Bando "Castore e Polluce": i sospetti di Morabito (Cosa Pubblica) sulla società di selezione
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"Apprendiamo da una determina dirigenziale di oggi che il Comune di Reggio Calabria si appresta ad affidare ad una società esterna la procedura per la selezione dei dipendenti delle Società in House, società - ricorda Stefano Morabito, per l'Associazione Cosa Pubblica - formalmente avviate nel luglio del 2015, ma inspiegabilmente non ancora attive. È con sorpresa che scopriamo che per tale servizio il Comune è pronto a pagare 70.000 euro. Non riusciamo a comprendere, infatti, quali ragioni vi siano per sperperare tale cifra quando la selezione potrebbe essere affidata ai funzionari comunali. Ancora più strano è leggere che l’impresa affidataria dovrà offrire 'consulenza e supporto alle Società nella redazione degli avvisi', ossia che dovranno redigere il bando di partecipazione alle selezioni del personale. Eppure, già il 30 novembre il sindaco aveva dichiarato: 'procederemo alla redazione del bando' , facendo intendere che fosse il Comune ad occuparsene. Addirittura, il 10 Febbraio 2016, Falcomatà dichiarava 'procederemo alla pubblicazione del bando', per cui ognuno ha pensato –in primis gli ex lavoratori Multiservizi- che dopo la redazione annunciata, si fosse già alla fase della pubblicazione, nonostante le inspiegabili lungaggini e i tanti mesi persi improduttivamente da parte del Comune e dei Consigli di amministrazione delle Società in house. Infine, l’1 maggio, il sindaco dichiara, attraverso la propria pagina facebook ufficiale: 'Il bando per l'avvio delle società in-house, sbloccate grazie ad una modifica di legge operata in sinergia col Governo, è finalmente pronto. L'agonia è finita'". "Intanto, vorremmo sapere - si domanda Morabito - per quale motivo si vogliano spendere 70mila euro per fare redigere a una società esterna un bando già pronto. In secondo luogo, appare altrettanto strano che alla società da selezionare si voglia affidare il compito di creare una “piattaforma web” per la gestione del concorso. Perché non farlo fare alla Recasi le cui quote private il comune ha recentemente acquistato? In effetti, il Comune afferma, nella delibera corrispondente, che l’affidamente della selezione all’esterno è dovuta al fatto che Castore e Polluce non potevano procedere autonomamente perché prive di personale. Perché non incaricare quindi i funzionari comunali, facendo risparmiare 70.000 euro alle casse del Comune? Non vogliamo credere che il Sindaco non abbia fiducia dei dipendenti dell’ente: all’interno del Comune vi sono le professionalità e le capacità tanto per redigere il bando quanto per seguire le fasi selettive. Le medesime professionalità di cui il Comune si è avvalso per redigere le ben 25 pagine del dettagliato capitolato che si appresta ad usare per affidare la selezione e la redazione del bando all’esterno! Un bando che, lo ricordiamo, il Sindaco dava già per bello e pronto". "Scherzava il Sindaco a novembre, a febbraio e l’1 maggio - si chiede infine il rappresentante dell'Associazione Cosa Pubblica - o si vuole affidare oggi ad una società esterna un lavoro già fatto? Cosa c’è dietro?"
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