La denuncia dell'assessore Polito: "Aggredito con violenza dal presidente del Nicotera"
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"Nella serata del 27 maggio sono stato oggetto di una aggressione. A rivelarlo è Federico Polito, assessore ai Lavori Pubblici a Nicotera. "Dopo aver cenato in compagnia del Sindaco e Vicesindaco - scende nel dettaglio l'amministratore pubblico - ed aver accompagnato il Sindaco a casa, stavo riportando il Vicesindaco presso la propria abitazione. Mentre transitavamo entrambi in macchina dalla piazza Garibaldi, abbiamo notato una manifestazione cui partecipavano circa cinquanta persone, la maggior parte delle quali erano ragazzini. Mentre passavo con la mia autovettura, mi sono accorto che il presidente della SSD NICOTERA calcio urlava contro la mia auto manifestando abusivamente e, ripreso dalla telecamera di una cronista locale, gridava 'Vogliamo il campo aperto'. Fermatomi, in quanto non potevo passare per il corteo, il presidente, nonché ex amministratore del Comune di Nicotera Mario Solano, consigliere nella Giunta Reggio sciolta per mafia nel 2010, si è avvicinato al mio finestrino urlando quanto su citato". "Nel contempo - prosegue il racconto di Polito - ho aperto la portiera della macchina e, appena sceso, ho chiesto al presidente il motivo per cui lui, quando ricopriva la carica di consigliere con delega allo Sport, non avesse aperto il campo. Terminata la frase, mi sono ritrovato con le mani dello stesso sul collo mentre mi spintonava contro lo sportello della macchina. Immobile, senza nemmeno alzare un dito, mi sono semplicemente riparato dai colpi. Preciso che il campo di Nicotera è chiuso da circa 12 anni e l’Amministrazione in carica ha avviato tutte le pratiche per rendere agibile la struttura e riconsegnare lo stadio alla città. Detta struttura è stata oggetto di lavori di ristrutturazione da parte della Provincia e mai ultimati. Siamo stati noi a farcene carico per riuscire a venire fuori da questa impasse, dopo aver fatto una serie di opere. Abbiamo costituito e convocato il Comitato per il pubblico spettacolo e, in occasione dell'ultima visita da parte dei suoi membri, i Vigili del Fuoco hanno sollevato delle prescrizioni, per i quali il dirigente dell’UTC sta predisponendo tutte le incombenze burocratiche affinché siano definite. Nel corso degli anni si sono svolti più incontri in Prefettura per la risoluzione del problema. Ma, durante tutto questo tempo, il Sindaco ha dato ugualmente le autorizzazioni settimanali perché si giocasse senza creare disagi ai giovani nicoteresi che usufruiscono del campo e anche i giovani di Ioppolo sono stati autorizzati per giocare più volte". "Quindi - precisa l'assessore - non vi sono mai stati disservizi. Ma il presidente nella serata di ieri ha deciso di fare un corteo composto da giovani per recarsi sotto la casa del Sindaco urlando e manifestando, disturbando la tranquillità dei suoi suoceri ancora scossi dell’attentato avvenuto nel 2013. Nella circostanza la casa del sindaco fu raggiunta da 47 colpi di arma da guerra. I manifestanti si sono poi recati in piazza, scatenando una vera e propria guerriglia nei miei confronti da parte di Solano. Questa aggressione del tutto gratuita mi coglie di sorpresa e mi indigna soprattutto perché sono stato sempre al servizio della città dimostrando costante disponibilità anche nei riguardi di chi si è violentemente scagliato contro la mia persona. La cosa che mi amareggia non è tanto la sofferenza fisica provocatami quanto il fatto che al gesto posto in essere in un luogo pubblico assistessero numerosi bambini e genitori. Sicuramente un brutto episodio che non depone a favore di chi ricopre il delicato ruolo di formatore ed ha, quindi, l'obbligo di essere un esempio da imitare. Sono convinto che quanto accaduto in piazza Santa Caterina altro non sia che la conseguenza di una campagna denigratoria portata avanti con determinazione nei confronti miei e dell'intera Amministrazione. In diverse occasioni ho avuto la sensazione che la mia incolumità personale fosse esposta a serio rischio. Una preoccupazione che avevo comunicato al sindaco e ai colleghi della Giunta. Nell'ultimo Consiglio comunale avrei voluto esternare il mio pensiero, ma, per non alimentare ulteriori polemiche, su suggerimento dello stesso sindaco, mi sono astenuto, ma come già anticipato al Sindaco dopo l’evento che mi ha visto vittima ieri sera, sto valutando la possibilità di dimettermi e lasciare per sempre la politica. Il pericolo, prima semplicemente percepito, ora si è trasformato in un increscioso e concreto atto violento che non può essere tollerato o giustificato da nessuno né può essere archiviato come gesto isolato o frutto di un improvviso scatto d'ira. D'altra parte, basta leggere quanto viene scritto sui social o su qualche quotidiano locale per avere conferma di quanto affermo". "Ho già provveduto - annuncia in conclusione Federico Polito - ad inoltrare denuncia-querela nei confronti di chi mi ha aggredito e mi riservo ulteriori iniziative a tutela della mia persona".
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