossidabile il requisito di affidabilità previsto nel contratto.Ma uno dei motivi per cui i cittadini vibonesi tendono a perdere ogni speranza sul progetto è determinato dal fatto che l’Azienda, grazie al groviglio burocratico in cui l’ha cacciato la Regione Calabria, non riesce ad essere chiara fino in fondo con chi ha il diritto di sapere i dati ufficiali e non quelli “pendolari” sulla data legata alla fatidica consegna chiavi in mano della struttura. La Dg dell’Asp, se in reale possesso dei dati definitivi sul percorso dell’iniziativa, farebbe bene a convocare una conferenza stampa per sgombrare il campo da ogni incertezza. Che il faldone sul nuovo ospedale di Vibo Valentia sia sempre più cospicuo di novità non v’è dubbio. La telenovela per certi aspetti, da quelli politici a quelli amministrativi e strutturali, contiene elementi sempre più interessanti. Fino ad oggi l’intento di non far capire niente ai cittadini, alimentando una continua confusione di notizie, è perfettamente riuscito.

Nuovo ospedale Vibo, Pasqua ammonisce: "Il gioco allo sfascio favorisce i gufetti di turno"

"Sulla costruzione del nuovo ospedale - garantisce Vincenzo Pasqua - l’attenzione è massima e l’impegno costante.  Di questo i cittadini vibonesi possono stare certi! Difatti, ho già chiesto apposita audizione in Commissione Speciale di Vigilanza proprio sul punto.  Tuttavia, è bene ribadire, che nell’iter di realizzazione di un’opera così imponente - avverte il consigliere regionale di 'Oliverio Presidente' - sussistono alcune  difficoltà pratiche, a volte, neanche lontanamente prevedibili, ma ciò a mio modestissimo parere dovrebbe rappresentare un momento di maggiore coesione da parti tutti coloro i quali hanno  veramente a cuore il problema.  Ritengo, pertanto, che sia giusto prestare la massima attenzione, ma pur sempre sottolineando l’impegno ed il lavoro di chi come il Presidente Oliverio ritiene la realizzazione del nuovo ospedale di Vibo una priorità assoluta.  In tale direzione ben vengano la osservazioni di quanti realmente vogliono vedere realizzato il  nuovo ospedale, fermo restando che, un eventuale gioco allo sfascio fondato sul mero allarmismo e  sulla sfiducia della gente nelle istituzioni, posto in essere ogniqualvolta dovesse emergere ogni genere di difficoltà, non potrebbe avere altro effetto - conclude Pasqua - che favorire non certamente i cittadini vibonesi, ma soltanto i gufetti di turno che altro evidentemente non sanno e non possono fare". 

Nuovo ospedale Vibo, Pasqua: “Sollevare polveroni non serve a nulla”

“È giunta l’ora di dire basta alle polemiche e alle strumentalizzazioni a proposito della costruzione del nuovo ospedale di Vibo Valentia. Polemiche e strumentalizzazioni che non hanno ragion d’essere, perché sulla realizzazione di quest’opera fondamentale la Regione, ad incominciare dal sottoscritto, sta prestando la massima attenzione”. Lo sostiene il consigliere regionale Vincenzo Pasqua del Gruppo ‘Oliverio Presidente’, che aggiunge: “Le procedure per la sua realizzazione e quindi per dare risposte ai bisogni del territorio non sono né agevoli né di poco conto, ma di ogni questione si ha piena consapevolezza, così come si è consapevoli che si tratta di un iter a formazione progressiva e che le difficoltà non mancano, ma non è certo sollevando polveroni che si risolvono i problemi. In ogni modo - afferma Pasqua - abbiamo motivo di ritenere che, contrariamente ai nuovi ospedali della Sibaritide e di Goia Tauro purtroppo interessati dalle vicende giudiziarie della società aggiudicatrice, la realizzazione dell’ospedale di Vibo possa e debba procedere molto più speditamente. Proprio ieri la Commissione Vigilanza del Consiglio regionale (di cui Pasqua è vicepresidente, ndr)  su mia richiesta ha audito l’ingegner Domenico Pallaria,  direttore generale del dipartimento Lavori Pubblici della Giunta regionale, sulle procedure finora seguite e sulle iniziative da intraprendere per realizzare le opere programmate, e dallo stesso molto puntualmente  si è appreso, a microfoni accesi, che i fondi per intervenire sul dissesto idrogeologico del sito su cui l’ospedale di Vibo deve sorgere, all’incirca 3 milioni e mezzo di euro, sono stati individuati nell’Apq 2010. Dunque - conclude il consigliere regionale -  si vada oltre la predilezione figlia della vecchia politica di remare nella direzione contraria a quella degli interessi collettivi. Qui non sono in discussione primogenitore o pennacchi. Si contribuisca, invece, fattivamente e ognuno per la propria parte e responsabilità, a fare squadra e rete, per sostenere l’importante lavoro che si sta facendo sia in Consiglio che in Giunta regionale per dare a Vibo, nel più breve tempo possibile, un’infrastruttura sanitaria moderna ed adeguata alle esigenze del territorio”.

 

 

 

 

 

Nuovo ospedale di Vibo, Mangialavori (FI) incalza la Regione: "Basta proclami"

Parolina magica: 'Task force'. Pare sia questa afferma il consigliere regionale Giuseppe Mangialavori, coordinatore provinciale di Forza Italia a Vibo Valentia - la chiave di volta per risolvere, definitivamente, i ritardi che si sono accumulati in merito alla costruzione dell’ospedale di Vibo Valentia. Finalmente, definite le nomine commissariali delle varie Asp, si ritorna a parlare, insistentemente della sempre più problematica realizzazione dei nuovi ospedali calabresi (fra cui, appunto, anche quello di Vibo). L’auspicio è che dai proclami, dalle rassicurazioni e dalle promesse si passi a qualcosa di concreto. Sorprende che nessuno si assuma la responsabilità dei ritardi, i quali non sono nient’altro che dei grandi fallimenti politici". "Ci sarebbe da chiedersi - è la considerazione dell'esponente 'azzurro' - come mai l’Esecutivo regionale non si sia attivato con incisivo piglio e solerzia. E come mai, la maggioranza che lo sostiene avvia timide critiche e proposte a distanza di ben quattordici mesi dalla sua elezione. Adesso piovono altre calendarizzazioni e l’indicazione di traguardi giudicati, praticamente, a portata di mano. I precedenti non sono incoraggianti. Tuttavia, anziché arroccarsi in eterne e inconcludenti posizioni di lotta e di governo, la dirigenza politica regionale si adoperi, coi fatti, ad avviare un percorso irreversibile di effettivo inizio dei lavori. Il Vibonese non può più essere considerato periferia di una grande (per dimensioni territoriali) provincia. La costruzione dell’ospedale è una necessità improcrastinabile". "Un passaggio non proprio secondario per eliminare ogni retaggio chimerico e ridare quella 'dignità' alla pubblica amministrazione - conclude Mangialavori - cui il Capo dello Stato ha fatto preciso riferimento proprio qualche giorno fa.

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Mirabello (PD): "Ritardi nella costruzione dell'ospedale di Vibo dovuti a ragioni inquietanti"

La terza Commissione consiliare, "Sanità, attività sociali, culturali e formative" presieduta dal consigliere Michele Mirabello (Pd),  ha dedicato l’apertura dei lavori odierni alla questione della costruzione dei nuovi ospedali di Vibo Valentia, Gioia Tauro e Sibaritide. Sul punto sono stati auditi i rappresentanti del dipartimento Infrastrutture della Giunta regionale e delle Asp territorialmente interessate. "E’ stata una discussione a tutto campo – ha commentato Mirabello – che ci ha permesso di evidenziare inquietanti questioni in ordine al ritardo con cui si sta procedendo alla realizzazione delle opere. Per quel che concerne il nuovo ospedale di Vibo Valentia – ha detto Mirabello – abbiamo appreso che non sono ancora progettate, né finanziate, le così dette 'opere complementari' (viabilità, impianti di depurazione, sistema idrico e fognario), senza cui è del tutto evidente che nessun ospedale potrebbe mai entrare a regime. Vieppiù – continua il presidente della Commissione -  che è stato reso noto nel corso dell’audizione dell’ingegner Gidaro, del dipartimento Infrastrutture, che non sono stati ancora eseguiti gli accertamenti geognostici in relazione all’assetto idrogeologico, che nel Vibonese ha lasciato ferite ancora aperte. Si tratta di criticità che bisogna rimuovere in tutta fretta, sapendo che i tempi di realizzazione di quella infrastruttura, così come delle altre,  non possono diventare 'storici', tenuto conto dei bisogni primari dei cittadini. Voglio, per questo, ringraziare non solo i consiglieri Pasqua, Guccione, Sergio, Morrone, Giudiceandrea ed Esposito per i loro puntigliosi quesiti posti ai dirigenti presenti alle audizioni, ma anche il dottore Francesco Pacenza, delegato alla Sanità del presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, che ha chiarito quelle che saranno le iniziative dell’Esecutivo per stringere i tempi per la cantierizzazione delle opere e procedere con verifiche costanti sulle procedure. In tal senso – ha detto ancora Michele Mirabello – accogliendo la proposta unitaria della Commissione, ho già indicato entro la fine del prossimo mese di febbraio, una data utile in cui questo organismo si riconvocherà e chiamerà i rappresentanti dei dipartimenti interessati e delle Asp a rendicontare quanto avvenuto nel frattempo trascorso. Sia chiaro che la Commissione non allenterà per un solo attimo i controlli, dovuti e necessari, per riportare efficacia e legalità sul territorio, a partire dalla realizzazione di queste grandi infrastrutture di cui calabresi hanno bisogno, così come il riammodernamento tecnologico dell’impiantistica sanitaria, declinando tutte le procedure necessarie  con un forte e caratterizzante impegno interistituzionale, unitario e rapido. Alla luce, del confronto, ritengo imprescindibile che, con l’obiettivo di affrontare efficacemente il tema della realizzazione dei nuovi ospedali – ha concluso Mirabello - sia opportuno istituire una task force che segua, passo dopo passo, le procedure e che informi costantemente la Commissione sui risultati conseguiti sulla scorta di un cronoprogramma".  I lavori sono in corso.  

 

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Censore: “Partono i lavori dei 4 nuovi ospedali”

“L’evento è di quelli che lasciano respirare un po’ di aria nuova rispetto a quella fiatata finora, visto e considerato che rappresenta un importante passo verso la realizzazione dell’agognato sogno dei vibonesi, estenuati di dover fare i conti con una struttura ospedaliera che non sempre ha saputo rispondere positivamente alla continua domanda di salute della gente, mortificando anche la professionalità degli operatori sanitari”. E’ quanto afferma il deputato del Pd Bruno Censore, commentando la sottoscrizione del Protocollo di intesa per la realizzazione del nuovo ospedale di Vibo Valentia, che sarà siglato stamattina, presso l’Ufficio territoriale del governo, alla presenza del presidente della giunta regionale Mario Oliverio e del prefetto Giovanni Bruno, con la partecipazione dei massimi rappresentanti dell’Asp di Vibo Valentia e della società affidataria dei lavori. “L’Accordo di Programma Quadro siglato tra il Governo Prodi e la Regione Calabria nel dicembre 2007 – sostiene Censore - rimane il più grande piano di investimento in infrastrutture e tecnologie che la storia del regionalismo calabrese possa ricordare, malgrado il processo sia stato costellato da ritardi che hanno accresciuto la delusione tra i cittadini vibonesi, se è vero come è vero che risale al 18 febbraio 2009 il decreto del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali con il quale è stato formalizzato il finanziamento di 4 interventi relativi alla realizzazione dei presidi ospedalieri della Sibaritide, di Catanzaro, di Vibo Valentia e della Piana di Gioia Tauro, per un importo pari a 319 milioni di euro, tra risorse statali (178.615.153,06 euro) e quota regionale (140.384.847 euro). Negli anni – aggiunge Censore rivendicando il suo operato e criticando chi, a suo parere, ha commesso errori imperdonabili - al fine di evitare il ripetersi di ignominie che hanno contribuito ad ingarbugliare una matassa che inevitabilmente ha rallentato quel percorso di cambiamento che passa anche attraverso l’erogazione territoriale di servizi, primi fra tutti quelli sanitari, in Consiglio regionale, lavorando assieme ad altri colleghi, anche attraverso partecipati sit-in, ho sempre tenuto alta l’attenzione allo scopo di affrettare la realizzazione del nosocomio vibonese e l’erogazione di servizi sanitari di qualità, secondo le aspettative legittime degli operatori sanitari e dei cittadini dell’intera provincia. Adesso – conclude Bruno Censore - dopo la firma del contratto di assegnazione dei lavori per la costruzione del nuovo ospedale, con la ratifica del Protocollo di intesa si compie un altro importante passo verso la realizzazione di ciò che considero una condizione imprescindibile per il rilancio effettivo del sistema sanitario vibonese, dinanzi al quale è necessario recuperare ogni ritardo, in modo tale che anche la provincia di Vibo Valentia possa essere dotata di una moderna struttura che consentirebbe di offrire qualificate ed avanzate prestazioni sanitarie”.

 

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